R. MITI Tl) lìllTAMlT) 111 PADOVA BlBl. 8. URru gOMMCO PMKIVA Palco 1 f A \ m - - r.- i L.i •j '''■ A ICONOGRAFIA E DESCRIZIONE DEI FUNGHI PARASSITI DEL GELSO DEL DOTTORE AUGUSTO HAPOLEOHE BERLESE Prezzo L. (fmàcsj 45. OPERA ONORATA DELLA SOTTOSCRIZIONE DEL Ministèro di Agrìoolturà Industria e Commercio, sussidiata dal Ministero della Pubblica Istruzione ■ !.. 6 premiata con medaglia d'argento alFEsposizione Scientifica Nazionale di Parma PADOVA TIPOGRAFIA DEL SE^MINARIO 1889 (SUMPTIBUS AUCTORIS) I ICONOGRAFIA E DESCRIZIONE \)K\ FUNGHI PARASSITI DEL GELSO UEh JlOTTOKli AUGUSTO NAPQIiEOKS BBRLSSS 0 I ’ 1-: K 11 N o H A T A I.) K L I. A S 0 T T Ù S U R I Z t (J N !■: lìEh Ministero Ai Agricoltura Industria e Commercio, sussidiata dal Ministero della Pubblica Ictruzione e premiata con medaglia d’argento airEsposizione Scientifica Nazionale di Parma PADOVA riPOGRAPIA I>KL SRMIKAHIO 1881 > Tempora cviil^utloiilh Fjjw. U 22 A\iì iUì ISST». Fuse J1 20 AKf^lu Fdsr llf. 20 AimÌIh l8i»ì Fa-^c. IV, 20 Fase. Y, !i0 Agostu IgStì, Fase VI 20 Dii'enìlifC Fdse, VII. 20 l.ui*ìii) Fuse^ VOI. 2& iJi^llo !8so. Fasi!. IX. ;ì 0 Luglio l8Hy. Vìm, :> Agcjsto is^iy SULLA FINORA AlIGOLOGICA DEL GELSO E SUL PKINCllLVLI 1L\ 1 < ASSrn MOI , Cattaneo / ìhììvìÌ di‘yli vU'rwwn'. Milano i87tj, Pcnzi^ Ftifighi i 7 grfii 7 iifi)ìi* Padova 188-ì. Sfinii hcfitftki sugfi agnimi, Roma 1887. Ma/ii Mh‘idi^gkht\ Str^ndii i^nfrìhu^hnt' fu aghi ngt^iitifkpìì, Venezia 188^4, 4 Per la loi’c azicne parassìlarla, 1 tunglii rimeijlano nctevcl- mentc mcUo piunlc iililistiiaic,-, ccl i: i.|LiintlI di somma iinporlanza •sUidiare i|uesli parassiti dal lato anche per cesi dire, cicli'agri¬ coltura. Quasi tulle le opere era citate, hanno lo scopo eli illustrare e rendere noti ì parassiti di piante coltivale ed utili, Pd e da far veti acciocchì; studi di tal genere sicnc, specialmente nel no¬ stre paese, maggioi’mente curali, poichò potenti nemici /si atTac- cianc era più che mai, alle no.stre piante utili, e minacciane le più preziose ccllivazicni, nemici che scio uno studio serio, in¬ tento all’illListrazicne del loro sviluppo, dello cause che deter¬ minano questo sviiiippc, e delle condizioni ad essi maggiormente favorevoli, riuscirà a vincere, In modo che possano essere scon¬ giurati i pericoli che ci sovrastano per la continua crescente in- vasicne c diffusione dei parassiti vegetali. Sin dal i885 io mt diedi allo studio dei funghi viventi nei Gelsi, od era ho portato a ccmplmenlc il mio lavoro nel quale illustrai tutti i miceli che mi venne (alto di osservare sui gelsi, o che da autorevolissime fonti mi fu con.statato essere stati sopra tali piante rinvenuti. A dire ÌI vero alloi'chc io mi accinsi allo studio dei funghi mcriccli, le cognizioni in propesilo non erano sover¬ chiamente abbondanti, e quanto esisteva di speciale nell’argo¬ mento sì può riassumere nelle illustrazioni di poche specie .chi parte del Fabre ') e dello Schuitzer *) ed alla descrizione del Gil- Ict di tre ccniLinissimi para.ssili mcriccli, quali sono ÌI Pofy- porus btspidiis, il Favolits etiropmin e Vlìxiiìa Auricnlae-pndae. Io credo di non passare per audace esande affermare di aver ora più che raddoppiato i! numero delle specie genuine di funghi che erano stati trovali sul Gelse prima delle mie ricerche. Ln idea esatta della llcra micologica del Gelso antericre alle mie ricerche per la regione veneta possiamo desumerla dalla Synof)Sis Mycohgite Vimtm dei professori Cuboni e Mancini. In essa la specie sommano a Se e se a tjuesLe aggiungeremo quelle 1) [’abre. Essai sur Ics Sphcriaciics tlu Depart. de Vauetu.se 1. Il |>urls iSfio-SS. 2) Scimi ucr Mykulogisclit Ikitragc. Wicn iS;o. 3) (lillol. Uuelc|ucs Cliampijjnoiis parasUcs PiicUvv.-» sSS.S. iinchc ìid Cf>so alììni, non esistcno decisi rapporti miccicgici. IYtò io mi aUreltc eli ag{^iiin}rei'e che ccncliisicni più esatte e più positive, pcliannc essere conclone scltanlo allciL)uandc di molte piante conosceremo dcltapiliatamenle la Mora micoicmea. Allora forse ci si renderanno noti tjtiei rappcjti tra le diverse nere mi¬ cologiche, i cjLiati ora ci sembra non esistane, allora pcti’emc con maggior rigore tracciare Tarea di diffusione di ciascuna en¬ tità micologica, c venire a Ljuei risultali che serviranno di fen- damentc e di guida al grande cdilìcio della geegrafìa miccicgica, argomento cotesto che al giorno eh oggi puossi dire appena siScralo. l^UÌNiJMJCE'ri Fl{ll':s Nel gruppo degli Imcnomiccti possiamo coniare parecchi lunghi, tra cui alcuni anche importanti perché collegati intima¬ mente colla vita del Afa/v/j:. iVistingLieremc anzitutto i veri parassiti cd i parassiti falsi 0 meglio i saprofili. I primi invadano !a pianta viva, i secondi non allignano che allorquando è morta, cd in via di perire. Fu di.'CLisso se V Aì'ntìììaria fueliea {Agarici!s }Hc!hus)&\i\ e no vere parassita, e sopratuttc se sia la causa della malattia del fal¬ chette. Per mollo tempo, dopo gli studi del prof. Gibelli p .sul ialchettc dei gelsi, si credette che tale malattia fc.ssc cagionala dallo stato rizcmoi'iìcc dell’ ìiielìeus, però tale cpinicne venne in setruitc ccmbaltula, ed anzi alcuni autori scstcnscnc che V AnììHhiria weìlm non è che rclTelto della malattia in di¬ scorso, c non si sviluppa altro che quando questa malattia ha raggiunto un certe grado di sviluppo. Il fungo in disccnso olire che sul gelso, vive anche sopra altre piante, quali il Salix, la /V//. 1 -, r VìiiiiiSi y iiicit ed altre che è inutile ricordare, ò proprio di molti pac.si, ed in generale si trova in lutta rF.urcpa, ma è frequente ncIFllalia sellentrìcnale, nella Germania ed in allJ'O 1 ) fUhcMi fi, sopra /.i maUuUì Oshì iìffin miìU fiikhftiì?. iMtidcna* e rcpicni temperate e fredde, si sviluppa in autunne, ed anche talora nel tatdo inverno, cd al principiar della primavera. Un altro [mcncmìcetc vivente sul Gelso, c la CoUvhfa (tiiiJ'iU. Detto fungo ai sviluppa però anche in alli'c piante allor¬ ché sono in via di decadimento, e non offre per la patclogia un importanza notevole. Due Uyceua; si riscontrano sul Morus, la M. Jtù’rmilis, e la Ah lasiosfH’rnta. Mentre però la seconda sembra speciale al Gelso, la prima sviluppasi al principiar della primavera sepia piante diverse, ed io ebbi agio di vederla sopra salici, ed olmi parecchie volle. Più volte raccolsi bellissimi esem¬ plari di Pleuroius ùsirealus sviluppatisi sui gelsi. Questo ìme- ncmiceie non olire dai punto dì vista della micologìa del gelso grande interesse, poiché esso si sviluppa anche sopra altre piante. Il l'Uìirolits gìcditluhsui è considerato da qualche autore cerne sinonimo, od almeno cerne una varietà, del Pieoro/us os/rctiìus c ciò in causa delle ghiandolette pelo.se che si riscontrano nelle lamelle del PI. glandulosus c che costituiscono l’unica differenza tra queste due specie. L’erigine c la natura di queste ghiandole, pelose fu accuratamente studiala dal Patcuiiliard c dalPUacckcI i quali in più luoghi ’) ne parlarono. Si consultino a questo pro¬ posito i lavori citali. Ailri imenomiccti moricoli cd anche impor¬ tanti, sono il Polyponis hispùiux, il Po/yport/s stjitauiosiis, il Va- voln.i etiropeuSy ritenuto dal Pollini il tipo di un nuovo genere {.Hexagoahi Mori), VàDisduha nnicohr cd altri che .sono con questi figurati e descritti nella parte speciale del presente laverò. A proposito del Polypwrus hlspidtis io devo dire die ad e.sso devensi pone in sinonimia il P, Gehonim del iMarlclli, c l’eira- n'i'us Gelsts sete Morìs tidnuscens squaìnosum ecc. de! Micheli (Ncv, PI Gcn. p. li 8 , n. 7 ) non pero il Poìyp, Gelsonifìt del l■'t■ics, il quale sebbene sia una specie incerta, pure è evidente¬ mente distinla dal /’. hispUìus. Del resto io ho trattato ampiamente questo argomento in un altro lavoro Aggiungerò a queste osservazioni che V Amrìcus del Micheli i) Rilouilliari in Bull. Soc. Boi. Tronc. 1880. p, 31, et l 3 o 8 , et in Ilcv, Mycol. 18.81 p. .17 [Janvicr) et p. in (Avrit.) ttacckd in Boll .Soc, Boi. Frane. t«8o, ]>. .(03 et m Rijv. jMycifjL iRSr^ p* 9 2^ Vedi noi, IL. 1^% , Sui Palyporus Géìtùrum dii Frt^s eie. clcscrluc ri p. 119, n. 19, viverne sui Gelsi ò senza ì’i)!y /><’/■//.( Siimunùsux. 9 dubbio il irODERMIÌl Dii lìAKY Non licvji alcunn ^specie tip parte non le a t]uc?itc Lippe ed a dii il vtic, Ì£^ncio la causa di tal fatto Icncmcno esser vavn il pici; l\>nzjg negli agrumi al ciiial propesilo anzi egli scriveva '); « E pure degno di nota che interi gruppi di funghi scrnhianC' esclusi clalLi schieia degli agnimiccli così gl’ ipcdcrmei■ e si e L|yasi tentate di asciivcrc C]ueste fatte alla stnitturLi pe¬ culiare della famiglia delle auranziacee, alfa consistenza coriacea delle loro foglie, all’abbcndanza di certe sostanze particolari (olii etcìci, gluccsidi) in tutti gli organi epigei e via dicendo; ma è tante incompleta la nostra ccncscenza sulle Iunzioni biclcgichc di Celti dettagli di strultuiache ci"a non si pojsscnc pronunciare elle nit-ie ipotesi 3>. Eó ipotesi ancora non si pclrcbhcrc die citare nel caso del Crei so deve anzi nei non abbiane negli organi epi¬ gei so^ Kihbondanza di particolari sostanze, e mene ancora una peculiare struttura, od una consistenza coriacea delle foglie. niSCOMICliTI FRil^ Poche specie debbiamo ascrivere a tal gruppo, tra cui vi sono la enteuiu la MoUtsm dìscolor il Lccaiiiiììon airaìum. (.^uestiiltlma specie anzi e frequentissima, ed assume ferme assai diverse, poiché mentre alle volte Tasccma e patcllacec, aperte e nìcstranle distintamente il disco, altre (^Jove siceo) affetta la ferma e la consistenza di un pcrìtecìo istcriacec. Ncn mi ò palese al¬ cuna ragione che giust (iclii il relativamente scaiso numero di discomiceti mcriccli, ciue.sto fatte è analogo^ a quello che si CS' serva negli agrumi. 0 Ucnzi'p àSì'iiiiu in Mieli, 1), p, 10 PlKIùNOMUTri l'R. eiii. IH* Nifi', Molle e bello specie nctìamo di pirencmicelì morìccli; ecs'i la Teii'hospoi'a xper/titiìUs c paiccchi Lùp/tioshma. nonché al¬ cune bellissime allamcsporc dei "oneri lùi/ypa, Cryplovithit, Dht- irypc. Dìulrvpcìht ole !n "cacrale priinei^giunc i funiìlil ligniccli e possiamo notare i Meluiiovinta le Ti^h'I/oxporo’ ed i J.oj>//io~ i'hma sopra nomi nati. Anche le ììypocreacee sono bene rappre¬ sentale, ma quando icgHamc alcune specie ilaliane, segnata- mente del genere Ncclrhu il resto è esotico. Di Do Ih iti me Lite no¬ tiamo la sola Doihiiìm^ Sunthucì, pcichè la liugnixieiUt nwn'coht di ('coke cd l’illis altre non è che la lìoiryosphtì'n'a Picrcììgc- KiuHU dì t'esali o de Nciai'is. La lamiglia delle Isteriacce non clTrc alcun che di nolevcle, mentre oiuella delle l'’erìspcriacec non è rappresentala che dalla tJ/ir/nulu geuìeuia/a e dalla Mc- Uola Mori. Ouest’ultima specie produce la malattia eonosciiiUi sotto il nenie dì Mci’lea c Malj nero, della quale he parlato in un a meri ore lavoro ‘). SPKK01’SIl)]-;i I.ltV. 1)’Importanti fra gli Sfercpsiclcì abbiamo la Phìeosporu Mori c la Dìpioilia Mon. La prima produce quella malattia cono¬ sciuta sotto i nomi di i’erza, seccume, bruciatura, sccttatui'a. in¬ taccando le foglie del gelse, c facendole anzi lempc eadere, la .seconda poi ha un’importanza IttlL affano speciale, c dovuta es¬ senzialmente alla sua enorme diffusicnc. I-I strano che una pianta come il Moriis, la quale alligna parassiti di gruppi tanto diversi e lutti relativamente in .scarsa quantità, al^bia potute essere in¬ vasa in grado eccessive da una scia specie. !•! rare trovare un ramc.scellc di gelso che non sia più o mene im|UÌnalc da .Di- phdia Mori, e nelle parti affette da que.slc fungo ciilllciimcntc se ne trovano altri. t) ncrlcHc A. N. I.i maì.illit Jfl Grlttt hU f’.iratsili t'ftSftiilh Pndovu iSW, 11 Al'litisluiizii [i ci.|UL*i 1 le ò iiiiccrii il LiOiiiolliyt iiuii jtiichUiluìii, specie del rcsic cemune nnclie :k1 altro piamo. MF.LANaJiNJKl HKRK F’ta i Melanconici pochi sono mcriccli, o eli ossi nessuna spedo ò italiana. Abbiamo |iiima di tulle duo Cryl>fosporium^ il Crypiosporimn fcrru^ìneim del lìcnorden. ed il Crypiosponum Mori del l-'uckel, pere ambedue quesic specie sene pccn conc- sciutOf ed escici dite incerte anche pel latte che seno assai im* perfeUiinienlo descriUe, e ncn furcno mai trovale da autori pe- slericri ai citati, Ricerdiamo ancora il Meìauconhiu! Dothidsa^ il Dìilymosporiim pryiiiv'iìetnìi ambedue delle Schvvciniz, (specie pur queste incol te ed almeno j 30 ce ncte), e la Pesfnìo-ì^ia Mori del Menlaiinc descritta per la prima volta dal Casiafine setto il nomo inesatto di Sphmrhi Mari. IFOllICKTI M.Airr. e Parecchie .specie dì Ifcmìceti vivono sul pcl.se, ma non le cred ad esso speciali. DI importanti dal late hiclopico, a dire il vero ncn ne abbiame, poiché .sene in penerale tulle saprclìliche. Depila di nota e la Moualospora xpJnrroccphuliì^ che non trovai lìnora nel veneto che sul Morns. (Xs-serve indire che qualche pcnere è bene raiìpreseiilatc. Cesi le S/achylhìium^ che conta o specie, ne ha 5 mertede, tra cui una nuova, ed ì! Circinoiri- (•huii/, composto di due sole specie, ò genere eminentemente moricolc, poiché oltre al lieto Cirohioirichiniì maoitìiforme tro¬ vasi sul (tdso anche l'altra specie Cireiuoirit hmit inops, la tjualc è nuoi'a, e sembra (almeno (inora) speciale del Gelse. \ ' Acroxiaìttpiuix i'hiìial>tiriiì!is, aljlnc apti Sfacliyìidìtnn, ri- sccnlrarsl pure .sul Mort/s. Della è ancora V Jxttrio niicrtìuìcgtilu, che si rinviene sui tronchi guasti di Gelse nei mc.si dì autunno ed al principiar della prima\'’cra. Altre specie di Ifomiceli vi vene sul Gelso, ma come dissi, esse olTrcno nella vita del .Uar/^v un’importanza luli’arfatio se¬ condaria. poiché imaccanc fr]i orfani allorciuando sene in via di piitrelazione Però sicoonie rrequcntcmenie si riscomi’anc, cesi io lo descrivo c Io [ìp;ufc neii’vipcra, allineile lo studioso possa, avendole trovate, priovarsi del mie teste onde riccncsccrle MIXOMICirn WAI.LK. Poche .specie appartenenti a questo eruppe trovai sul gcLso, e nemmeno ad esso spedali, come è in generale di tutti i mixo- mlceti il cut sviluppo non c determinale ad una scia pianta ma crescono indìffcrentemenlc sopra parecchie. Tra le specie che ebbi occasione di vedere sul Gelso, citerò la lìadìnwua hvaìina colla sua forma subscxsilis, cd il Pìiysiiriitn cinnpresxim. In propesilo anzi di t|uest'ultima io dirò che T esemplare da me trovate si deve ascrivere alla specie dei chiarissimi .Mbertini e Schwéiniz, H inoltro probabile che il Physunun ne.phroìdm non sia che una semplice varietà del Physiinim cwiipresxtnu, poiché esattamente a questo corrisponde per alcuni caratteri salienti. Infatti la rete del capillizio coi soli nodi ripieni di calce, indica una grande aljinitìi tra le duo specie in discor.so; un carattere distintivo esiste scic nello stipite, che Ìl Ccoke dice essere nel Phyxiiriiifi mphrokleum nero e nitido. Lo Schrcclcr nella sua pregevoie opera Kryphgmneni-Vlora von Schìesìcn fPilze p. 128 ) considero il P/iyxafu/ii iiepfiroideinn del Rc-stafinski ,ccinc sino¬ nimo del Phyxitnim comprexxum di Albertini c Scliwcinìz. Giie- sic sene le specie di Mixcmiccti trovotc sul gelso, ma ho mo¬ ti ve di ritenere che queste scarso numero possa essere aumen¬ tato da nuove ricerche. Nei le presenti consideraxioni non ho trattato di quei gruppi ( Gastercmicctì^ Fico mi celi, Saccaromiceti, Schizoniiceti^ Tubent- Cci) i quali non hanno e liciti forse i hiccmiceti c gli Schize- miceti) non possono anzi avere rapprcscntanti tra i fiingh] mc- ricoH* Non c certo lemeritJi il dire che eseguendo nuove ricerche, altre specie ancoin si possano trcvaie; e ciò scpi'uluUo pel falle che le mie iiivesligai'.ioiii 1 ungile, ed il più possibile accurate sebbene sienc little fiitte sopra una zona piuUoslc estesa, pure mai giLinsero sino alle regioni in cui il Gelso è veramente spon¬ taneo, e le ipiali sono ìa patria di tale pianta. Ora io altre volle mi seno sforzato di dimostiare che le con¬ dizioni di sviluppo dei funghi non sempre sono date dalla ma- irlce, poiché tiilvolla in queste .sviluppo ha una grande importanza rambiente. Ciò ò dìmo.straLo dal fatto che la medesima pianta, in tulli i luoglii ne’ quali essa si trova non é invasa dai mede¬ simi parassiti, e non in eguale grado da quelli comuni alle due località. Alcuni parassiti sembrano speciali ad una data località, ed io ricordo di aver invano cercalo nel Veneto il Lophioiioma Jiiliì. ri 11 venuto dal Fabre in Vaichiusa, mentre ebbi parecchie volte ad imbattermi nella Teh’lmporu specìahìlis c nel Lophio- s!ofmi dal medesimo Fabre trovati nelle stesse località. Un fatto anche più curioso si è quello clic il Tryhlidiwi rhopa- htscum trovalo sul Gelso a Selva e nei pressi di Vittorio (regioni montucsc) non venne da ine e da altri ancora raccolte nel l"* ado vano. In vista di tali falli ho motivo adunque di ritenere che altri paras.sili mcriccli vi sieno da scoprire, specialmente in quelle regioni nelle quali non poterono spingersi le mie ricerche, Ct»l ^>1., i'asc. hi. n. 9. Armillaria inelEea (Vahl) Quél. {tab. i- 5 j Quél et Champ- du Jiira et Vosg. p. 75 tj i 1 1 c t 1 lymeiioiTiyc. de France p. Sj (cum icone). » Tabi. anal. des Mytrienomycctes p. i 3 . 13 ÌZ 5 SO/. ero Flora Veneta Crìliog. Parte I, p. 36 . Vegline Ricerche Anal. sugli Ag. V'enet. p. 8, tab. HI. lìg. 3 , a, b, c. Valli Flora Dan tea, tab. tot 3 {ÀdaricHa mvUtiUs). G r e V i 11 e The scliottish crypt. Flora, tab. Sp {Aiiariciis meUeiis). K r 0 ni b h 0 1 z Nat. Abbild. taf. 43,. ilg. 2-Ò {Aijaricus uidleits). Y i V i a n i Funghi d'Italia, tab. 51 {Agarkuiì ■inetiem'), Vitladlni Descr. Funghi mang. ecc. p. 16-24, lab. III> rkm mellem). F r i es Systema Myccl. I, p. 3 o, Epicris. Syst. -Myc. Ed. I, p. 22 et llymenomycetes Europaei p. 44 {Atumctts m'Uem). (torda Icones Fungorum IH, p. 46, lab. 102 {Atjaricus meliem). I l e fl'm a n n Icones analiiyci Funger, tab. 21, fìg. i m/'lkus). Berkeley Outlines cf Brit. Fungcl. p. g6, tab. 4, fig. i (Aija- ricus molkitfi). C 0 r d i e r Les Champ. de la France p. 22, tab. Vili melleus), B r i l z c 1 m a y r llymenomycetes Ausbur. p. 24 (.Ij. metleus), Cocke Handbook of Brìi. Fungi p. iig, » Illustr. Brit. Fungi (Ilymenofnyc.) tab. 112 (Afj. me(kus). W i nter Die Filze p. 8jt [Atjiiricns melleiis]. B cr lese Le Malati, del Gelso p. i fìg. 1 , {Agaricus melteus], S c h a e f f e r Icones Fungorum lab. 74 (.l.vrtr/otw olimirns). Bulli ard Champignons de France, lab, 377, et 450. fìg. 3 (Aijdrkus amuffmus). Sewerby Engl. Fungi tab. tot {Aijftrkus òlijnìà). Bclton llyst. Fiing. tab. 136 {Atj^trivìis fusco-paltidus). » Ilyst. Fung. tab. 140 (.ly/Dvcits F 1 0 r a-b a t a V a tab. 824 {AfjfirkU't, inutahilis). Paulet Truite des Cliampign. Vàb. {llifìwpìi;ilUm jiofijiityces). Plico initic clavaclormi, plerumquc umbonatc, umbene ob- .scuriore, denium subnudo, cav^o, subinfundìbuiiformi, margini- bus substriatìs, pUcalc-repandì.s; lamellis tenuibus, subdistan- tibus. deimmi pallide vel albido-rufescentibus, margine lìbero integre, obscurìore; stipile pieno. (ìbroso, corticc fragili, deorsum ut plurimum, lloccis lutesceniibus (anuli pcrtiunculis) sparso; anulo ampio, flccccso, basi latissima stipiti, quem prima aelate ex integro invclvit, insidente: colore pilei albidc, luteo, ochra- ceo, clivacco, fiiscc, fusco-nigricante ctc. ; squamaruni auree fuscc.nìgre; colore stipitis albido ciii nee,?albiclc-luleo, rufcscenlù hinc pracaerlim basini versus olivacco-tLisco, nigricanle; amilo supra albidc-rcsco, subtiis kitesccnte; sporis ollipsoideis, iiiae- quilateralibus, apiculaiis, hyalinis, 7-9 . q*ó; basidiis clavaLis, j- sterigniicis, 33-3Ò - 7; sterigmalibus acicularibus, 4-6 « 2-3. Habitat aJ Imiiu irnnt'tìntm Meri albac et. M. nigrae ner non (idarniu cirbontin in loia Europa, mtis freijitcns rerp et auiuitìto. Esculentus; odor graius l'ariiiac recentis; saper nauscesus amarus. Sclìtarius, maxmius inter fclia decidua sitvaruni; dense caespitesus ad bases truncorpni. Osservazioni. L' .tr«jiV/a>'i« miih'a è un fungo, che gcneralmenlc vive in cespiti, più o meno numerosi, alla base dei gelsi c di altre piante nelle quali produce, secondo alcuni autori, la malattia del Falchetto. Allorchi: un gelso é aftcìio di FalChelto, si sviluppano alta base del tronco i carpolori dell'AruiiVAtrirt meftea. Esaminando le radici, si vede che, Ira la corteccia ccl il legno, esistono tanti lìlamenti bianchi, i quali vivendo a spese della zona generatrice, uccìdono in parte le dette radici produccndo in esse una piitrclazione più o meno avanzata. Talvolta questi filamenti, infiltrati fra la corteccia ed il legno, incontrandosi tra dì loro costituiscono una lamina, che circonda tutto od in parie il legno della radice. Questi filamenti mìcciici furono ritenuti, da alcuni autori, un essere autonomo, che il Persoon chiamò Hkfumor/i.'ia sit/Korlmitìi. Però uno studio accurato ilcilo sviluppo dei filamenti in discorso mostra, che essi non sono altro che lo slato miccìiale dcir.fl)W(Vùn‘/rt mellea. La mngrfior parte dei Botanici ritiene, che VAìwitùieiu meitea sta ia c ausa della ma¬ lattia, mentre altri opinano che essa siad'elVetto, e che non si sviluppi altro che allorquando la corteccia radicale ha raggiunto un grado di decomposizione piuttosto avanzato. La mortalità prodotta dal l'alchetlo è considerevole, ed alle volte interi lìlari di Gelsi ora rigogliosi, intaccati dalia CrilLogaiiia (come dice il prol, Gibellif (i), a poco a poco muojono. Il Falcheilo si sviluppa nei Gelsi in due modi, o per spore 0 per infezione. Lo 8vi!up'’po per spoic ò più raro, fu questo caso le spore de! parassita entrano per le scre¬ polature della corteccia alla base del tronco, cd ivi germogliano, cioè emettono dei filamenti bianchì, che vanno a costituire la Rizomorra. Il secondo mezzo dello sviluppo del F.ilchctto è |■in^etttvo. Infatti allorché una radice affetta viene a contatto con una sana, trasmette a questa la malattia, ed il Gelso a poco a poco deperisce. AIgumì mezzi sono im- picgaiì per combattere la malattìa del Falclietto, tra i quali impcrtante c quello di estirpare, od isolare il Gelso affetto, mediante una fossa, che segua la projczionc delia chioma della pianta stessa. In tal modo vietie impedita la propagazione della malattia per mezzo della Rizomorfa. Del resto io ho trattalo la questione del Falclietto in un precedente lavoro IV, cd a questo rimando il lettore per maggiori dettagli. Spiegazione della tav. fig. t fungo grandezza al vero, 2-3 sezioni, 4 basidi 5 spore. (tj Otbclil. Oiscfifailont sopri li maUub tSi). Bulliard Champion, tab. 5i9 fìg. I, A {Atjnrkan forthulh). F r i c s System a Alycol 1, pag, jSg (Àfjuricus fnrlicda li. nlliiilus). Epici’. Syst. iMyc. 1, 119, et il, p. lój (.1//'/?’/^. lucin/rlà), kenes llymencmycetum tab. 85, fig. i (Aijrinr. Inmiialis). B e rke I e y et P> r c 0 m e Not, Brit. Fung! n. 9.3 j (.-U/. ìimnalìs). S e c r Cjt a n Myeograph, suisse n. 497 {.\ (p* 4-;*] Dopo del Jacquin questo (ungo venne illustrato nella Flora Danica ilnb. S92) sotto II no¬ medi identità non accettira dairesimio Briganti con¬ tro r opinione dei valentissimi Frìes e Vittadìni. P. indubitato che rd/zan- cns jìmhrf^ttìu della Flora IKinìca Itab* non si deve riportare allM* di Jacquin. come opinano i prclodaii Vittiadini e Vivianì, mii beusi atrd. di Frles, il quale autore a ragione lo distinse. Uo¬ po della Fiora Danica si occupò del lungo in questione il Bui hard, che secondo l'opinione di qualche autore, pare rabbia descritto c figuralo parecchie volte sotto vari; nomi. ^ I Micologi però, non furono tutii d'accordo nello stabilire quali spe¬ cie del BuUiard sì de vano riferire all'.L ih^treaUi^: cd il Viviaui a mo'd'c- sempio nrìenc che ì'Afjaricm dhttìfUatm, IM. canchtiUc^, c forse IM. (jfandij- (os-ns' Steno tdenlicl aird. non lenendo conto del colore, il quale* con giudì/do certo troppo rigoroso, egli chiama falso in tutte le tavole Bultiardianc* Per ILL conehUus bastcrù dtre che perla sua natura coria¬ cea, allorché; è maturo, fu passato al genere /Viur>\ Il Vitiadini invece rliensce aird* soltanto VA^ diAnlkilm di BulIIard, e ciò ò esalto anche secondo L opinione di Frìcs. Il Briganti allM aggiunge a torto i'J* coioAuUus, ed assimila al primo IM. uironòians, clic de¬ ve ritenersi invece una varietà del secondo e quindi di luiPaltro gene¬ re* Aggiungerò inoltre che non troppo a ragione il Ghiariss, Vivlani ri¬ ferisce IM. soJif/nus e IM, aUochrous di Persoon all'.L OÀ^b'ealttSj poiché mentre lutti i Micologi concordano nel ritenere distinto il primo, il Frics* dice che il secondo poiché a adtfHm dtdlur deve esser pósto nei genere Pix'). FH ora D a n i c a Lab. 988 et 1190 {lioletus xiimuioxux). Sewerby Englisli Fttng. tab. 2ÓÒ {Ihiefus sijuaumìix). H ceke r Pier. Lcnd. New Serìes (cum ìc) (//o'et F loia s c 0 t i c a pars IL p. 27 {lìolelm sritirnnoius). S c c p 0 I i Flora cariiìolica li, p. 4(x)(tìohlnsc(niilidnm var. i), F e r s 0 c n Dì.sposit. Methodic. P'ung. p. 27 {Ilol-i. jìla>ij()i>nis]. Commentar. Deci. Jacob. Schaeffp. 4G(h’o/ lìhtiip.). » Mycolcgia europaeail. p ^ 3 {!’oh}j>oni>i lìttbtrUiftirtiiix]. » Synepsis melhcdic. Funger, p. 52 i {lìoì. phìli/ii). A 1 be r t ! n i et Se h \vei n ì t z Cen.spcci. Fung. Lusal. p. 425 {lioleUix ploti/jioru/i). B u 11 i a r d thampìg- de la France p?344, tab. ìc^^ild.Jufjltnulix]. S c h a c l l’e r l'ungcr. Bayar. Rat. iccn. i.\oi,to2{liot.Jittil(tHiL). De C a n d c ] i 0 Flora Frane, Voi. II. p. 121 {iSoU'i. Juiìlarutù). B u ! 1 i a r d Champig. de la Franco tab. 114 {liolet.polymorpknii). B c 11 c n .'\n 1 lislcry cf Funguss. Lab. \ j 8 \lioltl. rfnifiifmiiitx), Lighlf Flora scotica p. *o 32 {ìMetns cellnhmts), B a l s c h IClenciius Fungci um 1.10, fig. 41 {lioìvi. xuhsquaniuxiix). 1 1 a r 2 e r l’tize tafel 32 {Pohjjìfu'iis V’ e n t LI r i 1 Miceli cleìTagrc Bresc. UibL’XXX VII {UdL sifn/im.). Vi viari i Fungili d'Italia Lav. LVII (htlmiortii Mori)'. IMIec carnosc-Ienic, nabellircriiii. cxijlaniue, subochlacco, squamts latis, adpressis, m'acu!iforn'iibus,‘cenlnriigis, obspuiac- ribus variegalo; stipite exccnlrico laleralique, obeso, apice reticulalo. basi nigricante; peris lenuibus, variis (primo niinutìs), dein amplis, angiilatis, lacerisque, pallidis. Habitat ai u-nmm Meri albae e( M. riigivic in loto VtHeto, nec non ni rrWy r<,‘tjiimihm t'urojiaeix. Speciesus, vulgo giganlcus, junior subcentralrs et unibili- catus. denium lalcralis, adtnedum viirius, ut vulgo tres multaeve sp. separentur. quas recipei-e ncii* pessunt illis qui decades iiet|ue disili.etarum forniaruni observanl* usservaziom. »,)ucsio Ilineo —^ nei vcncio, apve trovasi sòpni: Vtirìc piànte ìL Cvircittcrìstìco oltre che per lii g'riindtjK/,2 anclie per la ^ua sypcrlicio coperta di squame oscure, le pel suo colore j^iallaàtro» L imcriio invcc'e è ioniiuto da pori assai leiiui, di grande^xa non cccessivamento costante, i quali prima sono piccoli indi coi crescere del lungo si lanno più gran.li, e danno alla parte inferiore del poliporo stesso un aspetto reticolato carattcnstico. I.o stìpite c nereggiante alla base, c motto grosso, iaivolta breve, taf altra alquanto allindato, carnoso. La Game ò biincae di un sapore buono ma assai tenace, cd indigesta. Il hyìifpo)*it,^ jifjiuainoiim Gomc risulta dalla sinoninfiia, vciine descritto da vari! autori c sotto nomi dilfercntl, però ò tanto caTattcristìco che non con sovercliia diftìcoltà vennero ridotte le diverse specie al tipo primitivo detr Hudson, ^ Fasc. ly. n. IO. Polyporus liitescens Persoon (Tak y' fifj. IH Persoon Mycol. Enropaea Voi. Il- p. 71. S eh a e rie r F,,ung. Bav. ei Palai, lecn. lab. ijò. Fries llymenomyc. Europ. p. Sòy. S a c c a r d 0 Mycol. Venda Spec. p. 5j. B i 2 j; c z e r 0 Fiera Venda Critt. parte I, (Funghi) p, 100. S e c r e l a n Mycogr, n, 47 {Ikfyp- mlultm). Pilec suberoso-Goriacec, conve.xc, fusco-luiescenle, zenis alìis elevalis, hirtìs, obscuriorlbus, allìs depressis. velulinis, cliluiicribus variegato, subtus concavo, carne concolori; poris eurlìs, minulis, rotundis, aequalibus, pallidioribus, opacis; sporis oveideis luteseenlibus. Habitat od (l'unctìs Mori albae nli/inmque arborum in ar/rù Triirnlìito et Veneto. Osservazioni. L* esemplare disegnato mi venne coiìiLinicalo merce la gGntiicifxa del Chiarissimo'ab. Giacomo Bfesadola^ il quale ben vo¬ lentieri pLibblicamcnte ringrazio. TI Pofj/povHs hdescmtéana specie piLiUosto rara* Pare non sÌa«ancora stala trovata in [ngliillerra^ come risulta dall* opera dello Stevenson ed é pure maneante nella fninka del T^arsicn. Éj^caratleristicai oltre che pel colore giallo d'oro, anche pel cappello fioveroso-coriiicco, convesso, c segnato da zone coneeniriche, di cui alcune sono un po' elevale e più oscure ed altre depresse, velutinc c più pallide. I pori sono minuti roiondt ed ugualiT e le sporhanno una forma ovoidale cd un colore giallo paljido. Daedalea imicolor (Bull.) Fries {Tulh/ fi/), 'i-tì) F f i c s Systema! Mycol. Voi. 1. p. 336, et Elench. Funj^. p, (jg. > Ilymencm. Europaei p. 5818. Berkeley Outlines Brìt Funge), p. 254. K i c k X Flore Civypl. Fhindr. p. 217. Cccke Uandbook cf Brit. Fungi p. loi. K a ('.sten Sydv. Fini. Pclyp- p. 4 ^ et Myeol. Fenn. p. 281 . Sacca r do Mycol. Ven, Spec. p. 55, et Fungi Yen. Novi vei critici Sor. V. p, 1Ó4. W i n l e r Dìe Pllze Band i. p. .jgS. lìizzozero Flora Veneta Crittog. !, (FunghiJ p. ici S t e V e*n iì 0 n Briiisii Fungi Ilymenom, Voi. Il, p. 223. tì LI l ! i a r d Cliaiiip. Franco t. 501, fìg. 3 (ìhliflus uiiicohr). B 0 1 1 0 n Misi, cf Fiing. t. lOj, [ilolt'iii’i utncolor). Scwcrhy Engl. Fung. tab. 325 {lliih'liis nuicohr). De Can dello Flore Frane. Voi. II. p. n 5 (Hol. unicohr). Se h rad Spie il. p. 169 {Holrtm ili’cipfms). Perso o n Synepsìs metti. Fung. 55 l {Sisiolr/mq einurmiit). Pileo coriaceo, villosc-strigcso, cineree, zonis ccnccloribus; siiiLilis labyrinthircrmibus, tlexuosis, intricaiis, ocuiis, demum ìacero-dentaiìs; spcris cvoidets, subhyalir.is; basidiis clavatisi Habitat mi* tniiil’on Mori albao (tli'f.ir,u»ii)U(! arbomiu in of/ro 1 CM/'t') et TrMenthin, nec non in aUis rcf/ioìiit/HS enfopueh. V’ulgo imbricata, humida fuligìnea, sicca albido-grisea. Ilynienium albido-cinereum, interdum fuscum. Osservazioci, Il Chiarissimo Frics negli /Tpntcnomijc>itcs Europ/iei (t. c.) scrive che vi sono due forme di questa specie; una più carnosa icon margine bianchiccio, e coi dìssepìmenti più rigidi e distanti in modo da formare de: piccoli seni integri; ed un' altra più tenue, più larga, con seni più ristretti c più ! aceri. La JJaeiJaUa unkotor b ancora caratterizzata por il cappello villoao- sirigoso, cinereo, c percorso da zone, concentriche del medesimo colore del cappello stesso. " Fase. VII, N. 2^. Polystictus tiirsutus Fries. (Tiib. .r>‘ FJf,'. 1-r*) Fi'ics Sysl. AÌ3*ccI. Voi. I, p. 367, cl Il^^mcaom. Eurcp. p. 367. Som merle II Suppl. FI. Lapp. n. 1614. W e i n m a n rìo!^.s. p. 321 . Klekx Flore crvplcg. Flancir. p. 23 1. Herkeley cl Broome Noi. Brit. Fungi, n. 1139, liixzozero Flora Venda Critl. Parte I, p. lou. Saccaldo SylI. Hyinenom. Voi. II, p, aSy. Ber le se Alcune Idee FI, Mie, Gelso, p 25 , Winler Die Filze I, p. ^ló. Wulfen in laequi n Celi. Il, p, 149. [Boleina hìrsn/us). Schrader Spici I. p. 169. {Baietus hinuttis). Filco suberoso-ccriacec, convcxo-plano, pilis rigidis hirte, albescenU-navidulo, unicolore sed sulcis concenlricis margine cbscuricri, coriaceo zonato ; poris rolundis, minulis, Va nim. diam., albidc-luieolis, demum subfuscescentibus ; ba.sidiis parvis. oblcn- go-clavulalis; .spcrìs cllipsoidco-elcngatis, utrinque rotundalis, 6-7 » 2,5-3, hyalinis, primo gutlulis oleosis prredilis, demum gra- nuloso-nubilosis, slerigmalibus brevissimis, acicularìbus inscrtis. Habitat ad Iruncos Morcrum aìiurumqu& arhorum fron- dosanun in tota Europa, TcIlus l'ungus 5-6 cm. Icngus, 3-4 cm. latus, imbricalus, nonnihil scrupesus, margine non vel vix lobato, poris ore lule- sccnle, inlus albidis. Osscrvaseloni. — Alcune varietà si distinguono dalla presente specie, casi la var. sau^ìosus del Saccardo distinta pel cappello tuber¬ coloso, la var. piihndits del Kalclibrcnncr dal cappello soltanto jjubc- scentc c la var. ninrpiniiltis del Prcsadola dal margine nctlamentc Ter- ruginco. Fase. VII, N. 29. Merulius tremellosus. (Tal). / Flfr. 6-lOj Schraclcf Spicll. FI. Gerjn. p. 139. Fr ics Systema .Myccl. Voi.I, p. 328 llymencm. Furop. p. 591 Ilusscy 111 . ol Brit. Mycol. 1 , tab. io. Flcizsch Berichl. tab. 460, Giliet Champ. Frane, (cum icone). Weinmann Ilymenom. et Cast. Rcss. p. 34O. Saccaldo SylI. llymcn. Vcl. li, p. 411. Ber lese Ale. Idee FI. Myc. Gels. 25 . Win ter Die Filze I, p. 382. tlg. 1-2 et p. 397. Bi/.zozcrc Flora Veneta Critt. l^arte !, p. 102. Ivarsten j\lycol. Fcnn. ili, p. 282. Fiera Danica tab. 77Ó, fìg. i {Agarìcm l/ehtUnus). Persocn Mycol. II. p. 3 o {Xylùtny^on Iremellosum). Resupinatus dein libcr rcflexiisve, carnoso-trcmcllcsus, orbi- ciilaris, vel irrcgulariter rotundatus, margine dentato-radiattis, Ru¬ bi ode panini lobatus, albo-grìseus, tcmenlcsus, plicis porosis, va- riis rubicundis, vel rubro-ferrugìneis, sparsis, basidìis clavalis, breviusculis : sporis oveideis, 5 « 3 , hyalinis, stcìigmatibus mlnulis inscrtis. Habitat ad iruncos Mori albrc in agro Tridmiino. Osservazioni, — Fhbì questa specie mercè la gcrnilezza del Rcv. Sig. Ab. 0 . Brcsadola, al quale sono lieto mi si ojjra ancora l’occasione di rendere pubbliche grazie. Il Mentlitt! trmedoius vive anche nella corteccia di altre piante ed è una specie non molto rara. Ila il cappello cjfiiso-rellcsso decorrente alla base, villoso, c di una larghezza di s-B cm. L’imenio atro-purpurco al centro, è invece .a zone lutcsccnti verso il margine, e le pliche ra¬ dianti sono poroso-rimosc. Nei luoghi ascosi questa specie assume una tinta pallida. (Cfr. Sacc. 1. c.J, Fase. VII, N. Favolus europKus Fries. (Tab. ^ FIfr. i-r>j Fries Epici’. Syst. Myc. p. .498, Ilymen. Eur, p, 507, (i il lei Champ. Fr. Ilym. p. 707 (cum icone), n resa do la Fungi Trìdenl. p. 22, lab, XXVII. i^izx'ozcro FI, Ven. Grill, Parte I, p. 102. Re ri esc Ale, idee FI. Mycol. Gelso, p. 25 . Saccardc SylI. Hymcn. Voi. II, p. 392, Re Candolle Flore Fr. G, p. ^3 {MernUus (thaalaris), l’ollini PI. ncv. p. 35 , (ìg. 2-3 {llexugoiìia Mori). i> FI. Veron. Ili, p, GtS, {Boleins Mori). Fries Ilynienom. Furcp. p. 590 [Poiyporus fuvohiiìes). n c assa ns el Pa 1 0 u i 11 i ard Bull. Scc. Boi, Fr. lom. XXVII, p. 355 , et in Rcv. Myc. t 88 i, lab. XVIIl, fig, 5 , {Poi. fuT>cioides]. Pilco carnoso-Ienic, subcoriaceo, tenui, subcrbiculan, scu rcnirormi, margine ex involuto expanso, interdum lobato, aul un- dulatc-repandc, cchraceo-fulvo, ve! sqiianiulis maculiformibus adprcssis, concclcribus, eloganler variegato, a:;latc glahrcsccnle, albido, 5-6 cm. lato; alveolis in prìmi,s.sima cvolulicne c plicìs lurgidis obtusis, deìn c lamcllis dense anastcmosantihu.s format is, bene eveiutis, profundis, acie acuta (Ìmbriaio-Iaccra, e rotundalO' subhcxagcnis, obevatis, radiatìm et circulatìm dispositis, cchraccis vcl albidc-stramineis, retato pallide aul colcratc-persistcntibus; stipite laterali, brevi, subrcquali, subconcolcri, interdum basi fu- sccsceiite, q-ò mm. Icngc, crasseque, carne albida; spcris Iiya- linis, e!ongati,«, vcl davate-laicatis, uno lalere acuininatis, i- 3 - guttuiatis, 12-14^3-4; basidiis clavalis, So» 6-7. Habitat ad iriincos ramosque Morì alba: aliarumque or- horum frondosarnm in agro Vendo TritiettHuo d in alìis re- gionihus lialìcis d extra iialicis. Osservazioni. Il chiaris. l’ollini nelUi sua memoria Hì»ì,e twva vd mìDus copùtie lloiiì c! 'Provinciii’ Vi'ivnciisis, istituisce a p. 3 ;, il genere Hc- xiigoniiiidì cui caratteri sono pìha siihfiis in rdìiihs hcxngonas fxfossc: 0 ci diede la diagnosi c la lìgura dell' ÌTi'xii!;oiim Mori. Il Fries nella prima cciiziono clcirEpicrisis (p. 457} sulla lede del l'otlini conservò questa specie c disse: l-i.ee sohi litirojhea niilii ipiohi. Nella s^condii edì/ionc invece (p* dimise*, Sffi'titHtnn it ffu* visti t&tu iiigtktfHtidr ìnìifS Jcniiginca-gilva. Sulci cmic^^uìrkh ohiiklì iijsinihjue rupe u twi nuiìanki. nvu acetintìtus tlcscribcnila. Il Piof. Saccartlo d^iUra parte fa uno studio uccuraLo di questa specie sugli esemplari autentici del Pollini e nel suo lavoro Mycohp.v Specimm (p. sì) proposito del Favcìus europ^ats scrìsse: In HeiInaio Po!- ìinìam plura iksKagonU Mori Poli, speciminu viih\ ijn^c cum favolo nitropico perfide, fon gru un h bei genere Ikxitgonhi quindi non era giustificata rcsistenza< l^ev(> è uoicvole il fatEo che si sieno riscontrati nelle regioni tropicali dei Funghì i quali vennero riferiti al genere Hexagonia e che reni mente concorda¬ no coi caratteri esposti dal Poilìiiì nella sua frase diagnostica gene¬ rica* In lai modo il genere Polliniano venne eonscrvato: \\ diliarentc osservatore G* Brcsadola niercù lo studio di esemplali di Favoìus fumpuiis raccolti nei conhni della lYovincra veronese (dove Pollini aveva raccolta la sua Ikxagonia Mori) venne alle medesime con¬ clusioni del valente prof. Saccardo. lo lui d'opinione per qualche tempo che si potesse chiamare Ik- xagónfa Meri il Poìyporus Morì del Vi via ni del quale non abbiamo, che la ligurani ma sembrami che si tratti piuttosto del Polyjwnis sipaunosus che di un tipo nuovo* Per tali vedute mi decisi di porre la specie del Vi¬ vi ani in sinonimia del Polyparus squamostis medesimo. In tal modo come dice il BrcsadoUi ( 1 . e*) Mori del Pollini f* eatalogù Mvccinm tkkuda rsL I'asc. IV, n. 8. Hydnum coralloìdes Scop. (Tdh. /*'/■ S c 0 p:0 i i rieri! Carnlclica Vcl il. p. .172, l'ries SyslcMna Mycclcgicum V'cl l, p ^o8. S vtirig. All. Svamp lab. 34. Scluicl'for Funger. B.iv. el l’alalin. Iccnes Uib. 142 , Scvyerby Fagli sii Fungi Uib. 252 . K r c m b h c 1 l 2 Tal’. .Myccleg. Werk. lab. 5!, lìg. 4-7. l'ries Ilymencniycctus Furopaei p, Ó07. Cooke llandbcck et' Brìi. Fungi p. 297. Saccarclo Mycclcg. Venelae Spuc. p. 5ìì. Karaté n .Vlycclcg'ia Fennica p. aS6. Bix/o/e re Flcia Veneta Critlcgamica (Fungi) p. loS? \V i n L e r Uie Filze Baiicl I, p, 3/5. B u 11 i a r cl Cliampigncns de 1-rance tab. 3go(////i/H. m’/Hisum). Clusic Pera. gèli. X.W [Ih/thiHui raumuin). Q ué 1 e l Encliiridicn Fungerum p. 192 [Dryodqu fordUoitìés). Ramesissimum, in l'amos atte a uà ics candldum, demum lutescens, tclum sclutum iiìtricatcs; iiculeis unilaieralibus, subulatis. inlcgris; spcris sphaeroi leis. 5-6, jf. diam . hyalinis. Habitat ft'l. tnuirns Mori albae vt M. nigrae nen no», oliu nm iirhanti» ftwulOfìifniìii iii int» di/ro Vcivto et in i‘»roiinf'i.i, hon luiiui fivqni'ìis. mjìoiiiliun Osservazioni. Il Micheli neli'apeiLi Sov» P(m(»rinìi ffutei’a. trattò del fungo in discorso (p. 122J c no dicJe anzi una tigiira (tab. 64 fig. aj la (.piale, Icinilo conto dello circostanze c dei tempi, ptjò dirsi buona- Oaesl’egrcgio autore aveva trovato sui Gelsi 1’ corfillùifliss, c lo tratteggiò nel modo seguente: .Ir/mvrMm aìintni cMspiliìsuiH, muUìfìihtyn el dentktiìahr.m. ilan(imfn< janjiaris. Dopo del .Micheli lo Scopoli chiamò questa specie col nóme attuaI- mciita accettalo, c,ci in seguilo venne più volte irovato da altri nuiort in molle località. É caratterizzalo princlpalnicnle dalle ramilìcazioni, le quali sono tanto numerose da farlo appartenere alla sessione del Fries alla quale appartcngonoiSpccie yc/ utbei’cuìlfht’/nisuel Gli nciìiel sono unilaterali, c vanno assotUi’liandòsi'nlT apice a eli lesina. I.a carne c bianca, piuttosto fragile, colta vecchiajai’si fa un lutescenle- poco l.c spore sono rotonde, jaiine, piccole, c portate eia hasicli animali rotondati alPapice* al quale essi portano tre sterigmi aciculari brevi, ' Rinvenni questa specie sui‘GclsÌ, nel territorio veneto, e sopra altre piante d’alto fusto. Non sembra prediliga alcuna specie, ma si svirunpi sopra porzioni morie di piante diverse, quando incontri le concliziorl necessarie al stio svolgimento. 4 I- Asc. IV. n. 9. Hyciiium Eritiaceiis^ Bull. fm. ) Bui I i u r d Champ. de i''i'ance lab. 34. Pursoon Syncpsis mulhodica Fiingorum p. 36 o. De C a n d 0 I I e Flore Francaise Voi. Il, p. 108. Fries Syslema Mycologicum Vcl. I, p. 407. Che V;,a 11 i e r Flore En^ir. Paris Voi. 1. p. 271 . T r a 11 i n i d k Essharen Schwamme 5$i. Mais. lab. ‘V i 11 a d i II 1 Funghi AUingerecci p, 201 lab. XXIV. Kr 0 m b h 0 1 1z Nat. Abb. essb. schad. verd. Schw. lab.51 lig. i- j. Berkeley UuLliiies Brit, Fung. p. 25 q. Fries llymencm. Europaei p. óo8i CoOike Ilandbcck cf Brtlish Fungi p. 297. S a c c a r d 0 Mycclcgia Veneftv Spec. p. 58 . \V i n ter Die Filze Band. I, p, 375, Bi zzo zero Fiera Veneia Criiiogamica (Funghi) p. 105. \V u n s c h e Fiere Gener. des Ghamp. p. 140 (Lanessan). P e r s 0 0 n jMyccìog. Europ. Vcl. II. p. i 33 (// l'iciiti» ZJrùirtcwf.'i}. Roques Misi. Champ. comesi, p. 47 (Erldim roHinana*). Quel et Enchiridicn Fungerun p. \.q2 {Dnjodm Ei'inacevìì). Varium; nunc siir.ple.'i, subregulare. nur.c caespilesum, sca- lari-imbricaium, subramesum, dilTorme; pilec, in slatu ncrmali, evalo, globose, hemìsphaerico, basi in slipilis speciem pcrreclo, voi piane sessili. molli, fibrillis subrasciculatis (aculeis abcrlivis) lacere, pileia mincrìbus saepe imbricatc. margine chiuse, in aouloes abeunle inslructc; aculeis 20-35 nmi. et ultra Icngis, tenuibus cenferLissimi.s, mi-i.xiine regularibus, rncllibus, rctundis, deersum aequaliter atienualis, basì passim in fascicuics varics connalis et cum fibris parcnchymalis ccntinuis; subslanlia crassissima, carnosc-tìbresa, tenaci, mcllissima, elastica, albida immutabìlij spcris sphaeroìdeis, 5^6 g diam,, hyalinis. Habitat Ad it'iinros^h'Agì, Quercus, iMcri, Casiancae utia- nmrfHe arbontm frùndusaruìn in tolu Eut'Ojin, non iKi'ijUciì.'t. Tet'us fungus sectus, lacunas, ferma, magnitudine cl numero varias, praeserlim circa aculcorum criginem, cstendil. Osservazioni, Tra le numerose specie del genere fhjdmuH ouelle che SI avvicinano di più all'sono V iL:;awxUohU's dello ScQpoIi che vive pure sul Gelso, 1' U. del lìulliard ahhs stanza ircgucnie anche nell’alta Italia, 1’//. ìh,.„rix del lìatscl. è”"!’n Uamarìa d6t Frìe^;. n cappello, osfìia 11 ricctfacolo di que.sto fungo* dice il V^ilUdìni ri c\ perieiiamcntc sv'iluppcUo, sì prcsetìin crdEoariamenic solto l'asDetto tU una massa carnosa considerabile, ovale, cuoriforme oc! emisrerica bianca o leggermente pagliarma, ed attaccata al luogo di nascita mSdianicun prolungamento più o meno sensibile della sostanza stessa, I a paoinn superiore del cappello i: sparsa d'appendici iilllbrmi. ricciute. ccMn vani lascetti disinbune, le quali mano mano che discendono a coprire a superlicie mienore. prendono la forma di lesine od aculei conico-ul- lungatt liberi, diritti, regolari, grossetli, iìiti, pieni, fragili, di lunghezza variabile a norma della posizione che occupano, e costantemente pcn- denti, ossia rivolti colle loro punte verso il terreno. Questi aculei com- ponenti 1 apparato della rruiiilìcazione, si riuniscono tra loro alla base nello”^*'Jr^^''''i ^''^Per lono irregolarmente nella carne del can- amot*: j f "T decórso mpie td irregoari lacune. II gambo in quegli individui che ne sono orniu, c laterale, pm o meno lungo a norma del luogo di nnscUii ulindr.co 0 tusitormc, ascendente od orizzontale e continuo colle libre immutab^ “ ‘‘ bianca, Ouer^cr^'lf l-bl!?"'’ ° del Gelso ecc. tra i crepacci del 1’“™ «-P- voJhl. cuniinc* ne li» ^ caniin^* nelle miniere, c nco^ i » „■ ^ \ ^ cascggiaiK L piuttosto raro* sue C riDrnfiiirai ^ I- - ~ piuuersio raro* mi ove ha cn ^^■•^'nanamettte per più anni sopra quegli stessi albe ove ha commcmto una volta a svoltTcrsl specf; TaTroSef " ^ -f Gelso alcuna malattia essend Cortìcium roseum Pers. iTub. Fif-, 1 - 4 ) , W. n. l‘crsccn IlÌHpc.siL mcUicd. Funger, p .ii. I I icfi !-lpier, l!ìysi. .Wyccl.p. 3 'iii et Mvmoncm. lùircp. p. lÌL-rkcIey LlLillincs Kuiigcl. p. 37.S. Saccardc SylI. ilyrncncm N'cl. IJ, p. tlm. Bizzczerc Fiera Venda Criu. I. p. it^. Ber lese Alcune Idee l'I. .Micci, (telsc p. 2.M Karslen .Myccicgia l ennica 111 . p. 3 i..j Wìnier Die l'ilze I. p, I ’c rs 0 c n Syncp.s. niethcd. l’Ling. p. óyó, ( T/irìi-J'/toru / osi ii). l't'ies Flench. [’Ling. p. 2o3 {T/w/i’ji/iorij rosei/]. lilTiisum, adiialum, rc.seum, in sUiiu adulte ccntltiens. in ma¬ culai irrcpiilares, elTu.sas, membranaceas ccrtice arde adnalas; iinibilu aranecsc, librillesc, candido, sensim evane-scenle ; liyinenic pruinose, e.\pallentc, demum nino.sc-cciTugalc, hoc est Lleganter in aivolus niiiuilas. radialc-riincsas divise, induralot[ue; l-asidiìs cliivaiis. Icngìs, sLibincie sursum IncrussaUilis. 4 'Sleiigmicis: sic- i-igTiialibus aciciilaribus, minulìs. spcras cllipscidea.s, acrcgena.s, basi atlenualas, subinde oblique apiculalas, subhyalinas gerentibus, 11 a h i l a t iìi inincìs c't in nmis cmorluis suhj'/drìdh jMcs i alixe, M. nigr.e nìiantì/upjc arhonusi froiulosur/ui/ in ìlaìui el in itUis regìO!iilf/!S europ/vis. 0.ssorviizioiii. — l.a parte infariorc del lungo è Ibrnuiia da Uil'i laiuiiìcalt, intrecciali ]}oco dcnsaiiiciilc fra di loro, i iinali verso rimciiio lorni.i no niia rete ])iii spessa. 1 basidii tenninat'to in basso in un lessi ilo denso loriiuUo da |lanli tubi. dil)ìciltnciuc separabili, coiilcncriti inoltc gi anula/.ioiti. Le spore secondo Karslen misorerebbero 11 ; S-io. c se¬ condo Sebroeter. 11-13^7-8. Però io non trovai spore sorpassanti le tlimcnsioni ila me indicate, neiinneno negli esemplari pubblicali dal prol. Saccardo nella Mvcqlbcai VchcUi. Fase. V'I. n. Ty|)hii!a caiidiila Fries. f'i’iii». '/Z Kiff. r>.S) l’tics ;McMici4rapli. II, p. jSj l-I Ilymcncni. lùircp.'[■j. iiHj. Icojics tal\ uu(» lig. J. J:'pcgazz i (] r 1 ungi Argentini i’ugilL III, p. io. Iliz/.ozero Fiera Venda (ViU. l’arte I. p. m(>. Sa ce arde SylI. Ilymencni. Vel. Il, p. 7.|.,, et Mieli. I. p. Ile ri esc Ale. Idee 1 -ì, Miecl. (lelse p. 25 (suh gynms). Simplex, candida, stipile 4-5 mni. lenge, vix ptiherulc, vel glahicìicenle, distiiielc ; clavLila ebevata, 2-5 min. lenga, cblirsa, sipe leniier curvala; basidiis obevale-clavali.s, cbUise retun- dalLs, .sLerigmata. dislinela, aciculariti gerenlibus: .spcris suhc- veidds vel olliiiseidee clongaiKs, basi laLeialiter aiigulate-subapi- culatis, S-p « 3.4, hyalìnis. lUibij^lat in cùfiice. j>utn .Meri alba; 1. Fiainicelle « IhtlU', me non in Joliis urborum noniiitlhuiiin ['UtrcsccnU- bus cl in cnuio lAjuiseti pidrescenle in Europa e! America mii- slraU, Sparsa, tubcrculc radicali nulle. O.sseryiizionK - Per in inancuriza del tubercolo sclero/.iacoo, cre¬ dei cuiiyenieiac dì ascrivere il mìo esemplare alla VV/j/jh/ì/ cmtdhk. \.o vpegazziui dice fi. c.) che questa specie è gregaiia. ma io invece la trovai sparsa qua e là sulla corteccia, e tale pure l'osservò e la (iguro Il iTics rveir/aiac. citali. Quest'ullimu autore dice die lo stipile c glabro, pero IO nolat una leggerissima villosità sparsa lunga tutto lo stipite. VI osita che lorscuion è beiro distinta negli esemplari invecchiali. Sono caraUcnsiichc di questa spede le spore ovoidali, e colla baso logglata api colo liv oUo kuc rafincJitcs Fasc. Ili, N- 7* Auricularia mesenterica (Dickson) Pers. 2) Perseo n Myccl eurcp. I, p. 97. l' r i es Epicr, SysU Myc. I, p. 555, II, p, 646, Berkeley Oullines p, 272. Ka r s t e n I latLsvampa!^ Il, p* ic)l Kickx FI crypt des Flandr, 11, p. 2Ò0- F u c ke 1 Symb. Myc* et App. 29* Cooke lUindbcok cf Brith. i"ung, p- 319, n. fìg. 83 . W e b e r b a LI e r l^ilz Ncrd-cleuLschL p, 77, uib* VII, fìg* 2, 2 a-e, \V LI n se h e Fiere gen. des Champ. p. ho. Q u é 1 e t Champ- \'csg- 303, tab- XX (ig- 3. W i 111 e r Die l^ilze p- 283, Bizzozero Flora Vciìeta CriU. parte I, [Funghi) p. no. Dickson CrypL BriL- I, p. 20 mesenh^ric^t). Micheli Nova plani, genera tab, 6ó, lig, 4- Iretììf^lloìdes). Perso on Synopsis Fungorum p. 571 {Thclephora mesent,). B 0 1 1 0 n An hist* cf Fung. t. 172 (ll^dreUa nmeììt,). De C a n d 0 11 e Flore Frane, li, p, 104, {Tlitlephora tremeii) Frics Elenchijs Fungorum p, 154 (IdUelm ììmenL). Sowerby Engh Fungi uib, 290 eormgata). K 1 0 t z s c h Fungi selecti {Oncoaiycea uieseaL). Colla Herb, pedemontanum voi III. p, i 32 {Plildm mimuL). Pileis e reSLipinato rellexis, integris, villesis, ccncentrice rasciatc-zenatis^ fuscescente - einereis, hymenic glabre primum supero, dein pileo reflexc, infero, ccstatc-piicato, fuscc^violacec: spcris ovoideis, protoplasmale granulose farctis, 12 i 5 -, 4-6,hyalinis* Habitat ad trauroi t^mùrìnos Mori albae in Europa, Osservazioni. LM- meseniertea c un fuJigo comune c conosciuto anclic anticamente. Però intorno ad esso vi sono non pochi dubbi, cosi ad esempio, il Bulllard figurò sotto il nome di . 1 , tr^^tnelMdcs unn specie, elle molti autori ritengono essere FA. quanltinqtie dalle figure ciò non si possa nettamente dedurre; forse esse sono cattive come os¬ serva il Persoon* TI Fuckel dice die nell' ,1. mcsrnfeyica le spore sono sferichcj c tali le disegnò il Wcberbaiier, ma siccome tutti gli autori, che studiarono microscopicamente questo fungo, sono concordi nel ram¬ ni et tere in esso spore ovoidec od alquanto allungate, cosi io credo che il Fuckel sia stato tratto in errore nel rìlcnerc appartenenti alla A-le spore che egli osservò, ed inoltre che tl Weberbauer abbia sancito r errore del Fuckel figurando le spore sferiche, rorse desumendo la l'orma dalla sola descrizione del FuckeL Dirò ancora che VA. lobata del Sommerfclt 5 molto affine all A. mcseiìtf*rica, e forse non è distin¬ guibile, oppure ò confusa con questa, la quale ò del resto abbastanza variabile, a seconda delPetà c delle condizioni in cui cresce, Fasc. mi. N. 7. Exklia Aiirìciila Jtidae (Limi;) Berk. lì li e r ke 1 c y Outlines p. 289* uib. 7. F ries Epicr. iVlyc. llj p. K a r s t e 11 lUUtsvampar vcl II, p. 201. Quél et Champ. du Jura et Vcsges p* Sij, G i 1 ! e t l lymenciiiyceles p. 775 (cum icone). Cccke llancib. cf lìrilhia l^'tingi p. 349, Linneo Species Piantar* p* lOoj Anne, JmlaeK » Syst. veg* Ed, XV, p. ioi8 (l*eziz(f Anrimla). Retti i'entamen Flerae Gemi. 1 , p §35 {àb^rnlin^^ Auneula), Marti US Flora erlaiig. crypt. p* 409 iAnrhnhnin ònaihurinff), Bcllcn An hist, cf Fiingusses tab, 107 Anrieuln), B u 11 i a r d Champ. tab. 427, lìg* 2. {Treuidta AnriniL Jwlae), F ries Syst .Mvccl. Il, p» 221 [E.viffia Afitv\ Juiiae), F u c k e 1 SyTib* Mye, p* 28 [Anrfcnfnna Lam botte Flore MyccL de la Belg. 1 , P* 463 {Aark. ^snuihue,), Wunschc Flore gcn, des Champ. p. 119 (J//r/r ^snfnhnc), Bixzczerc Fiera veneta erilt. parte L p* iti (,(/nvL ^ninfmc,). Ccncav^a, llcxiicsa» tennis, demnm castanec-nìgra, utrinque venosc-plicata, super tomentosa; spcris allantoideis, 16-20 5-6* Habitat in trunefs Mori albae hon Sambuci in aifvo vniei. Osservazioni. Intorno alla posi/ione s^islcmailca di questa specie non furcno pienamente d'accordo gli autori che ne parlarono, e Io stesso Frie^^ nel i^ijsh:ma Aìncdogkitm (Il p, 221!^ F 11 lustrava nella la miglia dei Telcforei sotto il nome di Kxìdki Aìirìcnla Judae, c nell’ Eincekh (fi p* 695) la poneva tra i Tremcllini, col nome di L' Arcangeli, che giustamente osservò questo fallo, dice fi) che i caratteri microscopici non giusuficano V allontanamento delle due specie iiirn^olu Auvtcu/a Judae ed At(ricififtyui ericaj le quali non solo devono àppartcnerc ad una slessa famìglia, ma anche ad uno stesso genere, E così ritiene Schul/.cr (^jj. Però tale opinione, esposta anche prima dal I ulasnc f 3 )^ non pare accettabile, qualora si tenga conto dei carallerk che si possono desumere dalla l'orma del ricettacolo, dalla minoro consistenza del tessuto, dalla nìaggiorc scar¬ sezza di peli nell'indumenio peloso. 17 intiaenfenica presenta uno stalo di mezzo, tra le 'rrcmellc 0 gli Sterei: inlhui lo strato interno, non molle c gelatinoso come quello dell'//^m, Àurindu hutac; e l' in¬ dumento peloso del cappello, disposto a zone, accennano un ravvicina¬ mento ad uno Stereo, piuttosto che ad un l lirneola* Tale ò anzi l'opinione dell esimio Prof. Ab. G. Bresadola, che consultalo in proposito (j) mi fu gentile di ampie e dotte spregazionij ed il quale ben volentieri ringrazio* là .ycani^eli Fun,({bi di rjv^OfnO ni:l .Nijoìvo rUorrip bot. It, 187.1:. Schulxer In Ijcdwiijfa 1885, p* ^ 3 j Tulasfic In Ann, ,Sy* Xat, f> 194. G. lir^i^adola in Letter;j del 9 GennaiD 1866. l'asc. VI, n. <)• Mollìsìa ilisculur (Mont) Phill. (TiilK Kit?. 1-5J i ’ li i 11 i p s ['iriiish I lisccniycùlcs p» i 75. jMonUifinc Syll. Cryptcg. p. i<;u {l'aleìlarki dh'cnhr). l>cr!\cley Outl. HriL. h'ungol. p. {liti!. Asccmalibus sparsis voi gri^gariis, suboi’itm penti bus, scssilibus, cct accis, piane paleilaceis, primo subbemisplirericis dein cxpaiisis, margine uncliiliUc. '/s-i mm. cliam., cxuis fusco-brunncis, v'el .suc¬ ci nco-brunneis, inlLib (hymeiiic) pallide luLcsceiitìbus. ascjs sicci- tiilc rulesccniibus; leniicr clavatis, in sLÌpiteni brevem, nodulcsum abeuntibus. paraphysibus crassiiisculìs cinclis, yó-So « 3, cctcspc- ris; sporidiis oblique mcnostìcliis, subcylindraccis, vel vìx ovei- deis, reciis vel panini ìnmquilaleralìbus, utrinque rotundalis, 7-8 a, hvalinis 1!abitai in ramia cmortnis. udis Meri albic » Useppe » in Agro Horojniciin I/alitc honsalis. Osservazioni. — Ilo ascrillo il mio e-sciiipiaii: alla MùUis'ut dheohr ati/Jclic Lilla M. ^Inenui pel fatlo eli; rimLiiiig c |>ìallogaoÌu. c tendenlc ;il rossastro colla siccità ; però devo confessare clic sarebbe forse più esatto il considerare la MììÌIÌsiu tUscohi come una semplice &vat ieU delle A/, aniiiclic una specie a aè. Sono caraUcrislichc le cupule le t:|uali luinno un colore bruno al- l'eslci no^ e l" imcnioB come dissi gialiognolo- Cdi aschi e gli sporìdi nulla olirono di particolare, come nella maggior parie delle Pc/.i/xc. ¥ (•'asc. \ l. n. IO. Lecanidìon atratum (Hedw.) Rab. (Tali. M Pi;,'. «'!>) a b c 11 h c rs t llandb. zur Bcslimir.. Jvrvpt. p. J.|2. l'LI c k c I ^ìymh. iMyccl, p. 20u. I5ÌZZ c/ero Mera \'en. C'rilt. l’arte I- p. J5u. Saecarde Myeel. \'cn. Spcc. p. iCu. tMicIi, I, j) 5i.( et [•'ungi II, Uib, 137J. i ’ il L c ti II : a rd Tab. Anal. Fung. p. di. Mg. 72. l’crlcsc Ale. idee FI. Micci. (.ìclsc. p. 23 et l’iig. Fungili Fierent. p, 21. edwig Mus, Fr. Ve), li, p. ói i. 21, 1'. A. [Idcltcìt^ìlntjti}:). ’ersccn Synep-sis Fting. p. 670. et .Myeel. Fui-C|x p. doti. [Ve\i\a patcUarìa]. [•''!-te.s Syst. MyGol. II. p. ifxi a traici). Cccke llandbook cf Bril. Fungi p. 716 a/nthi). Phillips British Disccmycete.s p. 36i; {{'aiitlhiriu ttiruiu). 'Vsccmalibus SLibccriaceis, palellifcrmibLis, scssilibus, circularibus planis, atri.s, udis apcrlìs, carnosìs, in .siccitale fere clausi.s, du- riusculis, margine tumldule, preminente, 1 mm. vel amplius diam., hymenio .subpriiinosc ; asci» cylindracco-elavatis, sursum late rctLindatia fcveelatisque, paraphysibus lllifcrniibu.s, ccpicsis, scptiilalis, simplicibLis vcl sursum lufcatis apice subinde in- crassalulìs cincti.s. in slipilem brevem, ncdulo.sum abeuntibus, I 1 So 20 , cclcspcris; .sporidiis irregulariter distichis vel basi clilitiUG mcnoslichis, clavulatis, Iransversc y-et ustiuc 1 i-.septalis. 55-65 IO, hyalinis, granulosis vel gutlulatìs. Habitat in Ugno emorlno Meri alba; ei Mori nigrac/oM agì o I cnelo ncc non in ttliis rcgtonibns iiallcit: el cnrofxi’is. jrcqticns. Ossorvazionl, — Riscontrai spesso questa specie sul gelso, iissa C; caraUerizzata dagli ascomi neri, patcllaccì, c dagli sporidi clavali, glandi c con molti setti. Il niimcrtj dei setti è anzi varialàlc, poicliò io ne notai da 7 sino ad j i. La grandczz.a degli sporidi e pure alquanto osci]- Jaiilc. lutallt mentre io osservai che essi raggiungevano da ss- fCnrnpn. Osservazioni. Rinvenni questa specie nel lerriiorio Padovano abt-iastanza frcqucnlcmcmc. É caratlcrislìca per Io stroma Icrmanle cl i, tubercoli fflg. 1-2Ì ovoiJei, convessi. I periteci ((ìg. 3 -.|) sono con un collo pilli o meno lungo a seconda della posizione clic occupano, ._“VV S a c c j r cl Oj in .Miclfclia W'I. I. p. 504 « Sylicf^e Pyrtiiicmyc. Vcl, I„p. 177. Biz/. czcrc Piera Venda parte [. (l'unLfhi) p. 182 SSccardo Myecleg. Vepetac Specimen p. 129. Inb. ' iìg, 35-42 liHi'rtiixinlhfi). r Stremale pcortieali, .subepidermicc, lande in liberalo, ramc's late ambienle, nigerrimc, primitus byphis luscis, ramoso-inlri- catis, articulaiis, ccnidtcfcris vulutinc, tandem iigni supuril- ciem, alrcinquinanie; ccnidiis, ebeveideis, ò s 5-6, i-gutUilalis. fuliginei»; perithecits coriice immeiais ligncquc adnatis, imlic in acervules uilsilcrmes (4-6) aggregatis, ivunc fiubsparsts sphaoricitì, majuscuHs. atris.inlus niLidi.s. -1 mill. dìam , csliclis crasse cylindraceis v. subccnicis, perfecle levlbus, epidermidem fasciculatim erumpenttbus aiteque exertìs, superne divergenli- bus, apice rctundalis cL tandem pcrtusis. circa bastm-iconslafl’- ter hypharum fasciculis. rìgidis. spinifermibus, olcngalis, patu- lisque ciiictis, tandl-in subdcnudaiis; ascis ccpicsissimis crassiu- scule cliivatis, lengìsstme stipUatìs, parte spcrifera i8-25 • 4 '|2, stipite i5-20 h leng-, 8 speriè; spcridiis subdisticliis v. inerdinatis, cylindracei.s, curvatis, utrinque ictundalis, y-ò * -‘j.i - 1 '[.f, dilule tuteclis. 2-guuuIalis. Status s|:ermcgcnicus: spermegeniis sub- undccularibus, intus pallidis, .sub epidermide elevala riijLilan- libus. glcbulcsis. sursuin fasctculcs hypharum (ut periihecia ascephoraj eminentibus}.i spermatiis riliformibu.s, 20 a i, arcualis hvalinis, sterigmatibus brevibus, fasciculaiis fultts. St. macreco- nidicus (fascìculi precliclì hypharum) sisLit (ìraiéiim (ùmmMi- inm Sacc. H a b i l a 1: rtunìs emortuis Mori albae alianuìuiiie arì^orum in afjro VvnfAn, [reqiiem. Osssrvazicnì Questa d abba^tanì'^a frequente, non solo, niii anche abbastanza variabile, é canuierisiica per avere uno stroma effuso, nero, ed \ periteci {llg. 8-u) globosi* colf un collo piuttosto lungo, c fornita di peli rigidi, Ì tfuali altro non'sono ché il Grrip/imjji che t to stato conìdico dcll’Zfa/yp^i stessa, OVi aschl (fìg. 12 ) sono relativamente piccoli, c prTi sporidi (Iìg. i3) allantoidei, bìguuulail, quasi jalini* Fase. V. K. 3 . Cryptovalsa Rabenliorstii (Nits.) Sacc Sa e card e Mycolog. Ven, Spec. p. i 35 , tab. XIV, lìg. 17-20. „ Syll. Pyrcn. Vcl. 1 , p- i 3 o. Hizzozcro Flora Ven. C ritl. Pai te 1 , p. ib 3 , Win ter Die l’ilze Band 11 , p. 691 {nt Valsa). Bei-lese Ale. Idee FI. Micci. Celso p. 36. NiLschke Pyrencmyc. German. p. i 58 alsa ìiaheDhorslh). Rabenhorst in KIolzscli Herb. Myccl. Bel. 1 , 11. ib ^3 [SphterUt sp teli Iosa var. Roòima?). Stromate efiusQ, plerumquc brevi, maculitcrmi, immc valsi- (ormi, pcridermic haud nigrefaclo tccto, ccrUcis parenchymaie immerso ejusque subsiantia specie immutala formalo, lignc ad- nato nigrc-limiiatc, malricem elevando crusiam nmcsc-verrucc- sam'fermante; pcntlicciis submcncstichis, dìscretis vel densissime slipatis, subglcbosls vel mutua pressione angulalìs, 3 oo a diam. immensis, alris, collo brevissimo, cylindricc, crasso, cstiolc nonnihil incrassalo, olTtusissimo, rotundalo, tandem cbscure quadrisuleale, narum cxserto, rarissime elongato, cylindrico instructis, bine inde pcridermic secesso, tàndem liberis; ascis clavatìs vel lere cblcngis, crassiusculis Icngisslmc stipitatis, pclysporis, 140-i 5 o - 12, p. sp. 5o-6o ^12; sporidiis conglobalis, cylindricis, maiusculis, cui \ ulis 12 » 4 - d^ivo-fuscidulis. . Habitat in rmnU crassiorilms corlicaiis .Wcn alba;, M. ni- grce uììavtnaquc uvUoruu! in loia J enslo. Osservazioni , La prcseiuc specie à abbastanza frequenlc nei rami secchi di RM. però io la riscontrai anche sui Gelso e su scccni tu 1 Éj’ /li ini-tii i„ allrs piante leenosc. 1 petileei sono globo,, o graitdel , ( . clia,n,lora aoliwiì,ora aggregali n'J,’ tal altra infossati colla base nel legno, Si distingue Cir/t. \>l schkii c dalia C. exlorris prlncipalrnemc per gli spoiidi magt Fase. V. N. .|. » » 1 » Eutypa ludibunda Sacc. S ac cardo Mich. .1. p. i 5 , et .*>04. Syliege Pyrenomyc. Voi. f, p. 1C7. .Myccicg. Ven. Specilli, p. 128. {Vu/slj r,>ff,r. cicns p, p!). Erbario Crìll, Uul. Sor. JI, ri, 641 [Vuha ccr- vwula(a). ^ iMycoth, Veneta n. 197 {Vafsa refrrcicns f. Mori albee). -MyccL Veri. Specim, p. 128 lab. XIY fìg. 21-28 [Valsa (ala p. p. non Persocn). llanzliriszky Abarial-Erd. Hat. Gomb. \'ir. 1873 tab I fig. 4 ( Valsa Viiìs), ave nel Fungi americ. exsìcc, n, 361 [Euiypella sMlluhila). Rohm Ascomyceten Fase. .W; n. 73a [EtJvp. slclL var. W venelii. Ber lese et Veglino .\dd. ad Voi. I-IV Syll. p. 3i nua steli, var. ììav.). ' ' Stremate late effuso ex ccrtlce ve! ligno stepius nigriffeato formato ve! subinde pulvinulatc, erumpente; aeervulìs tum panis sparsis voi gregariis, lum conDmndo magnis, elTusìs; perithecìis gicbcsi.<ì voi mutua pressione angulo.sis. maiusculis. furiura albe- lutescente immersis, In c_sticla subinde brevin, subinde longiora, sursum incrassalufa, vix e.\serta, transverse dislìncte .3-4-sulGata desinentibus; ascis ciavatis, longissìme pedicellaiis, cctcspgris, 40-5o « 6-8 a. p. sp.; spcridiis disticlus, allantcideis, utrinCTuc i-guttuligerìs, 7-8 » 2, iLiteoIis. Habitat /K ramis crassioribus Mori albEO in Italia boreali lliingariu et America boreali. .11. specie per KinéUus 0 assai variabile, poiché alle volte assume un distinto carattere ciUipelloidcos mentre altre volte numein però nel maggiov ciTa H dnlh"' la tinaie non CI lascia dubbio suj collocamento delta specie* niantp Gelso, vive anche sopra molte altre piante dicotiledoni, c venne riscontrata già In molti luoghi. Fast. L lì* i. Cryptovalsa extorrìs Sacc. ( Trilli. // /. / (/ - l;,ì Saccardc, Syll. Pyrcn. I. p. n. (>^7, Fungi Von. Scr IV. p. 17 el F ungi ilal. tab. lòo. Slromale lalu ramcs ambienlc el Ugni superlicie infus caule, primun, epidermide ledo dein, ea secedenle, cmcrgenle; hypUis conidiophoris, brevibu-s, dense articulalo-nodulosis, fuligineis, praecipue aelale juvenili, vestito; conidiis, ovoideis dilule fuligi¬ neis 5 “3; perilhéciis ligno adnalis vel parum infossis, nunc dense valsifcrmiter stìpatis, nunc discretis, e glcbcso conoideis, 112- 514 mi 11. diam, e mutua pressione quandoque aiìgulosis, atris; csticlis breve cylìndraceo-ccnoideis, verlìce rotundato, 2-4 ra- dialim C-Miiralis, minuteque perlusis; ascis crebris, clavatis, Icnge slipitatis, 150-150 * 12*14 quorum pars sp. 70-80 long., myricsporis; sporìdis dense conglcbalis, miniilissimis, cylindraceis, curvulis, 0-7 e 1, lulescenli'Viridulis, 2-5-gullulatis. Habitat ùi rainis tamlm di;corfteatis Mcn albac, Vittorio «■Tl (llalìa ber.) rarius. Osservazione. In questa specie lo stroma (fc) sì modella sopra i periteci in modo da lasciar lras| 5 arire la forma loro, annerisce ìl legno, cd allorché e giovane porta delle ìfc fulìgginee, (/; r/) septalc^ e cogli articoli ingrossati alle estremità, e le quali ìl Chiarissimo Professore P, A. Saeeardo constatò portare dei eonìdì’ovoidati, leggiermente oscuri, lìgurati nella tavola (/rh Nell'esemplare da me studiato (ìl tipico, ma alquanto invecchialo) i conìdi erano prcssochò Rcom[3arsi, però sulla fede del SLillcdato Prof*, io non esito a ritenere conidiolbre le ife in discorso. 1 periteci (c) sono leggermente inl'ossati nel legno, carbonacei, glo- bosi e talvolta angolosi (d) per mutua pressione, con un ostiolo (e?) pro¬ minente, atro,FcHindro-conico^ gli^bro, disUntamenic perforato airapicc* Nell'esemplare da me esaminalo, ì* epidermide mancaya totalmente, ma ò probabile che sia scomparsa, ìl che può aver dato luogo ad un allun¬ gamento degli oslioli, forse a cagione deirumidilà, c che mentre nella G. Nit:schlm Fuck., ò anormale, nella (1 ùxtonds Sacc, potrebbe fornire un carattere specifico. Gii ascili sono clavaii, spesso curvi, lungamente pedicellaii c conicnenti un gran numero di sporidi 2-3 guitulati, all a n ioide i, cìoò cilindrici c un po' curvali, minutissimi, c che riuniti in massa olirono un colore verdastre* Questa specie è distinta dalla dmnc t\ Fuck* per la minore graiìdezza degli sporidi,nonché per la presenta dì ifc conidioforc c dt conidi. Trovasi sui rami morii di Gelso bianco ; rara. Spìega/ìonc della tavola lìg. I raino col lungo alla grandezza naturale ? /, parenchima del pcriiceìo. FasC» L 11. 1. Cryptovalsa Nitschkei Fiick, {Tuli. flij. 'i ;F u c Iv c l Symb. Myc. p. S aù c a r d 0 Syllo^. Pyr I. p. i88 n. 092. » iMycol. Ven. Spec. p. i 3 .|. tab, XIV', 1'. l(. N i t s c h U e Pyr. Gertn. p. 157. ( Vahu Mori). Fabre Ess. sur les Sphèr. da deparL. de Vane!. (C/v//)?. protratta var.]. Slromate elYusc, corticis parenchymatl innato, peridg/mìc adhaerenie, immaculato ac perilh’eciorum ostielis sci am perfo¬ rato tede, crastam irregularem, saepe interruptam, brevem, imme strema valseum imilanlem, plus minus clevulam, cru- staelermem l’ormairtc ; peritheciis ligne adnaiis,, vel ccrticìs parenchymatl immersis majusculìs frregulariter mcncstichis, vel fere distichis, plerumque sdense atipatis, glcbcsis vel mutua pressione anguiatis, rarìus laxe sparsis, atris, in ccllum cras- sum, cyiindricum, breve subite altenualis, caiiolc valde iiicras- saic, sabglcbcso, majusculc, paruni preminenti instructisj ascis anguste clavatìs, longissime pedicellalis, pclyspcris, fe-fiO -y (p. sporif.); spcridiis conglobatis cylindricis, curvulìs, clilute fu- scescentibus 8 -10 - 2 tp. Habitat In-rtaiiis corUculis pltii'iiuuriiniijue {irbovuni tu Germania, Gallia, Italia, .America auslr. Osservazioni. Questa specie vive sopra molle piante (Confr. Sac- carclo Mieti, i p. 22-23 c babre, Sphùr. VaucI p. 71-7}] c assai variabile, ha lo stroma Ih) espanso, formante una specie dì crosta sotto Tepidcr- mide, talvolta elevato in cupole, nel qual caso i periteci sono aggregali in accrvuli valsiformi [c); l'ostiolo (t’J è breve, molto grosso c con un foro espanso ad imbuto all’ apice. Nel nostro esemplare (vivente su) .Moritx), gli ostioli non erano quadrisolcati, alcuni soltanto portavano delle leggiere ripiegature di forma e numero variabili. Gli aschi {p) sono clavati, e gli sporidi (harrf(/ z^ernua.'- Jorwis). l’crsoen Syn. Melh. Fiing. p, 26 (Sph. v(?rrn<'(c]‘oriiìii>). Fries %st. MyGcI. Il, p. .ì55 (Sph. vcrntccff). Fersccn Dìspcsil. Metti. Fung, pi 2 (Sph. Avdìano’). Fries summa Veg, Se, p. 385 [Diaìrype Z'ernu'a'f,). Stremale perithecìgero per peridermium arctìssimc adharrcns varieque laceratum erumpente, plus minus irregulari, verrLicilcr- mi, grandinscule, crasse, riisce-atrc vel atrc-l'crrugincc, dein atro inius alòide, discrete, cennate ve] in cruslam inrequalem, lugc- .sani; crassam cennuente, i-ó mill. latit. ; perilheciis 6-5o in qiic- vts stremate, distichis ve[ mcncstichis, dense stipatis, cvoideis vel subsplicereideis, i’uligineis, osticlis premiliulis vel lalentibus, chiuse ccnicis, integris vel subradiate-stellatis; ascia cvlindriicee-clavaiis, Icnge pedicellalis, 80-120 » io-i5 p. spcrif: spcridiis ciirviilis vel sLibreciis, dilute Iusce.scentibus, 7-8® i,5-2. Habitat in ramù Meri alba; cl M. nìgrcc in ìoiif Agro l'i¬ ndo et in aliis regio nibns ilalkis. Osservazioni. I[ genere Dìairypelhi ù al)lne al genere CryptiK'ahn, ed alcune volte ebbi a notare dei passaggi daH'uno all’altro genere. La specie presente è caratterizzata dalla presenza di uno stroma vcrruci- forme, piuttosto grandetto. Riscontrai però talvolta che il detto stroma era ridotto ad una crosta nera, sotto alla quale sì annidavano i periteci. \'ive questa specie sui rameui di Gelso bianco c nero. pAtìC. I L N. Hypocojira phyllogena Sacc, {TaO, Siiccai'do Sylloge Pyi’. Voi. 1 p. 246 n. 895. Bizzczero. Flora Venda Criu. Paii. 1 p. Sacc ardo Miclidia I p. 373 (.Sm'dariu fermmli var. . l'migi Italici auL. del. tab. 391 (.S*. {em. var, Peritheciis subsu perdei alibus, gregariis, globosc-ccnoideis, levi bus dabrisque cstioio crasso detatis, jSo it. aliis, 500 |i latis nritnum brunneis, sursum alerrimis. dein saturate luligtneis, contextu irregulariter parenchymaticc ; ascls'cyltndraceis sur¬ sum saepe leniter truncalis. breve sitipiuuis, perlccte roseolatis loveclis deslilulis, 140-150.18-20, ocLospcris; spondus recte vel oblique monostichis, globosc-ellipsoidets. strato mucoso ciasso obvolutis. primum hyalinis, crasse guilatis, dein luteis, granulo sisqu.e, demum saturale futigineis 20-23 = 14'[3 , 11 a b i t a t in jiartc tÀteriom aorthiì! Morì lalbae lint tn loca uu- do senfiU a Padeva. . , , Osservazione. IMhipwopm pln/lhqcna ki irovolsi dal Ohiansb. pr f. Sacca’rdo sullo foglie piuridc di Papulus aM. Sebbene to da me fosse sopra una matrice al lutto diversa pure 1^' che dovesse riferirsi alla specie in discorso, avendolo confrculato coll c- "'^"'nucsto fu aghetto è caratterizzato dai periteci (lig. 1 - 3 ) glabri cfoè lise, c prWi dì setole, globoso-conici, grandetti. Gli aschi (flg sono eihndnci troncati all apice e brcvenienlc siìpitaii. Gli sporidi hg. . una sola serie globoso-elìitìci da principio scolorati, poi folci e finalmu te densamente fLilìgginei. Differisce da quello trovato dal cardo, oltre che' per la suaccennata matrice, anche per gli aschi ìronca all'apice e privi di feveole. nonché pel tessuto dei pcnloci ^ " tamcnic peJenchhnatico. Dall' affine //. /fov.eifo- (FucU P-/'^ cmlrncnle per i periteci non setolosi (i qual, pa d .1 dire nclt'/f. Fervumii sono glabri. - Veci, Winier . oidaricn p_ “ ' „ lìg. UH.) nonciic per irli a^ch\ più brevemente s jpi a i _ vividi tutto differente. La rinvenni nella parte interna di una ccrtcc Gelso, conservata per alquanto tempo in un' atmoslera umida. Hypoxyloii serpens (Pers.) Fr. i Tiift. l it-l7i Fasc. Il, N. j. rics Summa \ cg. Scancl. p, 384 (Salteni prò parie), N i t s e h k e Pyreiiom. Gernum.. p. 45. Saccarclo Syliogc IVenonivcet Voi. 1. p. jyH n. 1448. * Fungi italici tab. Syó et Mich, I. p. 507. Bizzose re Flora Veneta Grill. Pari. 1. (Fungh.) p. 1 ode bungu\leck[emburgenses 11. (ìg. idb{$phm'M Wm-daì^ P e r ti c c 11 Syncpsjs Fungoriini p. 20. m/KN-v). Stremale in Ugno, rarissime in ccrlice in crustam plerum- que angustam ac saepissime brevem, tcnuem elTuso, superfi¬ ciali, lorma varia, irregulari, plerumque Icngiiudinaliter expanso mine ovali ve) eliiptico ac minuto, nunc comra fere lineari plus miniis elmigatc, discreto, vel ccnJlLienle, primo bvmenio ccni- dtfero, pulveruleniq, cinereo vestite, deinde nudate, glabre fu- scc-alre vel alerrime. cpacc; peritheciis subgicbosis, densissi- me siipalts, majusGLilis, verlicibus rctundatis vel rarius circa papillam nicdiam, exiguam nonnìhil depianatis, panilo tainum preminentibus et slrcmatis superlkiem verruculesam elìicien- iibus; cciiidiis subgicbosis. mimUissimis.In sterigmàtibus Icn- giuscLi is ramosis. septatis, acrogehis; ascis cylindricis, longe ptdicellaiis, paraphysibus filifermibus. siipalis. 75-100 « 6-8 p s cctespens rspcridiis oblique fncncstichis, obicngis, ulrinquerc- tundatis, inaequilaternlibus vel fere curvulis, rarius rectis 12- 14 * 5-0, mgricantìbus. ’ Habitat in lu/ito f:armo Mori aìbae. ne/nwn (ilimiim lionnosnrnw, ut tato agro miotoi safk fr^gnens. VI. ' caratlcri esposti dal Chiarissimo Tode nei l-'mitfi dir", “ proposito della sembrano corrispon- dere esaltamcnte con quelli della .VmrWo di Persoon. Ta'e rn SèTr Givariss, Nìtschke il quale nei suoi Pvreno. mxdon Mai-uln come sinonimo ddl'//»;- Sm n VfiV n ^ = «P:nione deiresimio prof. Saccardo } ^ ■ p. / )* Jrn siccome il lode b anteriore al F'er^oon cosi se potesse,ne!tamente stabilire l’identità tra le due specie in discordo di Sa) eTT ":*/«»»'«» pir rapion» P^Mon^m I "'l '^“" 8 ° n'atTO. potavano olfi irs al un buon carattere dilferemiiale specinco. Lo stroma fnt n nj b &nddc 0^0 f ‘ Gli aschi ’fiq. Ehi a ^tonSlra^-e r« 6 ) monostiehi o'blun- Inò Lcil r trovasi ahbastaiua rrequentemcntc sul le- gno ti acido di Gelso e di altre piaibtc. 1-asc. VI. n. I. Antliostoma iiielanotes (B. et Br.) Sacc iTiiU. icìk:. 1 - 5 ) Saccal de .Mteliciia 1 , p. 3 jft Fungi Italici aul.dd.lab. iti.j. et SylI. l'yrciicn. Vcl. I, p. 29.]. l>ix,zo/.crc Flora Venda Ci'iU. Parte 1, p. l'ju, Winlcr i>Ie Pilze lìaiul il, p. 5 db llg. i- 5 t d p. 75u. lìcrkelcy et Curtib in Ann, and. Mag. d' N'at. lli.sl. Sei'. Il, Vcl. 9 p. Ò22 {Spineria iimiuììcics). Ccckc Ilandbcck of lìrii. lAingi p. S7H. Nilschkc l'yrcnom. Gemi. p. iV' [AuUmtonni Sdnnildii). Stremalo dìtLso, ligne emnine immerse, ejusque .superiieiem niui'ilìcante ac maculas, plcrumque clcngalas, scope ccntUiontes, fusccscenLos voi tandem nigricanles, cpacas' Icrmanie, pcstremo intus ciLicciup nigro-limlUito; perithccils exiguis, depresso glcbcsis, cmnino immersìs, mcncstiehis, laxc spansis, o.sticlo exerlc, minu- tisaisno, integro, ccnico-hemispliLerìcc, nìlidulc, tandem perforalo instructis; ascis cylindricis, brovilcr podicellalis, 80-90 s 7-b, p. sp. 70 y. tenga, cclcsporls, paraphysibus stmplicibus, cseptatis cbval- lalis; sporidiìs ohlìtjtie mcncstiehis, obtuse iusilcrmibus, reclis vcl rarÌLis nonnihii ini.cquUaleralibus, i2-i.^.5-6, olivacec-ruligitieis. 11 a b i lui in Ugna decer t tento e mortilo Mori alba; et .M, nigrio in agro Veneto. Ossorvalloni. — Non ho creduto opportuno dì accettare la va- ricia Siimiiii! poiché non mi sembra abbastanza distinta da) tipo, lo clild da osservare in i]ualchc esemplare di questa specie, una notevole dilfercnza nella grandezza degli sporidi. Cosi in un esemplare vivente sulla Citihutcìi varu i|ucsti organi misuravano j B-ìo & <1-7, c la specie si avvicinava niollissìiuo air/hid.». r(ir/;t>ai:iiv«r, dal quale pero di[|eriva per lo stroma punto carbonaceo. l’orse sarebbe stata giusillìcala i isliut- nionc di una varietà, ma in molti esemplari anclie viventi sulla mede¬ sima malrice, potei osservare notevoli stali di passaggio dalla forma sopra descritta, o tipica, a quella da me ora?citatii. V-’iiiiC. \'l. 11. Hypoxylon fusciim (Pers.) Fr. iTiil». Kifr. (i-l 11 l''rifs Siimma \'c>r. ^icancl. p, XfUchKc rVr-L'nomvc, Gcnnan. p. .55. ac cardo !'un^i Italici aulcffraph. del. tab òrm ■> Syllcttc iVrcncm. \'ol. I, p. licriese Alcune Idee FI. Micci. Gfisc p. j;. Bizze/.e re l'I, Vcn. Ci ilt. 1, [•'unjehi p. eo". l’erscen Syneps. Meth. Fun”. p. te {Sphu’nn [m). Ilerrmann Vcg. frypt. I, p. .>o [Sph. fni^ormis).’ WilidcMiew FI. I!crelin. p, .\\(< (NV'//{ii- ivjtor/uis Meri alhm ul/itrtim- ifuc arhormn froiidosarum k. c. Alni, Ca.stancLV, Fra.xini. eie. in ti^ro Veneto, in .Mero non nmis frequetis. <).sservuzÌotil. - Non è specie molle comune sul gelso, mciilrc io c SU\[ Mnus c sopra altre piante legivo.se. IC caratlcrislica per gli s romi prima rosso-scuri, da ultimo pulvinati, talvolta cle|)rcssi. graiidi, ir'"'V- gli ascili cilindrici e coniencnti otto .sporidi liiligginci. forniti no’ loro primordi di guttulc l'ASr, 11. .N. J. Antliostoma nielanotes (S. et Br.) Sacc. *A. [ongìasiium Beri. 1 - 7 ) y Stremalo cruslaceo, elTuso, tigno parum preminenti, vel ejus .superliciem nigrilìcante ac maculas elongalas, aul subretnn- das. saepc ccniluontes, l'uscontes ve! tandem nigricantes, opa- cas eflìcieiiLe. pcslremo intus quoque nigrclimitaic; perilheciis majusculis, depresse globcsis, cmnino in subiculc furl'uraceo Ila- vide immersis, laxe sparsis, csliclo exseric, minutissime, inte¬ gro, conico vel hemisphaericc, nilidulo, tandem perforato in- slructis ; ascis cylindricis, iongissìme pedicéllatis, ic/>acio ® 6-7 et parte sporifera 70-75 “6-7, apice 1-2-fcveclalis, parapliyaìbus tili- forniibus, simplicibus obvallalìs, tunica crassiuscula praedilis, Dctcspcris; sporidiis cblique monostichis, chiuse fiisifermibus, vel ovoideis, l'ectis vel rarius nonnihil inaequilateralibu.s, 10-12 5 , fuligineis, saepe bigullulaiis. Habitat in iùino dn-otiìfiHo et mìvrahì Meri albae a Fiu- micello. (It. ber.) Osservaztoue. Questa varietà differisce dal tipo per avere una di¬ stinta crosta slrotnatica atra, dìfilisa, e gli aschi con uno stipile assai lunsjo. infaiti menile nell’dnf/iOJ^wa meiaHoten tipico essi sono breve- melile jilipìtiiuui, nella nostra varietà invece sono iTìiinili di uno stipite che ei^uai^Ha il doppio della parte sporifera stessa, l periteci Hig. i- 5 ) sono piuttosto grandelti cd Immersi in un subicolc forforaeeo giallognolo, sono sparsi ed hanno im'osllolo esorto, minutissimo, integro^ conico, e da ultimo perforalo. Oli sporidi (lìg- 6 ) sono disposti negli aschi in una sola scric ma obliquamente, hanno un colore fuliggineo carico, cd una torma ovoi¬ dale, oppure a fuso ma molto ottuso alle estremità che sono spesso mu¬ nite di una guttula ciascuna. Numerose c gracili parafisi attorniano gli aschi (fig, 3) lunghissimi e cilindrici. ì'rovasi su! legno morto di Gelso bianco. r..a specie tipica trovata dai Cliiariss. Berkeley c Broomc, cd illu¬ strala dn questi sotto ìi nome di *Sphat:vh nn'htnoics [Nat of BriL Fung. n. 63 q. lab. y fig* b), rinviensi abhastan/.a iVcqucnlcmcnlc sopra molle piaiuc, tra cui si annoverano il Fr^UvCmus/ìì Fur/u^, la la cd altro* i‘’Ase. II. N. 3. Anthostoma gastrimim (Fr.) Sacc. {Tab.?f, y-lfi) Saccardo Mvcol. Ven. Spec. p. 143, Tab. XIV. f. 52-57. Ejusd. l'ung. Il tab. 169-170, et Syll. P\m-. \'o 1 . ]. p. n. 1129. I'r i e s Syst. Mycci. \'cl. II. p. 379. {Spluicrif/ iii'slriiw). D e s m az i e r 0 s Plant. Crypl- Eciit. 1 . n. 1254. lidlt. Il, n. 704, et « Di.xiem nctic. p. lO n. 23 (Spltnerm ij'ivirim). Scwerby Col. fìg. Engl. Fungi. ìnTfiHlaris}. Prie» Summ. \ eg. Scand. p. 383 , {llijjio.i'filon (jft-'ilfiniiui). C Lirrey Syii. of thè Sphaer. p. lil. p. 269, n. 71. lab. XLVI, lig. 70 [Siili. \ l)in(r.) ilnfùiihitii}. Berkeley. El. jMyc. Brìi. p. 388 n. io {Spk. {lUfit.) tiri/ftjilì.) et A. II, N. 111 . p, 363 , n. 832 . {S. {D/al.] dr,). T u latìne Sei. Carp. II. p. 8cj ij(/.slihiaiii). F LI c k c 1 Symb. myc. et. app. p. 23 ij (Qtinlenirti/a .Mhcliìte/). N i t s c h ke in Fuekel Symb. Myc. p, 324. {Fitch-eliii iiustrùni}. .\ccrvulis majusculis, sparsis, subrctundis, repandisque ap- planatia, vsubinde ecnnuenlibua, ccrtice immersls ligncque ad- natls et epidermide sub elevata et nigrilicata tectìs; stremate cenicele e substantia ccrticale. parum mutata ejTcrmaio, sc,£l zena nigra, saepe 2-3 acervulbs ccmplectente. undique limita¬ to: paritheciis maJuscLilis sphaercìdei.s. ‘ i - \s mil|. diam., atris. intus nitidis. varia prct'unditale immersia in quoque acervulo 8-42. csticliscylindricis prc loco plus miniisve elongatis I 3 •‘';s mili. rectis vel subeenvergentibus, apice non incni.ssato in dijicum leniter conve.xum. laèvigatum, cbscurc punctato-areclulum ni- grum, plerumque epidermide atroinquinatLi tectum de.sincnti- bus: asci.s cylindricis. brevitcr slipitatis. 80-120-6, paraphysibus simplìGibus, gutiijlatis cbvallatis, ccto.Hpct'is; spcridiìs cbfonge- eUipscjciCJs, r2-i4j 5 5, utrinque roiunduLis, iuligineis dein opacis. saepissime bigutlulatis- Habitat f.if. rattionitu Mori albac fìhitrnuffiue /o'tioruin la afjì'Q rcììeto. Osservazione. Gli stromi (lEg.8-in) piuLtosto grandi ed i periteci dispcaii in accrvuli valsUorrni^ rendono tosto riconoscibile questa specie* Spesso nella vecchiaia scompare la corteccia ed i conccttacoH restano liberi alla su- perfìeie del legno» assumendo una forma pul vinata^ di guisa che li iLingo può essere a prima giunta confuso con qualche specie di o di nifpwfioìi. Però la disposi/^ìonc dei perilcci, gl! aschi nig-u-tp cilindrici, brevemente stipitati, e gli sporidi (fìg. i6) monostìchi, ovoidali c bruni, non lasciano alcun dubbio sulfa posiifione sistematica de] fungheUo in discorso* Fase. y. N, 7. Rosetliiria Tassiana De Noi. De NcLaris Sfer. Hai. p. ly, tab- X\'l. Tassi Cenne )5cl. u^-ar. mccl. cccn. ed ind. iTcv. Siena p. 196 (CLim icone). Saccardo Syll. Pyrenem. Vcl. I. p. 260. lieriese .Me. Idee FI. Micci. Gelso p. 26. I^eritbcciis maiusciilis. subsparsis, spliicrcicleis. basì sa-pìu.s subccarelatis vel crasse subpcdlcellaiis, ven-uccsis, pachydermali- cis, nlgris, inlLis albiclìs; cslicic papilhUc. zona levi cinclc; ascis cylincIraceO'Clavalis, pnelcngis, cclcsporis, paraphysibus gullLilatis chvallatis; sporidiis ellipscldeis vel subcvCideis, ulrinque uguIÌli. scLilIs, 25-35 = 19 -là, lliligineis, sicpius i-nuclealìs. Ila’bilat in ramìs .Mori, «^Sicna, Pisa» Osservazioni. Non poici vedere questa stvecìc cd ho quindi ripro- dolio la bella Ogitra del sig. Tassi. l.a licsiììiiìia Tiisfwiit ì; canUlcrisiica per avere i periteci pcclunculati. Nell" esemplare francese studiato dal ['rof. Saccardo e vivente nel l'nmuT sjmiosii (Cf. Sacc. Syll. I- c.j non trov.ai ascili. Questa specie sembra molto rara, non essendo stata tìnora trovala altro che af Pisa cd a Siena ncl- rttiilia supcrioi'c c media ed a Sainies nella !■ rancia meridionale. \'ive sui rametti di Ticlso. Fase. V. N. 8. Daldinia concentrica (Boll) Ces. et De Noi [ e-ioj t'esati el De Noiaris Schema Sfer. II. in Comm. Soc. Cr, 1, p. igS. Saccardo Fungi Ualici ani. del. lab. 5 ò 5 . » Syll. l\vrenom. Voi. I, p. Sgd. lìerlcse Ale. Idee FI. iMical. Gelso p. 27. Bizzozero Fi. Ven. Grill. Parte I. p. 201. Penzig Funghi Agriimìccli p. 26, Tab. ii.:).:}. Bcllcn Fungi llalil. lab. 180 {Sphmriu cùHecnirìc(t\. (j 1 cville Scoi. bl. VI, tab. 32 .:^ {J^yp^^X’yloU'iCOìiceittricitiii'^. Niischke l’yrencm. Germanici p. 25 {ìlypoxyl. cQnvVfih-.). Klclz Ex. Fungi p. 2.j i {Uamisphttn'a concènlrìca). Stremate sphmrcidec, sLibsphmroìdec vel hemispbmncc, iyirc cbcvcidec. ìntus siratls ccncentricls zonate, nigrc vel I'liscc nio-ri- canle, latti. 2-5 cent.; peritheciis mcncstichis, obovoidcis, mutua pressicnc angulatis, csiiclis vix promineniibus, puncliformibus, mi- nimis; ascis longissime pediceilalis, 8.)-i io » S-io, p. spcrif;'spo- ndiis oblique mcncstichis, cllip.scidcis, .smpe ànasquìlateraiibus, fm scis, j2~i5 = 7-io; paraphysibus longissimis, miformibus, Habitat in Hgjio emortuo, sicco .Morì alba; prcpe « Pai-ma » llalioi bùìealis nec non in ramis al. Ugno iillurnmque url/orum dtcoliledonarum in jere omnilms regioiiibus eiiropreis, Os-seryazionl. Dal chiarissi, proli ['assenni ebbi contczjia che tnicsto lungo 5) riscontra anche sul Gelso, c perciò mi sono deciso ad illu- fitrarJo, È caraltoristico pel suo stroma grande c segnato internamente da lince concentriche. 1 periteci sono piccoli,ovoidali, oppure angolosi per la pressione reciproca, ed occupano lo strato perircrico dello stroma, man- dando.aircsterno i loro piccoli ostioli che rendono così la supcriìcic dello stroma un po’ aspera al tatto. Gli aschi sono cilindraeci e con- tengono otto sporidi cJlipsoicIci, disposti obliquamente in una sola serie, liiiiggtnei. ’ l iu^c. VI, n. Botryos|)h%rì[i Bérenyehaiia De Nut. I-8| I)e N Claris Sfcr. Ilal. p. 82, lig. fji). Sacca rei 0 .Myccl. V'eil Specim. p. nTi, lab, XI lig. ,j?i. M Syll. l’yi'cn, Vcl, t, p. .iSy. Hciicsc Alcune idee FI. i^lycol. (ìelso p. 2b. ('coke el i^avcnol l'ungi Americani cxsicc. n. <1*7 ihiilca iiiorii'oht). Saccardo SylI.Pyren. Vcl. Il, p. àrh i.^lu). Stromaiibus erumjjenlibus, pulvinaiis, angulc^is. vcl cìrcula- ri-cliscoidcis; perìLlicciis stromate semiimmersis, globulcsis, vd su- binde muLua pressione ungulosis, nigris, iiligIcc pcrfccte albidc- nivec priedills; ascis clavalis vcl clongatc-clavalis, basi in sllpi- leni brevissimnm, nccluIcsLim abeuntihLis, sursum late rcUincialis crasscqne lunicalis. 70-90® i(i-i8, paraphysibus liliformilius, clcnsis cinctis, cctcsporìs; spcricliis suhdislicliis, cvoidec-lusilcrmibus, vel eveideis; gutlulis pluribiis kclis, 2oa5 » Bsjo, liyalinìs, Il ubi lai in n/ifiis coriivaiis Meri albre uUarnrnijne aii>o- rulli Jroìidostintni freijitcns in (i^i^ro venùfo ci in. iiliis rci^ionif'iis ìluUris ucc non in Gallki, Gcnnuiiùi, LnsUunhi el Am. bor. Ossorvaseloni. — Quosla specie è abbastanza rrcqucntc. Vive sui lami anche di altre piante. Uall'esame degli esemplari di Di 7 >/rii'n(f Hè-eiigirìaiM era identica colla s|3cctc del liuukc. Sono assai cara 1 tei islici della liolryos(ilMrÌa descritta, I peritoci, i quali, in una sezione trasversale o lungiliiJinale, prcsent.ino sempre un mielco can¬ dido. tilt ascili in questa specie sono clavali, c gli sporidi luiniio una lornui ovoìlIc e contengono molte gutlule l■i^rallgenll. l'asc. \’l, n. .), Sphaerella iiiorifolia Pass. (Tab.^^ Fitr. l’a.ssc!'i 11 i in l'iih. ( riti. IlaL Sci'. Il, n. Lìciiesc cl N’ogliiivJ .\dd. ;vd vel. ! IV Syll. p. 7.I MaCLiIitì uLillis vcl indistinctis; pcritlicciis sparsiti, paitiiuim inlbricrcm fclicrutii cccupanllhus, sLihindc. sLihgrcgariì.s, prime icc- tis, dein cmergentibus, et fere superiicialihus, globose-ccncideis, sursiim cbtusis, pere minute apertis; ascis saccatis, basi inUaiìs, apice late rctundalis, levcelatisque. tunica crassa pra'dilis, apaia- physatis, (>5-75= ectesporis; spcriciiis irregulariter distiehis, vcl acervate-subtristicliis, cblcJigc-cuneatLs, ad septum ncn con- •strictis, ulrinque rctundalis, 19-2J =6, I\valinis, Habitat in foìiis dejeclis Mori alba; u I\irma » HuUk hon^alis. «!• OsscrvazionL — II Fuckel cliedù clciIla sua Aim una dia- j;iiosi tale che assolutami ni c non si può sapere {It ciic specie si 1 rulli, l-’orse la specie del l*asserìoi ptjlrcbf)e noti essere distìnguiliilc dalla lùi- cUeliaua, ma siccome il hucket non fa incisione nè di ascili, nè di sporidi cosi io credo convenieme di abbandonare, col tionic di Sj^ìhCniin anche la specie del buckci c di porre nel t]t.iiidro delle specie gc- lìLinie la Spbiirclki moyifoìht del Ihisscrini dcscritia dal predetto autore in modo eccellente ed incomparabilmente supcriore, b'ino ad ora questo specie venne trovata sollanlo a T’aima- " ' I til iu Filsc* \\ N\ 9. Diaporthe (Tetrastaga) Mori Beri. n. sp. Stremale late elTusc, rames ambiente, cpidcrmidem nigrifì- canlc, in ccrlicc vel in ligne chsclctc nigrc-limiUUc ; pcrilhcciis scliiariis vel ecaeervaii.s. ccrtice tmmersis. epidermide pr^c- cipuc circa cstioliim nigrilìcala lectis. glchcso-ccncideis, minulis, iSa-aoti diam. in c.sticium brevlsaimum. cblusnm desinenlibus 4 ‘ siibincle iìiiblus CLipulatis: ascis clavalitì, brevissime slipilalis* apice uni^hilos^eclatis, 36-^o ^ 7 . oetespem; spcridiis irregularilcr disti* chis, obicngis, ulrinque rclundalìs, nutlicis, .|-5-guUulalÌs, primo ccnlinuiSt medie ccnsLrictis deniiim unlseplatis. ro=^3. hyalinis. Habitat /// i'or//r(r//s emor/a/s Meri alba: « l^adcva •• Ualhe horeuìis. Osservazioni, Si bislacca per notevoli cara iteri dalle ullre specie nioricole le quali appanengono ni sotlogenerc ìlupiwlhi. Il genere ìyìapmìhc 6 uno ira i più ricchi di specie* ma in esso mòlle cntilà sono lanlo poco diljercnziatc le une dalle altre che sarebbera necessarie delle accuralc figure di lutte lo specie descrive per faci¬ litare la classilìca^IonCj [a quale è spesso assai dìllicife e poco sicura. La nostra specie si distingue principaimciitc per la mancanza di stroma evidente, per i pcnlcci c gli sporìdi assai piccoli cd anche per il suo ìhxhUus non formando essa alcuna macelli a sui rami. I periteci sono sempre copcrli dall'epidermide, c non prolrudono che a mezzo di un pìccolo ostiolo ottuso. In modo che sfuggono spesso alla vista dello studioso. « Fase. N. to. Diaporthe (Eiiporthe) orlentalis S. et S 9J.ÌÙ, flir. 7-HM a c c a rd c et S p e ira z z i n i in Mieh. I. p. ir Spegazzini Fungi Argentini l’uglilus iV, n. t5^. Sacca rdc SylI. Pyren. \'cl. I. p. Ó3J. Win ter t'cnlr, l'I. Mjeel. Lusit, N'!. p. i.*, n. N 48 . He ri esc Alcune Idee sulla Flora Micciogica del (ìeisc p. ly. Stremate rame.s ceriicatos deccrlicatcsc]ue Iute ambiente, ocsijue varie ìnliiscante. linea nigra per lìgnun \arie excurrcnic limitate: pciithecils gregariis, ligne sitate supreme emnino im- mersts Yj mill. dìam.. globulcsis, osticlc apice rctundalc, \’ix emetr gente, .scctiene verticali cvalibu.s; ascis (useideis, apice cbtusicri- bus. .|5-a5 =/-8, iiparaphysatis. cctcsporis; spcridii.s dìstichis Vel ebliquc moncstichi.s, luscìdeis, 14-if.ir j, medie ccnslricìis. 1-sep- latis, 4-guttulatis, septulis spuriis 2 accedeiilibus, hvalini.s. Habitat /■// n/m/x l’/wrùi/x ^\cv\ alba-. «Susegana'i) J/u/fre harcalìs el propf « la Reccleta » ^J/nv/////?// (tuxfr., vrc-iti^u in Lnxìhmm. Osservazioni, Sembra disiitua por Ja grSssozza degli sporidi dall; Diaporthe sochibilis. tyWiX quale è assai aijliie. Secondo il sig, Spegazzint gl esemplali americani hanno sporìdi ecl ascili >j—10. ^ h a>sai lontana dalla mia Diiiporthc Mori, allcsa la dispqsizione de periteci e la presenza di uno stroma manilesto. Fase. V. N. 11. Valsaria iiisitiva Ces. at De Not. j» / nir. 1-5) Fesadi et iJe NcUiris Schema Sl'er. Uni. p. 2o3. Sacca rei0 Myccl. Vcn. Spcc. p. 14S, lab. XV, %. 5-iù. " SylI. Pyrcn. Vcl. I, p. 741. I.iciiesc Pupillo pLinghi r'icrcnl. p. 12 tab. II. li;^. 7. FucKct Symbcliv Myc. p. 227. {Myrniec/im riil>ric0siiiii P- P i¬ cee li e et Fllis in CtrevilleLi VI, p. 10 {DiahyJ^e ifflihìps) Sue carde Syll. Pyren. Vcl. I p. 7.]. 5 {Vuìsuria e^lTiiofn). Su-oniutihus ferma magniuiclineque vnriis. nigris, ccnve.xis, tumidis, prime epidermide teclis, dein emergentibiis. i -3 mm. Icngis; pcritheciis stremate immersis, glebesis vcl mutua pres- sicne angulcsis, mcnc.'itichis in ccllum Icngiusculum deaineniibus. csliclls discum ncn vel vìn siiperaplibiis. subinde suhprcminuliri; ascis cylindracets. rectis vel curvulis, (jd-ioo® S-iu. parapliysatis cclcsporis; speridils oblique nicnoalìchi.s. eveideis, i-sepUitis. uid septiim nennihii cchstrictis, 1C-1R ^ 10, primo bigLiliiilatis, palìidis dein t’uligineis. Jlabitat ut rttfitis (’ovift'titìs cttiot'lìttx Meri «New Jersey» Aiiiencm hormits (FIlis). O.sservazioni. IVcseniplare Iig;Lualo a descritto è il tipico della ì'iihiiria ti’tbhps deU’Ellis, la qiinlc non mi sembra dislint.a d.nlla ì'nhtìrìu instimi. La specie sudde^criUa c assai variabile ccl anche assai Iret]nenie. Nei Oclsfì però io non la riscontrai ancoriu ma non dubito ehe essa si possa trovare anche da noi sopra tale pianta. Sccondo^L|Ualche autore questa specie sjirchhe da riferire alla Sj^htìùt nisiitvii del lode (Gir. MpckL li, p» jà, lah, XIII loP) ma io sono (Lopinionc col iVob Snccardo iSylb l cj che la specie l'odeana altro non sia che la Crs'pkmiìsn iìmiwìitìti del Nilschkc, Come io ho altrove notato, la l nhiirh insìiivn vivente sulla Vile ha lo si rama conformalo in Ui* hercoli di un asjicUn specialei ciò non osservai uclia ibrma \ ivenie sul Gelsa. (Cir, l'u^. Cun^hi Fiorenu I. cj. Trematosphaeria obtusula Beri. n. sp. IV'ritheciis sparsi:!, lignc lere cmnìnc imnu'rsis. parlo supe¬ riori UintLiJiì prcminulis, !/lobosc*ccncidcls. sursiim cbtusis. primo subastcmis cloin oro latiusculc apcrlis, subinclo papillam hrevissi* mam. subcyliiicii'iiceani pnodìlis. i ujjosiiisculis, alris, ccriaccllis. oóu-dóo y., diam.: ascis clavalis. hrov-e iicduIoseojLie slipilatis. sur- -sum rotuncialis, lociis? vcl curvuìis, paraphysiìnis (ililorniibus cin- ctis, iJ'’-i 43= ib’id. CGlosporis; spcridiis sursum disticliis, ba.si obliquo moncstichis, oblcnirc-tliscìdeis, cur\ulis vcl sallcm Ina.*- quiliileralihus, lorulcsis. transverse 5-soplatis, ad sepia ccnslrìctis. loculo Lerlio supcriore vis crassicrc. du-.>2 = lu-io, liiteC'C[i\'asccn- tibu-s, prctoplasmate minufe punctuiaio farctis. Il abitai /■// //V«a ìiìtlnralo Meri albie « V^iUoric « Ihi- /Ìéi* /fOJV(i/rs. Osijerv;izio»ìi. Ijnu >pccic affine alia presente c la * 1 )cfnuiosphiVrht OL'anim;pQVÒ hieconie in quest* ultima ì setti sono da cinque n sette, ecl io nel mio esemplare non trovai che sporidi con 5 sellu cosi credo di poter dire che ie due specie sono disiintc. Nella nostra mancano anche sempre i nucleL c ^!ì sporidi non sono ollvaceoduli^ginci hensì giallc- oìivacci, I periteci poi non sono cosi distiiitamciiie ostlolàti nella nostra specie come nella 7 . tJAraiviw, h>uanu> alla 7 >ta«a/iu/>/AiTrAi uii-ihfti che qual¬ che autore dice al]ine alla io dii'ò che dalla diagnosi e dalle ligure dei sigg, licrkeley c lìroomc essa mi paté assai poco vicina alla nostra specie, ed alla Tntn. Ohuirnm, od a Ljuestu propt)sìto non hu che da ripetere quanto dissi in un anteriore lavoro ' 1 che cioè gli e seni* pfari descrìtti dal Winter ed ascritti d inilio septo medio laiunm vi¬ sibili fei tum iis Diaporlhes simulanlibus) vel subinde 4-gi3uu- laiis, seni per hyalin is. Habitat in rnmis emordiis Mori albac plariiiiuruinitiu’ rirbu- nttii hi Ini') tìtjro Veu/>lo. Osservazioni, l.a Sj/hacria sepincola di lierltcley e Brooine., non ò quella del Fries. poiché mentre la prima è una Xkimphtuirh, la seconda, come dice il Fries, appartiene al genere tS-iccotfvsoium, ciofc all’ òdierno Massijriit. Riienni poi tipici dt Met/.is}ìlnii!rìa sefjhtcola gli esemplari di Lepto- jyi/i£i«W« vaf/abioult dei Saccardo a sporidi jnlin i. Del resto tutte queste cose sono spiegate più dcitagliatamenie nella mia Nota citata nella sinonimia odia presente specie. Fase. VII N. 23. Thyridaria incrustans Sacc* (Tab. 1-7) Sa e e ardo SylL l'^yrcn* VcL 11 , pa{^. Piizzozero Flora Veneta Critt. parie p. 258. Sa e cardo iMyccL Vcn. Specim, p. n8, tab. Xll^ fig, 12-17, ( Ct/f/irlff7aria Brof{sso?ìe/ia^)* Stromatibus effusìs, crustaceis, atris, siibinde conoidcis, vel dilTcrmibLis, epidermide tcclis; pcrilheciis in accrvulcs conices aggregatis, vel plus minusvc gregariìs, rare sparsis, stromate immei'sis, vel crusta strcmaiica insidenlibus, glcbcsis, vel mutua pressione angulcsis, ostlolo papillato, crassìusculc, pruina rufe- sccnti-lutea consperso, stroma cpidcrmidcmquc perforante in- structìs, atris; ascis cylindraceis, basi in pitem brevissimum, jìcdulcsum abcunlibus. paraphysaiis. iin-120 » 10-12, octospcris; spcridiis oblique monostichis, vel in N^ipicc asci subdislichis, ex oblongo-l'uscideis, 22-24 ^ 7"9^ transverse iriscptatis, Litri nq uè acutiuscnìis, ad sepia non vel vix con stri ciis, rectis vel parum curvalis, prime lutcsccnlibus, gutluligeris dein fuligineis. Habitat ùi ramulis i^mor/uis Mori albae a Padova I/ulfw borcalisi. Osservazioni. — Lo stroma ò simile a quello di una HnìylHi però talvolta Sì riduce ad una crosta stroninlica nella quale siedono i peri¬ teci. F notevole e caratlcrìstico il latto clxe rostiolo ò provveduto di una l'or fora già No *r osa astra. I periteci sono globosi, o per hi pressione mutua talvolta angolosi, sOFio sposso raccolti in acervoll, ma alle volte si trovano semplice¬ mente grcgarii, oppure (ciò che sembra più raro) anche sparsi. nii ascili cilindrici, nulla olfrono di parilcolarcj e gli sporìdi irisct- tali, bruni, rendono facilmente riconoscìbile questa specie, la quale venne linora riscontiata sulla IhotisstìHi'fui sul /v'/jirt. sulla lu^hins^ e sul iMortfS. Fase. MI N. 24 Pleospora ìnfectoria Fuckel (Tab. •'/ Fiff. 8-12) Fucko! SymLt. Mycol. p. Kb, tati. Ili, lìg, 23 . Karsien Mycel. Fenn. JI, p, 72. Saccardo Syll. Pyren. voi. li, p. 267, et. jMyco!. Vcn. Spec. p. io 3 , tab. X, ilg. li. Fungi Ual. tab. 5.48. Bizzozcrc FI. V'cn. Critt. parte 1 , p. 270. \V i n t c r Die Filze li, p. 496, Ber lese Mcn. Gen. PI, Clathr. et Pyr. p. 56 , tab. II, tìg. 6. Gì bel li e Griljini Sul poi, PI. herb. p. 21, tab. VII, lìg. IO-16. {Pleospora Alternaricc). Ni essi Net. ucb. ncue krit. Pyr, p. 27, Hg. ii. {Pleospora t>ulgaris). Ni essi et Kun'zc Not. ueb. neue und. kilt. Pyr. p, 26. {Pleospora socialis). Ber lese .Me. idee FI. Mie. Gelso, p. 27. [Pleospora bclUila). Pcritheciis sparsis vcl subgregariis in matrice haud mutata voi fuscescentò', sub epidermide nidulantibus dein cà lacerata erumpcntibus, subinde ccriaccllis, ostiolo minute, vi.\ papillato ornaiis, basi fibrillosis, atro-fuscis, 25 o— 35 c> ju. diam. j ascìs cylin* draceo-clavatis vcl cylindraccis, in stipitem brevem, ncdiilcsum altcnuatis, paraphysibus filiformibus, guttuligcris cìnctis, 90-120 = i2-i5 octo.spcris; spcridibs’ monostìchis vel dislichis, ellipsd- deis voi subcvcìdcis, utrinque rotundatìs, picrumquc parum ina; quilatéralibus, Iransvcrsc 5 -.septatis, ccnstrictisquc, parte supc- rieri crassiore, loculis mediis (raro exiimis) .sepie icngiiudinali divisis, 18-22 sS-ii, ilavis vel clivacco-lutesccnlibus, dein fu. scidulis. Habitat in foliis cmorltds Mori alba: prope «Parma» {Passerini) ei in agro vendo. Osservazioni. — Lo stato coniclico di questa specie, come ho detto altrove, è Aìieynarìu ìeuuìs, la quale io trovai qualche volta asso- data allo stalo nscoforo» I.a Pleospora nifec/cria non ò specie tanto iVequcntc sul Gelso, co¬ me in generale poco comune ò sulle foglie prediligendo i cauli cd i Culmi. Gli ascili (assai ingranditi nella fìg. 10 ) contengono otto sporidi disposti rrcqucnicmente in una soia serie. Negli esemplari del chiaris¬ simo Prof. I asserini, c che io ho lìgurati, gli sporidi erano però disLichi. Fasc. II. N. j. Pleospora tiraciiyasca Pass. ( Tnh, .4^ 1 -fi) P a s s e r j 11 I Fungi Farmenscs in liuerìs. Perillieciis amphigenis, mintuis, J50-200 jj, diam., sparsis, glo- bulosis, qtiandoque csticlo chiuso, brevi dclalls, atris; ascis am- plls, saccali.s ve! sursum leniLer atleiiualis, basi abriiplc, bre- viterque slipitatis. foveolo perspìquo'inslruciis, paraphysibus fj- litcrmibus, mo.v evancscenlibus cbvallalis, ijo-120 * 24-27, oclospc- ris: sporidiis cllipsoideìs, parie supericre vi.'; crassiore, y-.sep- lalis, ad sepia medium el penuiti'ma leniler (Clcrì-joduri-zìnci epe distincte) ccnstriclis, loculis hinc inde sepiulis uno, duobus raro iribus, Icngiludinalibus divisis, 24-30810-12. luleis. 11 ahi tal (id folta deJi’CUt, ptilrùla Mori albae a Parma. Osservazione. La Pleospora bracliDdxctt d\ Passerini intacca le foglie del Gelso bivinco, tanto nella pagina superiore che nell'inferiore ; i suoi pcrileci {lìg. 1 - 2 ) sono veramente mmuli, non raggiungendo al massimo che due decimi di millimcfro. Essi hanno una l’orma globosa con leggera lendenza alla conica, c talvolta sono muniti di un ostiolo brevi.ssimo’ ottu¬ so. Gli ascili (Itg. 3) caratteristici di questa specie, sono relativamente brevi, cilindrici, ma noievolmentc gro.ssi, terminano bruscamente alla base con un peduncolo brevissimo; i giovani sono muniti di una tonaca gtcssissima, che si la assai più sottile nei maturi, che hanno un foveolo distinto. Le paralisi si riscontrano raramente sugli esemplari maturi, ma nei giovani invece od in quelli maturali di fresco, esse si scorgono numero¬ so attorno agli ascili, e provvedute di pseudosctti (fig. 6) formati dal protoplasma regolarmente diviso. Qucilì organi però scompajono ben pre.sto e non lasciano alcuna traccia della loro esistenza. Gli sporidi (lìg. 4-5) hanno una forma clissoìdale mollo allungala, sono muniti di sette scpimcnti di cui tre (il medio cd i due peiiullirtii) si possono considerare come principali poichi: dividono lo sporidio in quatlio parti distinte. Questi sporidi iraltati col Cloro-joduro di zinco caldo, lasciano scorgere un leg¬ gero restringimento ai tre setti ora nominali. Ogni loculo c poi provve¬ duto di uno o due, raramente dì tre setti longitudinali che danno allo sporidio un aspetto fencstr.alo e caratteristico del genere. Hanno un co¬ lore giallo d’oro. Riscontrasi questo l'unghetto, sulle foglie cadute c fracide di Gelso bianco. Fase. V, N, M- pyrenophora phaocomoìiles Sacc, '^•iceurdc Syll. Pyrcn. Voi. Il, p. -sdo. Mcn FI. Cluthr. cl i'yrcn. p. 220 un. XI lig. 1. b rIVle V cl il 1-«me N, 11 , f. n. 207■vrii ìFrke c’v Oul. bril. Funi!. P- 40! (ryrciwfh. Fuckel SvmF .Mvcel. App. II-.P- (Ma'-ijm;, rum-illusi. \Vin\e'- D!u l•ilkn 11 , p. .M .1 (/■taM/o™ *.I). « Die l’tlite 11, P- •■>14 [P^^<^sponi rerilhecils sparsis. in malnco haud mutata ''f;* /I- itT sub epidermide nidulantibus, demuitì siept: liberis, dcpietsse ■SiesU mex ccllapsis. media magnitudine, 2oo-2sao y. diam., iu V'^ri iccis basi vaidc librillcsi.s, apicem versus seUgeris ; setis mine diveri''emibus, nunc ccmatis. rtgidis, simplicibus, cpacis, ! 1 k tek" clavatis .vi cUivutó-cvlindraccis, sursum laUuscule I-ctuntlnlk. tei in stipkem brevcnl- oii- la-17 paraphvsibus sparse rame.sis cinciis, LcUspuis, .po ri llis ibdkS vel basi Chliciue moncslichis. cblcnge-ellipscideis ve' cvoideis. rectis, Intordnm iiind-itis ad medium vix ccnstrictis, parte hupctiut cuissivn, iransver'sc 5 -septalis. 1 oca lis sepie Icngiludmah dmsis, iS-20.^- iM ex auree saturate ruscis, denium subcpaeis. lì abita L fn nmiilfx cxsìccaNs Meri alba.^ «Carpesica» ila^ li(t Osscrviizionl. Questa specie venne trovata a Parma dal Prol. Passerini sopra i cauli eli una pianta erbacea, ed a Carpcaiea eia me^ ,iopra i rametti morii di HcUo bianco. Nella mia Mom^ratm parlai con vuialche dilfusionc di questa specie. Itiporio un brano. * «I.a V^rcmpìmn PmialUs non difleriscc in alcun modo sente specie. Inraiii si confrontino anche le diagnosi che diede il {Dii Pil'c I. c,i e lacilmentc si sì persuaderà della venta del mioasscr . Questo' autore non pose in sinonimia una di queste specie, pel lat o eh-' mentre potè redigere la diagnosi della Pn/ai/àir s t, esemplari tipici del Fuckcl, non potè lare altreltanto u,es e riporto quindi la dtagimsi Nicssleana, Io non dubito ‘1* ^ siilo del -Niessl sia identico a quello cieseritto dai Signori 1 .cr tc e> u Broomc (l. c.) e quindi siccome io ebbi agio d, esaminare gU eli queir autore, cosi scnxa esitazione dico clic esso u uguale ^alla 1 f tnrpiWsi F'-nicilhii del Fuckel •>. A questo /p sebben posteriore alla Pk^siwr,,. Fumalhs -de Fuckcl. de conservarci! suo nome, poielvè la Sphi^m ‘Pcuirnius de! Fnes non è una PUospofit bensì un OphkMin, quindi è giusto ritenere il nome ncrkclcy nlk|uanio modiUcato. Fasc. ]!. N. 2 . Teìchospora spectabifis (Fabr.) Sacc. Sacc ardo. Sylioge Pyren. Vcl. II p. 299 n. 3 *>o 5 . 11 . Fabr e Ess. sur lo Spher de Vaucl. p. 112, lig. 64. {De- cntmelld siiectubìlk). Periijiecìis basi ligno exarido plus mlnusve insculpti.s, spar- sis, iiuiic .solilariis, nunc 3-5 inter se coalesceniibus. globoso- concidei.s, ad lutei a compressiusculls, rugcsiS) cjuandcc|ue esu' spciatis, opacc-alrls^ modo papillalis, papilla brev'i ci egregie ni- lidd. mode vertice obsolete umbilicatis, mill. diam. : ascia cy- lindracéi-s. brevissime crasseque stipitalis, letrasporis, 180 * 20-22: spcridiis oblique, aut recte monoslicliis, oblcngis, utrinque rciun- datis, junioribus cblongo-ovcìdei.s, inilio hyalìnis, granulosisque, dein luicis, S-y-scptaiis, opacìs, seplulis longltudinalibus crebre loneslialt.s, qò'So-ij-iS, paraphysibus liliiorniibus, gracilescen- libus, guttulatis. Habitat in Hijtia mhu'alo, exaridù Mori albae a Fiumicello (It. bor.J. snlis freqaenk, el a Serigiuin Vaucluse Gallìae. Osservazione. Questa bellissima specie fu trovala soltanto in Fran¬ cia dal (jhiariss. li. Fabre it quale la nominò Ik'CHisncU» xpcctabUk. Però a ragione il chiariss. prof. Saccardo la ridusse al genere '/Vic/tav/jora os- aei-vando in proposito: « Xsdh eAdivit/fre tmmiùuti a Teiehoxim'h 'O/fcrrc ntrìiì ~ ÉcaraLicnr,i!at« principalmente dai periteci ;iìg, 1 q) globoso- conici, grandetti ed immersi colla loroibase nel legno. Gli aschi rlìgroj sono cilindrici, con un brevissimo e largo petllcello, c contenenti soltanto qual- iro sporidi. Iti tulli gli esemplari da me esaminati, trovai coslar.temenie aschi letraspori, però il ehìarissiino prof Fabre dice di aver trovalo an¬ che aschi coiUenenli otto sporìdi, disposti irrcgolarmcnle iti due serie. Una cosa abbastatua notevole t certamente la differeiua che esiste tra gli aschi della forma tetraspora di Fabre, e qujclli da me esaminali, In- ialli menile 1 autore suddetto dice «asci letraspori 110-120*161' io trovo invece nei mici esemplari che i suddetti ascili raggìungopo la misura di 180 * 2 I.I- 23 , misura che conispoiidc cs.aiiamcntc con quella data dal Fabre negli aschi ollospori, cioè lóo = iS-ao, Cosi gli sporidi ( lig. 7-101 dei miei esem¬ plari hanno una grandezza sensibilmente maggiore di quella citata dal Fabre. Hanno inoltre una forma clinica assai allungata, ed un colore ocraceo-lutcsccntc che si la luligginco allorché diventano maturi, sono muniti cia.scuna di y-ii setti trasversali, c ciascun loculo è pure diviso in 3-q eoiicamerazioni. Vive nel legno scortecciato cd arido di Gelso bianco. Non rara. Fasc, il N. 2* Teìchospora trabicola Fuck. iMtìJ F Lickel Synibclae MycoL et App, p, iòl S accardc Sylloge Pyrencm. Voi* IL p, 292, n* 388 o. a Fungi Italici tab, 51L et AUch* L p, 399. Bizze zero Flora Veneta Critt. Pari* 1 * (Fungh*) p* 272* Perltheciis gregarii^* glohosis voi glcbcsc-ccncideis, già- bnSj mllL latis, distincte papillatis perfcraiisque, quan- ,doque in ccllum breve* cbtusum. ccnicum attenuatis, pulveru- tenlc-nigrìtì; ascis cylindraccis, brevìter stiphalìs, paraplìysibus Illifcrmibus cbvallatis* SS-qS = io-i 3 * ccLcspcris ; sporidiis oblique moncsUchis, cblcngc-cvatis, triseptalìs, ad septum medium le- niter consirictis, parte superiore saepe vix crassrere* obiusic- reque* rnurali-divisis* primum luleis* deìn fuligineis, 14-10=57-8* Habitat hi litjno aiesio et exsìceaJo Meri albae a Fiuniicello ber.) kaHil freqn^ìhs; In Injnis quercinis et Juglandinls ìtwenk* ruiK CIftrm. Fuckel et Saccardo, in Germania et lUilia* Osservazione, in questa specie ì periteci {Hg. u-iq) sono globosi, o globoso*cofTÌci, gregarii talvolta subsparsi, niiidì* glabri, c muniti di una distinta papilla breve, ottusa, conica. Gli aschi (lìg. i 5 ) hanno’ una forma cilìndrica cd un breve silpilc ; sono attorniali da numerose parafisi iìUformi esemplici,e conicngoiio otto spO" ridi (fig* t6] disposti obliquamente in una sola serie, di forma ovoidiilc al¬ quanto allungata, divisi da tre selli trasversali c da uno due, rara¬ mente da tre longitLidinali* La loro parte superiore è spesso più ingros* sata ò più rotonda airestrcmità, hanno in principio un colore giallo d‘oro e da ultimo diventano foschi. Ld stato picnidico ò dato dersrmia h*abkoia del Saccardo e quello conidico dalla Tamia del Corda. Trovasi su! legno morto di Gelso e rii altre piante, piuttosto rara¬ mente. t'^SC. 1. IL 5 Sacc. el Sjiey. 1 - S1 i .Midi. 1 3ju. diy. 11 p._2'}“, n. 3ipi. » iiatici n. . 2f % Pcrillieciis sparsìs quaiulcquc laxe gregariis, lignc insculplis, subgicbosis 113- ip mili, diiiin,, rugtilcsis, airis, in ccl- luin crassiusculuni, cylinclracec-ccnicum, luscum clcsinciiUbus aul sub collo crasso depressis; ascis cylindricis iS(3-200 ^ 15-iti bitìvis-simc slipiLatis. paraphysibus crebre guUuIatìs cbvaliaiiS] cclcspcns, immaturis apice rovccJalis; spcrìdiis recto mono- sUchìs. iLtsciclcis, quandoquc siibintiequilalcralibus. ulrincjuc a- ciiLiusculis vel cbtiisis, S-io - seplalc-murifcrmibus, ccnsuiclis. aeUUe juveiiill pclyblaslis, clivaceo-iliscis demum saturale lu- ligineis 35-qo=j2. Habitat m lìfjìia (ìecarikaio, iìHluralo iiuncorum Meri albae l'iinnictìllc (Padovane). Osservazione. Questa specie è carallcrizzata da un' osUolo flig. .^-S) ciliiKlro-conko che uguaglia talvolta quasi l'altezza del pcritecio ma picssoche superlìcialì, aspri c neri, ora isolali, ora i[tvccc leggiermente aggregati, Gli asciti (lìg. 6) sono cilindrici leggermente attenuali alla base, quasi sessìli, altoniiati, da molle parafisi gutuilalc, e contengono 8 sporidi, disposti in una sola serie. Negli asciti immaturi si osserva un distinto loveolo airapicc, ed alle volte por la scomparsa della tonaca dell’asco resta libera la membrana del Weighel ((ig. 7}. Gli sporidi (lìg. Si sono fii- soidei con 8 oppure io setti trasversali c parecchi longitudinali irregolar¬ mente disposti, sono leggermente ristretti al sotto medio, spesso acuti all c.sticmita, talvolta invece arrotondati, c nella età giovanile hanno molli nuclei disposti, in serie irasvcr.sali. Il loro colore t un olivacco fosco il quale allorché .sono perrciiametilc maturi, si la clcnsamente lUliggineo. Fasc* K n* 5 * -W Teichospora obtliicens (Fr.) Fiick. u< F LI c li c ] Symbcl. mycclogie, el .'\pp. p. ilw. S acca r do Syllogc Pyrcn. Voi. li p. 29) n. .3Sg.|. » Fungi italici autegr. del. tab. 31^8. F r i e s Systema niycclogic. 11 . p. 45^ ohénctsus). e Lir r e y in Linn. Soc. voi. X.XII, p. 31H, p, 35 {SitlKU’r jihtlfula). De N e i a r i s Schema degli Sfer. ìt, p. 221. m I^eriLheciis gregariis ve! confertis, superficialibus, eveideo* rclLindalis, inaequalibuìi, rigidis, rugulosis,^glatfris, c^^ticlo sub- papillilcrmi> atris 0,3 milb diam; ascis brevitej' pecHcellatiSsj clavatiSj crassiiì, 150-170 « 3 o, cctcspcris, paraphysibus (ilifermibus cbvallatis; spcridiis mcnostichis ve! subdislichis, subellipscideis, 5-7-septatis, murali- divisis, medio ccnstriclis, 28-32 = 15 -17, junioribus pclyblaatis, luteis, dein saturale fulìgincis. Habitat in Ugtio docùrlicalù vetmlo Meri albac a Fiumi- cello (It. ben) Osservazione* La Ti^ichospùm ohducms ha i periteci (lig, lu-u) gregarìi c tal^'olla sparsi, di una l'orma ovoidale arrotondala, e iTLUiiiti di un'ostiolo corto, ottuso" e naramente alquanto ahungalo m forma di papilla Conica, Gl! aschì (fìg, 12) sono clavalì , brevemente pidìcellati, hanno una tunica piuttosto grossa, c contengono otto sporidi^ (lìg. ù) pressoché clisscidet, disposti tn una sola, oppure irregolarmente in due serie, hanno da cinque a sette setti trasversali c molti longitudinali NcIT elì!i gio¬ vanile (lìg, i3 a,) contengono molli nuclei ed hanno un colore giallo aureo che si fa densamente clivaceo in quelli maturi Trattati col cloro-joduro di zìncOj mostrano piti distinti ì setti (lìg. iq). Ina cosa notevole negli esemplari italiani di questa specie si ù la Ircquentissima colorajtìonc olivacea degli sporidi, a dijj'erenza degli esem¬ plari delie altre regioni (Germania, l’Vancia ecc.) nei quali gli sporidi sono lullgginei, Una sola volta ho trovato in questa specie sportdii inO' nostichi fuliggine! ed aschi pressochC cilindrici. Tiovasi sul legno morto ej indurato di Gelso bianco. Spiegazione delia tav. tig* n* I cgrio col fungo (izrarKlczzu al vero), l’.isc. ^ \- Fig. |.({j Mss. Spiicr. I )cp. \‘nucl. p. mi, jip'. (,i^ Saccai-do Syll. l'yronom. \’c\. 11 , p. Jn.j, lìcrlcsc Ale, Idee i''I. Micci. (ìdso p. 2K IMiilhecìift mine spamis, mina dense ccnlerlis, in llgnc de¬ nudale exai‘idc. ut pliirimuni pulvi.sculà niecà oblectc. scmiiiM sculptis, prime splnercidcis. papilla sai eriissà prmdilis, Uindem ccllapsis, ol umbilicatis, mm, diam ; uscis cylmdraccis, ree- tis vel IkNiiosis, in slipilem brevissimum, ncdalcsimi abeunltbtis. parapliysiluis lilIlcimibLis cinclis, 1 lo-i 20 - 1 2, cclcspcris; sporidiis recle sei cbltijue nicnostiebi.s, ovcldcis, lrans\'crse li'i-raro ijiiadri- seplalis, ad medium constriclis, IgcliIìs unc diicbus medii.s. vcl siihinde uno cxlimoi'Lim, .septulc Icngiludiiiali divi.sis, parie .supe¬ riore crassicri rctundalaquc, inferiore niincri aucnualaL|ue, ib-iH s 7-a mellec-iuligineis. Osservazioni. — F.btii l'esemplare lìptco mcrct la iremilczza del disliiito amico Sig. II. Faine, c poici .siudiarlo e lìgnrarlo. La s-)ccie c a Ulne alla Trri lm/Hmi mdUrnhi pei cariUlcri sporologici, ma da essa si slacca poi par i periteci collapsi. Non la tlaio a me di osservare sporidi con cinqna, c meno con 7. setti trasversali. Iicnsl con tre. e cpialclic volta, ma raramenic. con tniat irò. Se esistessero rcalmenlc 7 setti trasversali, allora cadrebbe ancìia raaalogia .sporologica clic ijiicsta specie ìi:i colla Trirhsjnnu tnfhiroh poc' anzi nomifci*il;i* Viv0 su] ledilo imJiuiUrj ili( ìclsfj Inancn. cp:rrta esso sporidi che non oltrepassavano i rB fi in lungijc/Zv-i, Ad tjgni modtj mi sembra che sia giustjlicata la istiiii/ionc
  • . diani, filamenti^ pauets, fuligineis basi cìncLis; ascis cylindracec-clavatis, sessilibus, jqo-ik> « 8, sursum roiLindalis; sporìdits cyiindraceis, reclis vel curvis, 90 * 3 , in n.sco diluLissime ilaveois, ii-i^-pseudc .seplalis, loculo medio vix incrajisatc. II abi tai in ramnlts (movluh d^eoriicntiH Meri albae, Carpesica prope V'aiti cri 0 A iypo differt perilhccils lìiinorìbu.s spcridiisquc: pseudo- sepia tis* Osservazioni. La forma tipica venne Ie ovaia dal CUÌari^stmo ElHs in America, c descrilla da[ .Prof» Sacca:’do nella Michelia (VoLIP p. 374). lo esaminai questa forma c mi convinsi clic il Enio fungUJo doveva ri- icnersì una semplice varietà delle specie saceardiana» 1 periteci inlattì dìp^, i’ 3 ) sono coìlapsi, e gli sporìdi (fìg, 5) non dif- Icriscono altro clic per cssérc romiti di pseuclo-setti in luotzo dt gnltule, cd un po' più lunghi» Rinvenni questa varieiii sui rametli morti di Gelso bianed^ Ophìoboius Aiiteiioreiis Beri. ihj. (i 8 ) IP Beri esc cl \ eglino .Vdclil. ad Vol.I-JiV Syil. Fung. p. ^21. Pcrillieclis globosis, sursum in colluin longiuscLilum. cylin- draccum, apice p^ertusum. subiruncaluniqua desinenlibus, 2iao-2jO n diani., epidermide lectis, osLÌoto non rostellatc tantum prcminulis, airis; ascìs Icnge cylindraeeis, rectìs, curvis vel llexuosis, basi uodulcsis, sessilibus, aparaphysatìs, i 8 n « 200 s cctcsporis; spcridiis lìlifcrmibus, jo-ió-gutlulatìs, lenuibus, i 8 o a 200 a l'ó, hyalints ve! pallidissime luleis. Habitat in t’mnt'lnis .Mori albae in Horlo Ììoìaiiko l*i{ftriììo lluliae honuilis. Allìnis Ùiihinh)i(i Ti‘/' (niulu, sporidiis non crebre gut- tulalis et subiiiioribus ciitTerl. A ccteris speciebus vere rnagnitudìnc ascorum sporidio- rumqtie praccipue distinguendus. Osservazlom. Come risulta dalla diagnosi, il Jungillo in discorso si distìngue dalle specie congeneri per la grandezza degli aschi e degli sporidi. Infatii noi vediamo che la specie che si avvicina di più È VOflhifjfiolus T'er>;bin(hì, ma in esso gli aschi sono w ajUiumtceù breee sft/oVttf!, ocioy/wfv, j^S.-aoo « u-i5, e^gli sporidi sono anijustmime^ cfìliitdrttc i, ti.su'i (nntfiiU'lìjiH, hijalini, t/iillnha i/lobifgis, nuwtcre.vtsifóws, ót •writvii itiiifOf» fliiimilh fiieli, 3 (i cm.-ixì « quindi non può essere klenti- ticato colla nostra specie, I periteci (fig 7 ) della specie presente sono globosi, hanno un ostiolo cilindrico, piuttosto lungo, ma nonfrosiellaio. Gli «ischi (lìg. 8 ) sono eilidrìct, retti, riessuosl od anche incurvati, c gli sporidi (lig. qì lungamò'nte iilirornu, contengono molte guUuIe oleose, RiniVonni quesio (>{>kio'oin.-t nel rametti morti di Gelso biaticb. Neclria coccinea (Pers.) Fr. (t;i. I - ri) K ries Summ. Vcg. Scancl. p. 358. Sacc ardo Syllogo Fyr* VcL II, p. 481, n. 4O70. 1^ c r s 0 c 11 Synops* meth. fungonim, p, 49, (Splffferm eo^^uierty r j cs Syàt. MyccL 11 , p* 412 (Siihaeria coccniea). Scwerby Cciurcd i\g. Engl. Eungi, lab. 255, {SfìhfieriH Moli). Perithcciis caespìtosis^ .stremate erumpenle, convcxo sub- kitesGcnte insiratis, ovoideis, ccncideis vel subsphaercideis, csliclo papillifcrmì, lacvibus, laute rubris, inlerdum ochraccc- rubris, rarlus irregulariLur collabescentìbus, -^i^mìlL dlama ascis cylindraccis vel subelavatis fOOiiOs 7“io, ccLospcris, junic- ri bus apice recte Lruncalìs, foveclo pellucido instrucUs; spcri- diis menosUchis vel subdistichis, ellipsoideis, initio plasmale biparlìtc, tandem didymis^ad seplum lenitcr constriclis, minute guUuligcris, 12 14 * 4-5 hyalinìs- Habitat in rfìuih mmfjì rorfkffiisiiìte Meri albae ei nigrac in fffiro frefjutms. Osservazione. 1 periteci ((ìg. 2) sorgono da uno stroma scmisfe- rlGO, (tìg, 3) sono aggregati in GCSpituU rossi e talvolta leggiermente rosso-bruni, sono ovoidali o globo'^i, minutamenle papi!iati. Gli aschi [fjg* j) hanno Lina forma cilindi ica, o sono da vati {quegli a sporidi disiìchì), privi dì paralisi e contengono otto sporidi (fig. 5 ) disposti in una scric, od irregolarmente in due, di forma ovoidale, prima con un pseudoselio c poi distintamente unisctuuì, c ieggicnncnlc rislrctii al tramcì^^o, minutamente guUuHgeri c privi di colore. Neir esemplare da me osservato, Il loculo superiore era leggiermente più lurdìgo e più ottuso dell' Inferiore. La rinvenni frequentemente sui rami grossi di Gelso bianco c nero nel padovano. Spicg. della tav, llg. 1. Uamo col fungo alia gran le//.a naturale. l‘'\s(\ I. n, 7, Nectria ciiinabariiia (lode) Fr. fuj. li-II}) l-rics Siinim. Veg. Scand. p. 3}^. S ac cardo Syllcgc Pyr. V'^cl. 11 . p, 479, n. 4(/j2. Tede Fungi Mecklenb. selecl. Il, p. 9, lìg. 68 {Siihatu-ìtr tiìiiuilHirma'), Perseci! Sytiops. method. fung. p. 49. (Spliamif lìmilomns). \V a 11 r c i h Fiera Cryptcgamic. Gennan. decolmrns). Sewerby ,Ccl. fig. F.ngi. Fungi tab. (ig. 256 , [Sphuma fragifomìs). De Candolle FI. Gal. tab. VI, p, i 35 n. 781 {Siéfieria pe- zìzoidea}. Grevi Ile The scctlhis crypteg. Flora tom. HI, tab. CXXXV'. (CHCurbititria dnnabtiìiiw). Perilheciià cacspitcsis, conferlis, stremate puIvinifcriTii, hae- misphaericc, cani esulo, primitus conidia secernente, instratis, sphacrcideis, '[* mìll. diam., corrugatis, cinnabarinìs, demum fusccscente-cxpallentibus, ostiolo papilliformi,minute; ascis cy- lindraceo-subclavatis, apice leviter altenuatìs,70-75 = i2,cctcspcris; speridiis distìchìs voi submonostichis, cblcngatis, utrinque cb- tusis, rectis vel leniter curvulìs, unlseptatis 18-20 = 4-5, liyalinis. Habitat in ramis coriicalìs, eìHortuìs Meri albae et nìgrae in loto ttgro cenelo; fmiuens. Osservazione. Le due belle Nvetidae dcscriUc si riconoscono su¬ dai periteci conferii, inseriti in uno siroma emisferico, pnlvìnirorme. Essi sono conici, o quasi conici o di un coloro rosso cupo, talvolta sanguigno nella prima, e globosi, rugosi e cinnabarini nella seconda (fìg. 7-8;. In questa gli asehi ffig. q') sono presso a poco clavati, brevemente pedun¬ colati, privi di paralisi c contengono otto sporidi (fig. io), disposti in due serie od irregolaritiente in una sola, ovoideo-allungatì spesso un po’ curvi c con un scio setto. Nell’esemplare da me studiato non riscontrai mai sporidi distinta¬ mente uniseptati, bensì con un pseudoseuo risultante dal plasma gutlu- ligero diviso in due partì ne! mezzo. Vive sui rami ccnicati di Gelso bianco e nero. Spieg. della tavola tip. 6; ramo col fimoo (grandezza al vero). rase. VI! N. 25. Calonectria varians Sacc. (Tal». 4 Fly. 1-5) Succardc .Michelia I, p. 32, Fungi ILalici Uib. i5-). cl SylI. l’yren. Voi, II, p. 5-|5. liizzozuro Fiera Vcnela Grill. Parte I, p. Ber lese .\lc. Idee PI, AUc. Gelso, p. 28. Peritheciis supcrnciallbiis, plerumque circum slrcma cras¬ si usculum, pallidum aggTcgatis, rarius stremale fere delìcicnie subsparsìs. e glcboso-conoicleis, vel subangulcsis atjucse carneis levibus, osliclo aculiusculo, denique icviter ccllabascentlbiis, con- lexUi parcnchymatico, rosee; ascis cylindraceo-fuscldeis, Bo-iuo = 12-1 5 , deorsLim aUeniialis, lurnhie apice eoarclatc, aparapby- salis, 8-sporis, sporidiis oblique mcncsUchis, vel disliehis, fusoi- deis, 20-24 o 7-8, rectis vel curvulis, ulrinque cblusiusculis, hya* linis. Ila bi lai m ratnis emoriHìs carticaiis Mori albaj jac/e Gib- berella inoricela propa « Treviso » Italia: borealìs. Ossorvuzloni. — I mìci disegni furono eseguili sopra gli esem¬ plari lipìci conlciiuti nell' ICrbarìo del Prof. Saccardo. Io ho notalo un fallo che mi sembra importantissimo nella biologia di questa specie, ed ò che in alcuni stremi tra i periteci rosei, ve ne sono altri di una lima nerastra. ICsaminati questi ultimi mi convinsi che apparicncvano alla CihhcrcHa morkota abbondantemente associata alla specie deserit* la. Sporoiogicamcnle le due specie non sono distinguibili, sgraztata- monlc la scarsezza del malcriaie non mi permise di esegnire quegli studi che mi sembravano necessari a stabilire se si trattava di una simbiosi, o di una cnlilii sola, e gli esemplari piuttosto vecchi non si prestarono alla coUura. Ad ogni modo cito qui il fatto nella speranza che a me, o ad altri sia dato di lucidare la questione. I 1.1 t : I . Fase. VII N. 2ÌÌ-27. Gibberella moricola (De Not.)- (Tab.>l 0 , Flj;. «*-11) Succarcic iMich. 1 , p. 3t7 (ut subsp.) Syll. Pyrcii. Il, p. 553 . Ber lese Ale. idee FI. Micci. Golsc, p. 28. De Nciaris et Cesali Sfer. hai. p. 83 , lab. 91. f^Bo/rvo- spìucrìu morie.), Saccardc .Mycol. Ven. Sp. p. 117, t. XI f. 4Ò-48 [li. morie,). Fuckel Sj'mb, Mj'col. p. t68. {Gibbera Mori), .Vccrvulis majusculis, pulvinalis, ccnvcxo - promincnlibus, erumpentibus, stremale lignesccnle liitoelo vel alro-vidacec ; pe- rìtheciis in quoque acervulo ccpiosis, parvis, subrotunciis, demuiii collapsis, cslicic impresse denatis; luce dircela nigris, ccnlc.\lu Ia.xiuscu!c Centra lucem e.ximite ccerulescenle ; ascis cylindracis, vcl cylindracco-clavalis, subsessilibus, 60-70 = 9, octcspcris; spo* ridiis distichis (vel eblìque mcncslicliis) cblcngis, transversc Iri- septalis, ad sepia dcmiim ccnslriclis, 18-22 j»ò- 7, hyalinis. Habitat in ramis oórUcatis Mori albae ol Meri nigrre in Italia (Venetc-Treiitinc) Austria al Germania. OsHcrv azioni. — Secondo me non si puù distinguere dalla GihH- rdlii j^ndkiifh. Dothidea Sambucì (Pers.) Fries. var, moricola (Tab. Flff. ia-17) De N Claris in Erb. Crilt. Ital, n. 784. Saccardc Syll. Fyren, Vcl. Il, p. óSq. Berlese Ale. Id. FI. Mycol, Gelso p. 28. Slromalibus erumpentibus, crbicuiaribus, puK'inalis, pkiniu- scLilis, alris, intus mcllibus, cincrescenlibus, osliclìs minute pun* clulatìs, intus pluriloculigeris, loculis, minutis, pcriphericis, albis: ascis clavalis, subsessilibus, apice rclundaiis, 75-80 = 12-1 5 , oclo- spcris; spcridiis distichis, cblongis, unìscplatis, ad septum ccn- strictis, loculo superiore crassiorì, 18-22 »8 -ìo, luteo-clivaceis. Osservazioni. — Non c specie molto IVcqucnlc, io la rinvenni due sole volte. Con ogni prababilità non si può distinguere dal tipo, come forse si dovrebbero riunire le altre varietà minor, GeuisU’. f l-'iisc. Vii. n. 7 , IniHLfì, n. (j-V, tali. .\\ II. Lophiotrema pramorsum (Lascli) Sacc. Kijr. l-(Jj l.nticli in i'fabcnlìorst 1 ieri), Atveci, n. 1 241* (A/>//^r/A/ jirirmorSiì], I ì c V k e 1 c y ut tì r c c m u Nel. I irii i- l’uckcl Symh MyccL p. 157 {fA)pfihK\'/Lm/ pra^wors/ii^p, Sacca rei c lun^n lUilici aul. dcL lah, {Ì.op/ihK\/omì pjynfforxirm)^ n Mieli, 1* p 5iJ, ul Syl[, l\n Vu). il, p, uNi, l\"rìl]ieciis sub.spar8i.s, ecncldeo-f^lcbc.sis, lignc t^cniiimmcr.sis, o;Uiele, ccmprcssc, ulcngalc. rinicsu a]icrlc cnìcTpfenUhus, ni^^ris suh'carhcnaccis. mm ctiani ; i]5;ci< elcnKiiiC'ClavukiiisJn su pltcni lirevcm, ticclulc.si]nì desi mani ihius. tunica crassìusculà pnv- dilis* parupliysibus niilcrmibiis cinclis. i*\(>\\v^\K ecicspcrìs: spcikllis irreLCLikailcr disllcliis, ruscideis. curvali-', vel salleni Ììill*- ijLiilatcralihiis, crasse r-nuGienlis, ad medium ccnslrìctis, parie superiori civtssìoi'lv iilriiH]L]C rclundalis, appendlculàque parva, vìn ccnspicua, decidua inslriiclis. :Ì0‘32 K hyalinìs, demum (in sc- necUitc) 5'Seplalis, fiiscesccnlihus. lUibtlal niff/h' ifecor//t’if//s skrìx Meri alLxe « tkirpesica ■» 1/if/kr /*orect//s^ Ossorvaziyni, — ijujsta tipccic si avvicina .assai :il Lophkimu^t Il prof, Saccardo fSvfl. 1, cq [josc il Loitònìtreiiia pr,i tffarsjiw nella sedf.)nc ca ralle rizzai a da specie con sporidi ni u ilei, perù, ebbe a no¬ tare : Sporhiin (saìkìti w vai hitiìf' Ri/hkiJia) ufrhitjit^ wiintU iippanìii'ifhiht oh- 5 c}‘vodic specie sono *imlagye ira Tunoc raltro> l*r>rsc non n torlo si pnìrchhe ridurre a questa specie il Lophìottrtua un- di Letticley c fh'oome. l’asc. VI, n. S, Lophiostoma macro stonili in (Toile) De Not. (Tal». -VI , 7-1'.»; (‘osali cl t>o N Claris Schema Sl'cr. Ita!, p. .| 5 . f'ocke tlancili. Brit. I’'unyl p. .S48. l-’iickol Symbche Myccloj^. p, iSy. Sue carde Tungi Italici aul. clolin. lab. i.'i.'i. SylI. l’vron. \'cl. II, p. 7*10. Win ter Dio Pilzc Band 11 ,^ p. iìizzez e re Fiera Venda tinlU l, p. rioi. I-ohmann System. Ilearh. Byrcn. Leph. p. tali, iti fig. Ò2. Tede Fungi Meklonburg. Fase. II. p. \2 {SplKTrìa w/t/r/a- slimu). Frics Syst. .Mycol. 11 , p. 4(111 [Spbcrria iiìticrosìouia). r’orilheciis sparsis, primo immonsi.s doinde plus minus emer- gcntibus. interdum l'ero supcrficialiliii.s, sphyorcidci.s, cslicic ialias- sculc, cilipseidec, porilhccic hreviore, demum dcliiscenle. atris circitcr '/VV^» diam.; ascis clavalis, 100-1 io» 18-20, breve siipitatis paraphysalis. oclcspcn's: .spc'ricliis snbdisii'chìs, fusoicleis utrInt|uo allemialls. siepe curvulis, 5 -scplali.s, medio .subccnslricti.s, .[3-46 » 9-10, fuligincis, O-gulluIatìs, Icculis exslimis pallidioribus. Habitat in corlice crassjore Mori albic cl .M. nigrce nce noìi (iHanìm arborim frcndc&arnm in agro Vendo. Osservazioni, — In un mio anteriore iavorclto [Sopra una specie (li LojiÌMshviui poco nota) descrissi il l.opb. lìdsumiitnum, il quale è ajlìnc alla specie qui illustrata. Hn attcnln esame ci ctimoslra però che esi¬ stono delle (li[|crciizc più clic siitticienti. Infatti nel /.(*/>/;. Ii,i/siviu,uiiim gli ascili sono cilindrici, e mollo più grandi, (iBo-iio= itì-iot e gli sporidi sono costantemcnic 7-seitati, ctl iianiio un altra forma poiclic mancano del ioctito medio ingrossalo. [• ASC, Lophiostoma tiuadrìnucleatum Karst. {Tìih, /f-l, fili. 1 ~ 7) K a r s l u n Myc. Fenn. 11 85. S a c cardo Syiloge Pyr. Voi. Il p. 1*89 n. Ó^ji. » Fungi italici tab. 222. Péritheciis rugulcsis, ligno superficie nigi-cfactc, raroiccrliec immerais, quandcquc prcminulìs, cempressis, haud rorcglebosis osliolo lineari prominulo inslructis, airis, o, (■ mill. diam.; ascls cj-ltnclraceo-clavaLi.s, vel clavatis paraphysibus simplieibus cb- vallalis, i2(j-i3o = 16-18; sporidiis oblique moncstichis, vel clislichis, cblongalis, ulrinque cbliisis, reclis,; 3 -septatis, ad sepia lenilcr. constì-ictis; loculis quattucr uniguttalis, 2,1-27.8-10, cchracec- fultgineis. Habitat m cmìiiio, raro in coi'liee, rainorum H eonm Meri albac r/ .M. nigrae,jFÌLimicclic (It. bor.) salw frrqucns. Osservazione. Abbastanza Irequenienicnlc ìio trovato questa specie sui rami e sul legno di Gelso; essa vive però anche sopra altre piante cd a preferen/.a sul JVm-.mus Frmif/nlu. È caratlcrlzzaia piincipalmeiUc tlai periteci (lìg. 2 ) immersi, o semi immersi nnuiiili di un ostioio (fig. 3-5.) largo, compresso, e dagli sporìdi (tìg. 7) foschi, oblunghi, arrotondali alle estremità, trisettati, leggermente ristretti ai selli, e muniti sempre di Glia tiro guttule disi in le. , i i E aflinc a\ l. nr(it (Sp.)' Sacc. al L. bahr. ed al L. yh<,}wl,ìiiles Sacc. dal qual ultimo (lirierisco per avere fili sporidi un po' pifi granili, c non attenuali nella parte iiircriorc. Lophiostoma elegans (Fahr.) Sacc. , /i//. ^-iv) S a c c a r d c Syllogc Pyr. Voi. Il p. 70J n. 5^97. II. Fabro. Ess, sur Io Sphór. dii‘Vauclusc p;'C>9, lig. 3(> l'eritheciis lale sparsi», cprlice duricrc insidentibus, plus miimsve immcrsis, globcsc-ccnicis rLigosiuscuIis. atris, min. diam., csiiclo brevi, crasso, rima lìssoj nscis cylindraccis, brevltcr stipitatls, paraphysìbus septatis, qbvullatis, 160 170» 14-18; spcridiis oblique mcnostichis, vel irrcgularitcr dislichìs, navi- cularibus.initio hyalinis et pla.$matc bipartito,tandem 5-septaiis, ad septa, vel saltem ad medium, Icniter ccnsirìclis, septisv.se- CLindc et penultimo quandeque e.\stimis apprcxìmatis, loculis ultimis subhyalinis, caeteris l'uligineis i-magniguttalìs, vel plu- riguttuligeris, 38-47 = 12. llaBitat in <^i;ortioibus ftsm et e-^uccatis, ad hmìm Uuiworuiii Mori albac, Fiumicello (Italia ber.} lunid frciixeits. Spcridiis minoribus atque non appendiculalis a L. (Fabr.) Sacc. distioclLim, Osservazione. In questa specie ì periteci ((ip;. y-io) sono sparsi, più o meno immersi nella corteccia, rugulosi, atri, globoso-conict, muniti di un’ostiolo largo. Gli aschi, (lìg. u) sono cilindracci o leggermente clavatì c con parafisi settate (fig. i3). Oli sporidi !fig. jq) sono fusiformi con 5 sciti, eoi loculi talvolta contenenti una sola gultuia grande (lìg. i3, b.J c talvolta, negli sporidi più maturi, molte guttulc piccole, tianno un ^colore fosco ed i loculi terminali pressoché jalini. Vive nella corteccia allS base dei tronchi del Gelso bianco; abba¬ stanza raro. Fu trovato solamente in Francia (Vaticluse) dal'Ciiiarissitno II. Fabre. Spicg. clcliai ta^. fig. li, foveolo di un asco, fig. i3 «, sporidio giovani^ 1 ’'asc. 1 . n. .|. Lophiostoma perversiim De Not. {Tnli.4-,l kh 1-B) IJ 0 N Claris Schema degli Sl’eriac, il. p. 3iy S a c c a r cl 0 Syllcge Pyrenem. Voi. 11 , p. Ojjj n. 5.470. » Fungi italici lab. 228 (ferma Onii). De Not ari s Micrcmycelcs italici VII, fig. VII, p. i25. (^ptioeria jim'cvsa). Peritheciis subgregariis, acltialo-superficialìbus vel Ugno immersis ìcIlilic rima Icngiludìnali rupUim, elcvanlibus, 250-3\.x) 'I diam., rcclis vei suboblìquis, nigris, vertice in csliclum breve, cempressum vel cuneiforme, niiiduìum desinenltbus; ascis le- reii-clavalis, breve slipiiatis, paraphysibus lìliformibus cbvallatis, 7 o-8ù*io, octcspcrisi sporidiis dislichis, cblongo-clavatis, ulrin- que obtusiusculis, 5 - sepUUis, ad sepia consiriclis, junioiibus loculis LinigLillLiligcris, 25 - 7 , cchracec-fuiigineis. Habitat iit rnmis ilecoi'iicaiìs iMcri albac in aiiro Vcneio. Osservazione. Questa specie vive sul legno invecchiato dei rami morti del Gelso bianco e di altre piante, I periteci (iìg. a-.p sono spesse immersi globosi, neri c muniti dì un ostiolo breve, compresso, sorgente dalla superitele screpolata del legno. Nell’esemplare da me esaminalo, essi sono immersi nel legno, dì cui rialzano la superlicic a guisa di sporgenza cupulare. Pna screpo¬ latura longitudinale dà passaggio all’ ostiolo largo, compresso. Oli ascili (lìg. U--J) sono cllindrnceo-clavatì con numerose paralisi, c contengono otto sporidi (lig. S; disposti tu due serie, di una torma nvoitkilc alkmgaia, muniti di cingue setti c col loculo terzo supcriore, talvolta leggiermente più turgido dei rimanenti. ■ \S'- I. n. 1 Lopliiostoma simiflimiim Karst. fu. K a r s 1n Mycclogia Finnica li, 6'4. Sac carde Svi lego Pyrenom. Voi. Il, p, 707, n. 55t3. «' Fungi iuilicì, lab. 22 y. » .Myccicgiae VeneUie Specimen p. 104, lab. X, lig. jg », h {_U‘iìmph({nhi Achdkue), Cecke Handbock of British Fungi p. 849 {iMiihmioiim bkiiniihfatim). Peritheciis sparsis vel subgregariis, ligno immersis, vcl subsupcrficialibus idque nigrefaetum veri ice plus minusve, elevantibus sphaercideìs, csticlo ccmprcsso, nane convc.\o, sub- crenato, nane lineari, acquali, interdum clongate, latcribus laevì vel siriaiulc, atris; ascis clavalis, breve slipitatis, paraphysatis, cclosperis, 100-110=» 18; sporidiis distichis, iusoideìs curvulis, 5-septatis, utrinque appendicula hyalìna crnalis,, 27-307-9, plurigullalis, e lutee subfuscis. Habitat in ramisth'coriicatis Mori albae a Fiumicello (It. ber). Osservazione. Il Lophiosimm simìlthimm vive ancora sopra molte altre piante, cosi lo trovai suir/iVojjymics owojjtwifs, sul Solanum Diikaimmi sui Salici, sopra varie specie di Clematis, di Achiikn ecc. I periteci (lìg. toc i.")) sono immersi, ma talvolta prominuli, sferoidei c muniti di un’ostiolo largo, compresso, spesso elevato. Gli aschi (fig. ti) sono clavati, con un breve stipite c contengono otto sporidi (lig, j3), disposti in due serie, fusoklei, spesso curvi, con cinque sciti, c con molto guttulc, c portanti due appendici jaline alle cslrcniìtà. La forma c la grandezza di queste appendici (lìg. iq) sono piuttosto variabili, cosi nc! nostro esemplare esse sono pìccolissime (q -6 p), menlre in quelli viventi sulla 7ì«f«! ed in altre piante, sono assai piiii lunglic, 11 colore degli sporidi maturi è un t'uligginco palllido, traente un po’ al Uilco in quelli di età giovanile. Vive sui rami scortecciali di Gelso bianco. 1*’a-sc. 11 N, 5 Lopiiiostonia excipuliforme (Fries) Ces. et De Not. CtisaLÌ e De N Claris Schema degli Sler. II. p, ^5. F LI c k e I Symb. myc. et app. p. lyS. S a cc a r d 0 Syll. Pyren. II. p. 700. n. 5491 et Fung. II. tab. 2^1, Bizzozero Fiera Veneta Grill. Pari. 1. Futigh. p. 301. Fries Systenia Mycolcg. II. p. 469 {Hjiiinpiin t'ircipitlifunnis). K i c k .x Fior, crypt. Flandr. l. 1 . p. 338 fx/'ìiiutifonuiìs). De N c t a r ! s Mycr. It. Dee. VII, p. 20. f. 7. (Siiltaeiiti Ihlm- Cesati e D e N c l a 1* i s Schema Sl'er. it. p. 45, {Luph. Ititi- s/niiiftiKt). Perilheciis spnr,sis, aLiperficialibus vel Ugno basi in.sculpii.s glcbosis, magiiis -1 la mill. diam., ruguicsi.s, csiiolis irrregularìier cempressis. rima Icngiludinali, saepe siiuusa, divi.sìs; a-scis cylin- draceis, apice rcUindalis,breviLer stipitatìs 3 l )0 - 33t:) » 28-3ó para- physibas filiformibus, ccpÌo.si.ssimìs, simplicibus. cclcspoiàs; spc- ridils cblkiue monostichis, vcl sursum irrcgularìter dislichis, elIìpsoideO'Cblongls, utrinque lenìter ac,uminatis. maxìmis, 55 - 70 = 23-23g-u-sepUitis medie ncn ccnslrictìs, loculis uniinagni- gultatis, exslrcmis subh3^alints intense fuligineis. Il a b i t al m ''in'Fw Moi i albae iiliirìuiantufiue arl/o- niin fromiosaruiit in IdIo mji'o \'inìt‘l.o. Osservazione. Il LopUiostaina exiu/mUfoyiue viene racilmenic conTuso con una specie di clic io distinsi c clic esscnde siala da al¬ cuni autori riferita al L. Uahimianum. io conservo ad essa Ud nome, di¬ stinguendola però dal /». lìu^scintniuum di Uc Notaris, specie die idenli- Ticai al L. eiMn)MÌiforme. La differenza clic esiste tra queste due specie è data dalla grandezza dei periteci, degli sporidi c dal niinicio dei selli. Iniatli io esaminai parecchi esemplari di dillerenlt e lontane località, del Jjupltioafoìyiu lìtxisfiiHitinuttt c potei notare che la grandezza degli sporidi variava fra i .35 c qf) micromillinietri di lunghezza ed i ii e io di laigliczza, misura quosla conforme a quella trovala dal Berkeley dal Saecardo e dal Rchm. Gli sporidi del h. sono inoltre costantemente 7 sep* tali a dilTerenza di quelli del L e.ra/jah/bz.-ii; (lìg. 7-8) che hanno 9-11 sciti. 1 pcrilcci del l'uno e dell’alno olirono un caraUerc differenziale rigoroso poiché quelli del/v.sono più piccoli, c mai raggiungono la media di quelli del L. tixcipudfm'me ftig. i- 5 < come a me fu dato più volte di vedere. Gli ascili (tìg, 6) sono cilindrici in ambedue ic specie più grandi nel h, itxcÀpHl!forme, — Trovai questo funghelto nella corteccia indurala di Gelso bianco c dì altre piante. à*— «. Fasc. Il, N. 5. Lophiostoma Jiilii (Fabr.) Sacc. S a c c a r d c Syllcge Pyrenom. Vcl, II. p. 703, n. 5496. Il, Fabre Essai Sphaeriac. du Vauci. p. 97, tab. 3 fig. 35. {Sat'iceUa Julii)! Peritheciis sparsis, lìgnc rracidc, sed adhuc dure, immersis, gbbcso-ccnicis, csliclo pi ominulo, i:;cnico ccmpressiusculo api¬ ce plerumque Lruncato, riniaque elliptica per taso, nilido instru- clis, riigcsiusculis, g -1 mill. diam ; ascis clavaiis, reciis vel cur- vis, basi sensim aiienuaiis breviierque slipiialis, i5o-2oo = i5-20, parapliysibus lilifcrmibus, sìmplicibus, ccpicsissimis cbvallatis, cctcspcris;spcrìdiis inordinaiis, fuscideisjsaepe curvulis,5-9-sep- taiis, loculis i-magniguttaiis, media vix protuberanu*, et exsti- mis fere byalinis. 60-70*12, fusco-fulvis. fi a b i t al tn (muco emorltio, favo Meri albae a Grange Vau- eluse. Gali fife. Osservazione- Questa specie mi fu inviata dal chiar* Prof* li* Fabre (*J* Essa c carattcrrziiàta dai periteci {fi^. 9'i2) immersi, globoso-conici, mu¬ niti di un'osiiolo (fiif. prominente,«coaicOt leggermente compresso, e spesso tronc ato aH'apice* Gli aschi [ìv^. iJ>) sono clavati, retti oppure (il che accade più spesso) curvi, altenuatt alla base e dotati di uno stipite bre¬ ve, hanno numerose parafisi e contengono olio sporidi {tjg* i6j disposti irregolarmente, fusoidei, retti c spesso curvi, muniti di cin6]ue o nove setti trasversali, un po' ristretti al medio è col loculi contenenti una guUula grande* Hanno un colore falióginco rossastro ed Ì loculi estremi sono quasi trasparenti* Non riscontrai le appendici dì cui tiene parola il Chia- nss* Fabre* Trovasi sul legno fractclo ma ancora durC| dì f leiso bianco. Qucsia bellissima specie c facilmente riconoscibile f»er i perUecI ìmmersi- c le spore grandi^ fu^oldcc c munite di molli sciti. 1 ('jOCtJliO beni Pnccasìone di ringraiiaTe rjuj piibbljcatrenifr i ChìBrUsitni Pxijf* Ciiovanni p^ss^rinf ed li l-^abrc, ppr le specie di l'ufijEbi riiDflaaU dlic il coinpiacqu&ro ipedtrnii* vSato ìRrinlu-KeriEe grat.? a degni Si^E^nilaU l qiiali co*h:or5;cfc a rendffrc pi» complfitp K ritia UrOrc,, » ( \ Fasc. il N. ( Lophittitim fenestrale (Cooke et Eli.) Sacc. i-H) Sacc arde Sylloge Pyrenom. Voi. II. p. yiS, n. 20, Cocke et Ellis in Grevillea VI. pag. 12 {Lophionlouift fa- ììcstratis). Peritheciis subsuperikìalibus, cjLiandoque ligno immersis sparsis, subgkbcsis, i mill. diam. rugosiusculis, csLiclo la- leralìter compresso, saepe elongato dolatis ; ascìs clavaUs prae- longis, cras^5e 'tunicatis^ apice fevcolatis, brevissime sUpilalis paraphysibus rilifcrmibus, crassiusctiiis cbva]laLÌs, 210-220 24-27, octosporis; sporiciiis subdislicliis. raro oblique moncslichis, ohlusis, fLisìfermibus, ii-i 5 -septatis, medio constrictis, Icculis 3-4 septulis Icngitudinalihus dìvìsis. 58-60^^17-19. inilio pallidis, dein, [lavc-rufescentibiis, tandem l'uligineis cpaci.s, junioribus cribrose guttulatis^ sepie medie divisis, longiorìbus, 60-64 hyalinis. Habitat iti lignn demrttralo ùnlttìfitfiffìte Mori sneia Teichospora spectabili a Fiumicello (iLal. boreaL) et New Yer- sey {Amcric, borea].) Osservazione. TI funghcUo in discorso fu irovafo perla prima voila dal Chiariss. profe Ellis in America c ri ferito dal Cooke al genere Lo- phioftloma col nome di Lopìimuma fmfmfridis. Però a raoioneil Chiariss. prob Saccardo lo ridusse al genere Lophùifuni, fondandosi sui carotieri ciati dal Cooke cio6 o^ftusa fmifùrintaìnetlio vhììsfrtcitt fiuU^stratti^ f> Nella diagnosi del Cooke mancano la formale le dimciisionì degli aschì poìchò gli esemplari esaminati, erano ormai troppo vecchi e gli aschl erano scomparsi. Io però ebbi la fortuna di trovare questo funghetlo in piena vegetazione e potei ile scrìverlo detiagliiuenìenle c Goinpletameriie, ] suoi periteei (fìg. i- 5 j sono globosi, grandeltì, un poHugosi. e lermtna- no con ua'ostiolo largo, talvolta piuttosto al lungato; sono sparsi, superficiali e qualche volta immersi nel legno. Gli ascili (lìg. 6) sono clavatì, hanno uno stìpite breve c molte paralisi che lì circondano. Gli sporidi (!lg. sono fusoidei ; prima contengono molte gutmle c sono paltìdij poi hanno da u a ]5 setti trasversali cd un colore fuligglnco carico. Al setto medio ha no una leggiera strozzai ura , ed ogni loculo sì prcscnla diviso ìn quattro o cinque concamerazìoni mediante scili longitudinali. La gran¬ dezza degli sporìdi c degli ascili è caratterislica di questa bellissima specie. La trovai sul tronchi morti e privi di corteccia di Gelso bianco, Spiegai, della tav. lìg. ir?-ii est io li. Lophiostoma pseudomacrostomiim Sacc. {'Inb. ifS, l-2-IS) S a c c a r d 0 Sylicge Pyr. voi. 11 . pag. Ò95, n. 5471. « iMichelia Voi. 1 . pag. 359. » Pungi italici autogr. del. tab. 234. Spegazzini Ampelomycetes italici 11. j\. P 1 u r i m 0 r. A u c t c r. Lopltioitoniu mucm-tamim. Feritheciis gregariis, ligno subimmersis, glcbosis, nrgris ®[4 mill. diam; csliolc compresso, elongato, latiusculo, emergente; ascis cylindraceis vel cylindraceo-clavatis, breve stipitatis, 100- 115-12-44 paraphysibus filifcrmibus cbv^allatis, octcspcris; spoii- diis mcncstichis traro disiichis), fusoideis, 25-30-8-10, recti.s, vel CLirvulis, 57-septatis. pluriguttulatis, fuligìneis, loculo medio quandoque vix turgidicre, rarissime septc longitudinali divisìs. Habitat /// %ho deiutdftlo eitiortuo .Mori albae a Fiumicello (It. ber.) l.njili. itHtfriì.sioìmòli alììne, a quo cci tc dilTert|periiheciis gregarìi.s, subimmersis sporidiisquo mincribus et quandoque sep- iLilo Icngitiidinali praeditls. Osservazione. La specie prcscìite fu confusa da alcuni autori col macrnxhmum Tl ode) Not. tlal Lp.ialc deve essere eviden¬ temente disiinto pei caratteri dilTereu^iAli che si possono desumere dal¬ la forma e slruttura del periteci e deal: sporidi* Inlalll mentre nel primo 1 periteci lìtg^ le isono sparsi nel ^^econdo sono ag^regatUed immergi tiel legiD, e Gfii sporidi soni assai più piccoli in questuitimo e muniti seb- ben raramente, di un fsetio longjtudmalc, affatto mancante nella prima specie K II //}fìhh!ftfyfnz Sacc, segna quasi il passaggio dal genere n/i al genere L ^phidiitm earatteriziiato dagli sporidi pliiriscptato-muriformi, e soltanto la scarse/^xa di sporidi muniti eli setto longitudinale* fa conservare al L. psmd<}tno,^i*iìs(oinHhi. Sacc* il suo posto nel genere nel quale attualmente si trova. Gli aschi dìg, 17) cilindrici, paratlsad* muniti di brcvissinno stipite, e contenenti otto sporìdi filg* iSldisposti obli* q iame ite in una soia serie e muntti di cinque o di sette setti* sono al¬ tri caratteri che servono a distinguere la specie in discorso. Talvolta o^s^rvai aschi tetraspori ed assai di raro ascili con sporidi diatichi. Lo trovai nel legno induralo c scorteccialo di Gelso bianco. Fase. N. i 5 . Tryblidiella minor (Cookej Sacc (■iMi li . 1-4) Focke in Cirevillea !V, p- 1^2, tah. (>7, lÌK- «.) {Trybìhiiuw ■mìnus). Saccai’dc SylI. Pyrenem. N'ol. II. p. Tù(\{Tryhlhiieìht minor). Perilhecira .sparsis, superncialibiis. nigris, rectis vel llexucsii, Cpacis, levihuri. liiTcaribus vel cvcideo-clcnj^atls, V2 nim. longis, [abiis connivenlihus vel pkis minLisve disiati li bus, et liim pcri- ihcciis patullil'crmibus. disco nigrc; ascis lalc clavalis, sursum re- tundalih, Umica crassa cinclis, subsessìlibus, apice late Icvcdalis, jxiraphysìbus lilifcrmibus, copic.sis. densis, sursiim brunneis cl arde coalitis cinctis, 45-60» 14-16. edesporia; spcridiis dusllcliùs voi irrcgulariler irtslìchis, cvcidec-cblcngis vel clavulalisj subinde basì lonilcr ciirvLilis. epispcric crasse ciiiciis. prime 3 —a-nucleaiis. dein dislincfe 5-pseudc-scplalis, tiS-21 10, hyalinis. ì labi tal in corlicii Mori albre « Malaga, Ncv\ Jdsey >’ Ams- ricti: horcaiix (ElIIs). Osservazioni. Ebbi quest'esemplare dal distinto sign. Ellis, pero c.'tso non corrisponde esaltamcnle coi carailcri dati dal Cooke (Cfr. Sac- cardo ftyll- l’yr. Voi. Il, pag. 759) poiché secondo quest’tuilorc'’gli ascili sono tcreti-claviilati, 100» 12. c gli sporidi sono da ultimo tri - (lara- mcnte s)-aeilati, luliggiiici c 24-26^ 7-8. Anche la parte atiaccaia dal lun- gillo è dil)brcatc, poiché mentre nel mio esemplare osservo che si tratta cvidcnicracnlc del periclerma del tronco, il Cooke dice invece vìa ramìs Mariv. Se non avessi sotto gli occhi un esemplare speditomi dall’Ellis medesimo,direi che si tratta di due specie distinte, ma mvecc può darsi che quella del CoOUc sia una lotmia ramicela. Non devo inoltre tacere che il ruifgillo speditomi dell'Ellis ha lutto l aspetto di un Liiiteiic c che forse lo é veramente, c che inoltre in esso non riscontrai mai sporidi con veri setti, c colorati. l-'iisc. V. N. i6. Tryblìdiiim rliopalascum Sacc. ó] fi;,', r.. n>) Sue cardo Michelia I. p. 54. Spegazzini Ampelcmìceii iLalici tav. 35 . Saccardo Syllcge Pyrenom>ic. Voi. Il, p. 741. I^crithccii.s sparsis obicngis vel oblongc-lanceclatìs, rcctis vel curvulls, Icvibug, crassis, ciumppnti-exsertis, fcrt: superfiGìalibus, usqiie t mm. Icngìs. alris, corìaceìs, labìis lumiditì, rin'iain plus minusve latam effermantibus; aseis late clavalis vel eveideis. siirsum iute rctundatiSì Uiniai crassa prtuditìs, subsessilibus. parapiiysibus lìlilbrmibus* asco Icngìcribus^ sursum dense ccalitis^ cbscurisque cinctls. 70 25 , ectesporis; sporidiis distichis vel irregulariter sub- Lristichìs, cvoideis, ad scpUitn vix ccnstrictisi ncnniliil inacquila- leralibos, 3 o -32 i2-'rq, prime biguUatis, hyalinis. dein fuligineis, cpisporio crasso, cbscuricri* Habitat in Ugno mduralo emorfuo Meri albet; « Selva, Co- neglianc > Italm boriHtUs, Specics in locis pra^diclis Batis irC' quens, in agre patavino nondum vero cbservala! Ossorvazioni. Come ho qui ed altrov^e osservato (QV- ^AUunt uht inlìajìùTii MkùÌQgicii ikl Òcho />. J7), questa spede non venne ancora ritro¬ vata nel Padovano, ad onta delle più scrupolose ricerche. Non dubito punto però che essa possa esistere» Avendo i labbri aperti somiglia in qualche modo ad un ascoma di lichene, cd il Tatto deìfe parafisi conglutinate all’apice c fosche tende ad avvicinare di più questa specie al gruppo dei licheni, dai quali però la sua oaiura cminentemcnti? funginu la distacca notevolmente. Fasc. il N. 7 Hysterographium pachyascum Beri. ( Tnh.4 ^ 1 -7 ) m ^ Perithcciis subgregarlìs, alrìs, carbonaceiSj lìnearibus, vc\ palellaefcrmibus, i-i mill* IcngiSj milL latis (valvis clatisis) : af?cis late ctavalis, sursum rolundatis, basi attenualis breviier- que stipitatis, parapbysibus densis, sursum brunneolis, permix- slis, 6:>-7 l> i i 5-20, ccLospcris; sporidiis subtrislichiSy vcl dislì- chis, oblongc-ovoldeìs primum cribrcse guilulatis* liyaliniH dein 6-7 Hcpuilis. loculis seplulo longiludinalì divisis, IuscÌs, 25 = jo. li abitai fu titjfM) òffuujuifn Mori albae a Vaucluse Galliae Zignbetla Meri. Osservazione, 'l’rovai questn ainiro sopra un pCKzo di legno di Gelso insieme alla Zi^/ììììaiàt Mori J^sso è caralterjj!/,ato principalmente dai periteci (llg, J- 3 )le di cui labbra all'epoca della maluriià c quando cornin* ciano ad invcccliiare, si aprono assumendo cosi il perìlecio raspcllo dì una patella, ffsg. t) In quesio sialo il lungo sembra un cliscomiccic ed è confondibilissimo a prima vista col Lcmmdhn airtilum spesso riscon¬ trasi sul Gelso. L*analÌBÌ microscopica però toglie tosto ogni dubbio sul¬ la natura del fungìllo in discorso. Gli ascili (Hg, 5 ) sono larghi e clavaliT hanno una tonaca piuttosto gros¬ sa, cd un breve stipite. Le paralisi sono numerose, molto dense cd un po’ oscure all'apice. Gli sporidi (tìg. G’jiìn numero dì otto per Ciascun asco, so¬ no disposti in due, oppure irregolarmente in tre scric, hanno una forma ovoidale allungata, I più giovani sono incolori c Gonlengono nìolte gutltiìe protoplaniastìche, quelli maturi invece sono foschi, hanno sci o scile setti trasversali, ed aìeuni longitudinali. I l'ASC. 11. N, 7 Hysterograjiliium Mori (Scliw.) Rehm {Tah. 4 y'^ 8 - 15 ) Rehm Asccmyceten num. 30 J. S a c c a r d c Syllcge Pyr, cl. 11 . p. 785, n. U c S c h ^\' e i n i t z Synops. Fuag. Amer, bor. n. 2087 {Ihjste- rtiiiìt Morì). Peritheciis elongatis, linearlbus, reclis vel nexucsis, aggre- galis, fuLrinque acutiu^cule roumclatìs, 1-5 mill. Icngis, '[-j miU. laiis, labii *3 tenuibus, rima purum prcfund.i divisis. striis longi- iLidinalIbus nclalis, alris. subnilcntlbus, fragUibas, carbcnacei.s; a3;:Ì3 cylindraceià, sursum routndalìs, basi bi‘e\isstme pedicel- latis, parapliysibus ramcsis cbvallalis, 110-120-12, cctcsporis; spcridiìs oblique uniserialìbus. cblcngo-ovcideis, cbUisiuscaIts, parie superiore saepe vix crassìcre, medio ccualricUs, irregu- iariter 5-7-septaiis, septulls quoque Icngitudinalibus divisis, ig- 21 a 8-9, inilio liyalinis. deìn luiec-rLirescentibus, demum fullgineis. Il abitai ili %«(> ('firìosfì Mori albae a Belli lehem et New- Versey (Ani. ber.) Osservazione. La specie cliu qui ho descrlUo è assai aCunc sìVfly- sftroyntiifiium Purlfutun dì Spegazzini (Furtg. Arg. rag. I. p. tS 5 ). .\nì(i io credo che quest' non sia altro che una varietà del primo, Difl'crisce infatti soltanto per avere i periteci più piccoli c gli sporidi soltanto ,'5 septati, caratteri questi che almeno per ì'Jfy/iii’rfiffr. !\lori, non sembrano dì gran valore, poicht i periteci variano assai in grandezza e gli sporidi sono assai irregolarmente septati. Nel nostro esemplare i periteci (lig. S-iJ) sono lineari, retti o sinuosij ag¬ gregati, lunghi 1-3 mill. 0 larghi i|s mill. sono striali longitudinalmenlc, divisi da una rima poco profonda, carbonacci, airi e IVagili. Gli ascili (lig. i 4 ) hanno una lorma cilindrica ed un breve stipite le paralisi sono ramose e gli sporidiilig. i 5 ovoidali, un po'allungaii, disposti nell'asco in una sola serie, ina obliquamente, hanno da .'j a 7 setti trasversali, molto irregolari, dei quali qualche volta alcuno non arriva a dividere che mezzo spori¬ dio, termandosi contro un setto longitudinale. 1 setti longltudinaii sono meno frequenti. La diagnosi data dal Hchm negli Asconiycetcn, e riportala dal Cliìa- riss, Prol. Saceardo nella Sylioge, corrisponde poco coirescmplarc da me esaminalo, che d'altra parte, è quello raccolto dal Rehm stesso. l'asc, \'l. 11. ii-ij. Phyllosticta osteospora. Sacc. iTab.^/^ Vifi. 1-;tj S ac cardo iMicli. I, p. 5.3 1. SylI. Splioii. cl .Mei. p. 3^. .\laculis riifcsccniibus, variis vel cbsolelis; perìlheciis lilc inde ai^i^rcg'iilis Iccli.s, ^Icbulcsis, Ho i-Hif 'j.. diam,, pcriusis; spcrulis ha- cillarihuS; ('-7 * 1 , reclis, utiinque incrassalls (liumcriformilHis), liyalinis. Mahi lui /ti fol/ìs iMori ulbii; f/i Galf/u i/i/slra/L OKSCrvii/ioiiL “ Vive anche sulle faglie di altre piante, cioè f^iuppo la a ss ino, Rhtntnuts^ Shipbyka eie, e venne ris.coniraia anche in Italia, Phoma moricola Sacc. liTAh.kS Sacc a rei e .Mieli. I, p. 525i SylI. Sphaer. et Mei. p, «>5. Pcriihcciis s,a;e£xari.s, .sub opidcrmide nidulantibiis, globoso- ccncklci.s, dciTUim clcprcssis. cslidc 1111111110, inliis nucleo griseo l'arclis, don u. diam, .spcrulis cbicngis, rccli.s vel curvulis 7H = 2,.5-.r bia’uUulali.s. livalinis. basidiis cvlindraceis, 12.1 .'i « 2,5-5 sulTullis. llabilat in ramulis t\yrlh-atìs Meri atbm prope « Ucucn « Gitithr. e! « Uadcva » Jiulim l>orcit}is. Ossprva/.ioni. — Si avvicina alla l’homa hni^ipcf eli IWrlvcley e Ciiviis Jalla cpialc semLtra dil|ciiro per 1 basi più lirovi. I! l'rof. Saecardo disse (t. c.J iHisiiiiis non vìsis. però io in esemplari freschi ehhi acio di os- servare anche questi organi. O T l'asc. VI, n. Phoma morìfolia Beri. n. s|i. (Tab. ^ Fi{r. l'crltheciisì sparsis. primo pallidis cfèiii [■'runncclia, clenuim Hrunneia, apiccm versus cbscuricrihas, asloiiais, dein pcricratis, globoso ccncidcis, epidermide primo lectis sed poslrcnic emer- «■■emibus, membranaceis, mcItiusCLilis, ‘/j min. dìam ; spcrulis voidt'Is, ulrint)Lie guiUikitis, Iiyalinis, 6-7 ^ .3,5; basidiis cylindfa- ceis vel obclavatis, <)-13 b2,5. Habitat /« pugìiiu siiperiorc folìoftuti Juilresct^niìitiit Mori albrc « Padova » liulii 3 u u. diam.; poro pci'lLisi.s; speriilis iji cirriim .s;i‘pc cxpiil.sis, cvcidcc-elcngatìs, iitrinquc rcUindatis, J» i,5, cnuclcalis, liyaiinis; basìdìis IltcIìIuis, lu.soideis, demicitligcfis ve! in ramùs brevihus, siibinde lurcaiis divtsts, 20~3 d = 3-3,5. llabit,al fit l'iitiiiiìts, i'tnot'luis Meri allxe « l’iumiccllc « l'ttlin'hiL r>ss<*rviizioni. — li cai.iUci questa specie dal hasidt tnsohlei c soliamo dcniicolaii e dalle ile miecliali le quali anncrìscoMo il Icuno. Si tinviene sui rant'ctii morti di flclso hiatico. Dendrophoma Morì Beri. n. sp. di'iib. jrtg. 7-12) lierlese l'ungi Vendi nevi vd critici in Malpigbiti 11, p. i;>. IV'rilheciis sparsis, minulis, lignc dcccrtìcale. exaridc immer- sis, parte supcrìcri tantum cmergcntibus, ecncidcis, vertice pere perlusis, peliiictdis; spci'ulìs eveideis vel spliiercideìs, enucleali.s, •1 3 s .}, hyalìnis; basidiis prc raticnc lonpugculis. qo 3n t 3,5, sub- cyiindraccis, septalis, arliculis ad sepia, d basìdiìs :id apicem, tien- lem minulLim gercntibua. llaibitat iu ìftrno cmortm Meri alLxe « Fiumiccllc » in'iuf. §• Osservazioni. — li lignicol.a c sarcMte quindi an'.•ìjiosjih.rrùt se non avesse I basidi ramosi. Credo che sarebbe eiusiiiìcnla 1* istituzione di un genere che comprendesse tulle le Ihtuh'iìjilmiii.t' lignicolc. Si rinviene sul legno morto di Celso bianco. Kiisc. \'lj n. Aposphxria niinuta Beri. n. sp. (Tal». 4 0 Fiff. i:ì-mi l'eritheciis irrcgiiriis, intcr nixas lij'iii nidiilaiiiibus. miniitis. icHi-i 5 n *. diam • ccnlexlu incili, parencliymaticc, luJii'incc. i;lc. bcsiri. dcin sursum applanaiis. clemum umbilicaiirt. o.silcic mi. nutissimc, pcrtii^sc dcnatis; rlmcsc (Ji'iimpeni 11111*;; s]>crulis mlnu- lissimir;. iiinuincns. allantcidcis, h 5 'iilinis. j. 5 -d = 'A; basidiis ncn V \ [SIIS* Habitat in Ugno .\tori allxt* Icmunxlnit' decor ficaio « Inveii » iìalìiic. l.cffil I. 'l'heri'v. ^<>3scrv:i'/1oni. — Questa .specie ì: (.|iicllri (Ilsinlmii.i dai Tliimncii itefl i iMycoth. univ. sotto il nome di M<ìiì Munì. ì'em Ic^>;siu[ii I l iliaf’tio .4 tld Moalagne [.Ann. Se. Nat. iS< 4 (i, p, ^oo. sì veda elio alla /V.,ui(j Mori. qtiantiiiiLpn; sia un'fOtV. Sacc. Svi), III. n. 1*5, non può essere .a.scrilto rcscmplaro pubblicato dal Sig. 'riiiijiii in Coniothyrium fusciduluni Sacc. iTal». Fìgr. l7-iì(»i Sacc arde in Michclia t, p. 2u5, « Syll. Spliittcp.'^. et .Melane, p. .107. lìd i esc Ale. Idee FI. Myc. (ìeisc p. 2S. l’crithcciis grregai'iis. atris. Q, mm. diani., glcbcsc-ccncidcls, ivitidis, csliclc papillatc prteditLs, epidermide prime tucli.s; dein ca sccedentc prcminulis, sporulis gtebesis vcl glcbcsc-cvcitlels, .| à = eli vacci». Habitat in rttinix ciiiorfnis Alpri albie « Fi uniicellc « cl Irò />£’ 'I l' irenzc » Hdlier horcalix. Osservazioni. — lì specie alibast inza Irei'iiienie. li prof. Saccardo la trovò sui rami scnrtccci.ati di Sambuco, e sul cauli di r„ihg,i. l-ASC. I. n. y. Dottiiorella Morì Beri. itiih. s a, fuj. 1 - fi) Eniinpons, epiclcrmìdo laceriila ciiicUi; perhhecììs aggrc- gaiis vel in .slromale niclLilantibiis, vix papillatis, alrìs ; nucleo albido, pulpcso; sporulis evalo-oblongis epìspcrio crassiusculo donalis, inlus granglcsis vcl minule giillulatis, liyalinis, 28-30 « 12-i.p continuis; basidiis lllirormibus crassitisculis, brevibus, sui- fulLis, liyalìni.s,juniorìbus apice inHalis guUuIigerisque 20 - 30 * 3-4. Habitat in rarnis coriicaiis, &iiiarlni'i Mori albae et niarae n Fiumìcello (It* ber*)* Osservazione, l periteci ("iìg, 2-3), sono immersi ìn uno stroma più o meno jirominente, di forma varia, generalmente allungata; alle volle però essi sono forlemente aggregati ma distinti. Contengono un nucleo gelatinoso, biancastro formato da un gran numero di sporule (lìg.S) scolorale, ovaio-oblunghe, munite di un episporlo piuttosto grosso, gra¬ nulose, prive di selli* I basidi (fig. .0 sono pure scolorali, grossetli, cilindrici, spesso ingrossati aiT apice. I.a rinvenni abbaslan^a frequentemente, nei rami di Gelso bianco c nero. E ariine alla Doth. llìhU (Fuclw) Sacc- 'Spìcg* della tav* tig. n Ramo col fungo alla graiidc;^.za naturale. I’asc. l. 11. «s. Ootiiiorella etulorhodia Bei-I, {TfìlKjìO^ Ih). <)- Pcrithcciis 3*6 ag<;cregaus, in stremate ledo, dein epider¬ mide scissa, erumpeiite nidulantibus, atris, perforatis, globo^is, vcl® mutua pressione angulatìs, nucleo ameene roseo pfaeditis, demum evacua tis; sporuiis cvatc-cblongis. epispcrio crossiu- sculo, granulosis vel plurigutluiatis; continuis, dilute rosels 25 - 28*10-12; basidiis brevibus, crassiusculis^ juvenilìbus apice in¬ nato, guUuIigero, 20-25 = 5-4, sulTultis, liyalinjs. Il a b i t a t /« ram'ts mmiorihus, moftuis Mci'i albae, a Padova. >*' Species perpulclira ! PeriUieciis nucleo laete roseo »denalis. mex agncscenda. Osservazione. 1 perileci (Hg. 7-8) sono immersi in uno stroma nero, erompente, hanno un’ostiolo minuto, c eontengono un nucleo roseo. ^ion ho mai veduto periteci isolati in .questa .specie, bensì sempre riuniti da tre a sci. Essi sono globosi e talvolta'^ angolari per la pressione mutua. Le sporule (fig. io) hanno una forma ovoidale allungata, sono granulose, o guttuligere, leggermente rosee e sorrette da basidi'(lìg, 9} grosscUi, brevi, scolorati, di cui i giovani terminano con un ingrossa¬ mento più o meno grande, granuloso (sporula in via 'di formazione). Questa specie Iti trovata dal Glilariss. Prof, P. A. Saccardo, sui. rami più grossi, morii di Gelso bianco. Splcg. della tav. lìg. 6. Ramo col l'ungo alla grandezzaj n.Tiurale. 1-'asc, 1. n. 9. Sphaeropsis Mori Beri. jhj. l miU. dìam.; spcrulis cblcngu-ovaiis, saepe basi attcnuaiis siirùi Uiplcdia Mori. OEservciziouQ. Questa specie lu sempre confusa colla iitplodui ìlu-'i. i3crò io ho studialo accuratamente molti esemplari di questi duo funghi ' _ . . *1 . . . S'. * s • _* ___ • . . ... .. Il I t» ■'1.ir.../ .,! _ yhti, c lo ascrissi al ^cncrc^ S/jhfìerojhm, iJagli studi che ho fallo sugli Sleropsideij specialaicntc sopra ijlicIIì \ iventi sul Gelso, non sono lontano dal credere che tra i generi Phohir. tormare un loculo irregolare centrale, che talvolta può assomigliare ad am ^pscudosetlo. Nelle sporule lasciate per parecchie ore nell acqua, c irattate col cloro-joduro dt zinco rii^caldato, queì'to loculo scompare. 1 basidi (llg. 5) che scrreggono le spore, sono brevi, piuttosto grossi e scolorati. Vive sui rami cortecciali del Gelso bianco e nero. Spiegi della tav* llg^ u Ramo ailaccato dal fungo (gr. nat.). FASC. L n. 9- phaeropsis tabaciiia Beri. {Trth.Sf f»J. 12-tri) l’eriLheciis superfìcialibus, sparsìs ve! lenitcr gregariis, crusta slrcmalica. aira insidetUibus,'glcbcsis, atrls, lucidis, in osùciuni cylindricam, ve! cyHndrc-canicum, quandoqu'e Icn- iiiusciikim, desineniibus, i[5-![5 ra'ìll. diam Spcrulis cvcideis. epispcrìo crassìuscuia. gutlulalis, continuisi kicte cìnnamcmeis; basidiìs nullis v^ì cbscletis. Habitat in tigno initri Mori albac a Fiumicello (It. .beri). Lignc valde nigrefacto, periLheciis acute papillatis spcru- lisque cchraceo-lutescentibus, statini dislijiguenda* Osservazione. 1 periteci ^di questo fungheUo (Jig. i3-\^\} nascono >cpra una croata sfromatica nera, dello spessore di un ‘ìnllHmciro, essi ?ono globosi e muniti di un’ostiolo ctHndrico,!fO cilindra-coniqoi talvolta incito lungo, pertuso. Le sporule {llg. i5) seno ovoidali, prive dì setti, p!u~ rigutlulate e dì un bel colore gìaUo d'oro. Kon trovai i basidi. Si rinviene sul legno vecchio e morto dei tronchi di Gelso bianco. Haplosporella moricola Beri, (Toh. f[ /ì;/. 7 - H) Ncnn. .'\uci. iJiiilodùt Morì torma iircfjariu Peritheciìs in stremate carbonacec, eicngatc, epidermidem -iubelevante et tandem eam radialim v:el lineatìm rumpente im- mersis.quandcque distìnctis, et ccnfìuendc difformibLis nucleum albiclum ccniineniibus, )[4-i|5 niill diam.: spcrulis cvoidéis saepe basi attenuatis, immaturis epispcrio crassiusculo praeditìs, pai- lldis, guttuligerìs et, plasmate bipartito, loculo centrali iri:egulare ifistruclis, 20-25 ® >0, maturis clivacec-fuligineÌs,conlinujsjbasidiis crassiuscu’lis, hyalinis, sLiffuìlis. Habitat in ranih cortimtis rramonban Mori albàe ìihOallia., Osservazione. 1 periteci [tig. 8-9) sono* immersi in uno stroma carbonacco, an?.t, per meglio dire, essi sono formuli da vacuoli esistenti in iuna massa dì tessuto parenchimatico atro, tavella però sono conlluenlt dijrormi, ma distinti, di tórma varia, prima sottocutanea ,ì eli poi erom¬ pente, Le sporule (tìg, u) sono ovoidali, continue c di un colore olivacco carico. I basidi (fìg. 10) sono piuttosto grossi brevi c jalini. Trovasi sui rami corlecciati, morti di Gelso bianco. l-'iisc. VI. n. 21 . Aschochyta moricola. Beri. n. sp. (Tuli, 51 , Fiff. i-r.i lì cri CSC Fungi N'enctì Nc\'i vcl crilici in ì\lalpigliui 11 Uib. .XIV lìg. i6, p. 17. Perìthcciis niinuiiiì, '/,; mm.-diani, epidermide leclls. csliclc vix emergenlihu.s. conlcxtu celiracco-ruliginec, cdiuicsc, glohc.sO' ccncidcis, sptii'iiis; spcrulìs subfurtoidei.s, ulniiqLie acutis, medie seplalis ceiislrictisquc Icciilo supciicrc vix iLirgidiore, uj = -ì. pal¬ lidissime lulescenlìbus. llahllat in rtiniiiìis eutortnis Mori albee tcFiumìccIlc » Agri PaUroìni socio ('cniclh v'i'io fuscidulo. < l-ssi-i'viiKÌoiiL. — Tra le specie clic vivono sui ratrii non una corri¬ sponde iiGircUaincntc alla nostra, qii ani li nque alcune sicno ad essa aj)inì, I caraileri speciali che prescnla il nostro fungillo c mipcnncl- hino quindi di sial'ilire delle dil|ercnzc spcctiìchc. Diploilìa atramentaria Cooke et Eilìs. (Tab. ST Fipr* ('ceke e i R11 ì s in Grcvillca \’I, p 3. Siiccai'clc SylL SphaT. cl Mei. p. 353. Pcrilhcciis sparsis vel leniter gregariis, epidermide tcctìs. dein csiiclo prcmiiìuHs, majesculis, glcbulcsc-ccncìdeis, atria nim. cliam , csiiclo pcrliiso^ crasso praditis ; spcriilis anguste elcngaUs. l’ero cylindraceìs. uLrinque rciiindati?;, i-seplalis. ad septum vix ccnsliictis, r-)*io = 5-(n fullgincis; basidiis nullis vel cbsclelts. ! lab 11 al /;/ rumis Meri «Malaga, New Jersey Amcrìc(v Inweiìlìsi (Rllis) socia lìetryo.sphieria Berengeriana. Ossorvazlunì. — l/cscmplarc lìi?uraU> mi venne spedito dnl Ghia- l issimo Bllis, io Tascrissi alla ÌTìi^hiVui aìrumcMìima L^uantunque il CooUc tiella diagnosi della sua specie nun ahhia Iklto mcn:^ione del sello nelle sporitle, c lasci snsjicttarc clic si possa uaitare anche di una Spìhtrt\^ Non vidi la polvere nera prodoiia dalle sporule per la quale il sud¬ detto Cooke chiamò la sua specie col nome dì nhaminìavìù. ■I' V • I iist,. NI, n. Diptodia Mori West. (Tiib. 52 , in>j. Wcstcìulcrp IKiN. Scc. HcL liclg. Il, p. ii. Iti zzozcrc Fiera Ven ('riu parie l (Inini^lii), ]i ^iicciircie i'vll ^pli:vr. cl Mei p. :i5i. Iter lese Ale. Idee FI. Mie. Gelse p. eg. Pcrilheciis sparsis, siihgregariis vel gregariis, pilmc epider¬ mide icciF’, clein cmergeiilihiis, glcbosis globescvc ceneideis, iiì c.siickim orassLim abeunlitnis, ‘/,-Vj nun. dinm , alris ; sperulis cllipscidco eblcngis. i -scptalìs, ad scpuim vlx ccnstriclis, jo e8 = IO I*. prime pallidls, gLiULiIalis, dein fiiligineis: basìdiis lililermi. Luis, .spertiià panie Icngicribus. Habilal /« niw/s ('a/7/V‘a//.v Meri albm fri'ijitt’.ns in io/o ut^ro re«,7i), W in aliis rOi’k'nilnis i itili et, neo non in Cmllin, lit*ìmh Ansi ria, ( 7 ^/ 7 //^//////^ Ali*trìa ei America boreali. Osservazioni. — Iv specie^ ass:ii clilfusa. La Dìj^ì* jUw del ISerkeley come ^iusiji mente osserva t! I^rof, Saecardo (SyH, L e,), ^ dflfercnie da Ma specie sudtlcscriltiu poiché ha le sporule sempre pallide, som|j]Ici, oho* vato-oh!mii>he, e potrebbe essere uiì:i Plnuihi O'd una Ihìhlorvlht, (Vjrsc di w|tielle lira descritte. (CIV. iterk. !>cc, of Ptingi n* 15 ''), Camarosporiutn Mori (Kalch ) Schiiltz. ab. 5^2 14-17) ttchiilLzer .Mykolcglschc Bcilracge 1870, p. 8a e cardo Syll. Sphj,pr. et Mei. p. .4114. Itiz/.czcrc Flora \'cn. Grill. 1, p. 4ZJ. Ite ri esc Alcune idee l'I. .Micci, Gelse, p. 21). K a le 11 b re n n er in lledw. tbóO, p. gp [lieutL ^Mori). Saccai'dc Michel. I. p; 308 {lìeuili’rsoniu Mon). e- Perii licei is gregari is, vel aggregatis, erumpcntibn.s, gl e bui sis. hreviler papìllalis, rugulcsis, doo 4gg y.. diam , sperulis chlon- go-cvcicleis. subinde tniec|Liaìibus, transverse 5 -septaiis, lociilis mediis voi subinde c.vtimis seplulc Icngiiudinali divisis. 18 22» 8 g, ad sepia non ccnstrictis, fuligincis. Habitat in /vf/wj Meri alhte in Slavonit!, llnrifi/rùi cl linlìn. li OsserviizioiiL — 1% specie abK'ìslaiiza Irequcnlc. k> ho rklono AVJfi-mìrraoHùt Morteli Knlchfircnncr il Qìmaf^psjKrrfffm A^r/cicliti Schuil/.er e VHiitif* Mori del Saccardo, poiché non mi semhrann spccìlìcanicnic disìiniL !,c sporule hanno in ^in vcniù ^ selli trasversali, e rara meri (e alla maturila ne hanno 7. Ivsnsi quasi cuslantcrnciUc citHjUC. l'a: 5 C. \ 1, a j.| 23 Camarosporium cruciatum [Fiick.) Saci’. Ll'l’ab. 5 3 , Fi;--, t-’t) Siiccai'dc SylI. "SpiuL-r. p. l'icricsu Puiighi l'icrciilini p. 35, Uiv. Il, lis^. i,!, l'■Lll:kcl Symli. Myccl. p. i yJ [Coithi/ìiyr/t/w (•rfitM/ff/if). l’crithcciis coneiclcis, minulc papi)Uiiis,cpitlt;rnik!c k-clis, lij^nc basi inscLilptls. niliclis; spcriilis minicrcsissimis, aire rulìgineis- f^bbcsìs ve! eveicluìs, aliis ectUinuis, aliis i-b-septaUs, imiluler- mibu.s voi ctLicialis. ma^niuiclino variis. 8-insH; basidlis bre- vissi ni Is . liahilat fu nif/iii/ìs cniorluis .Meri alìxe jiropc « b'itxnze « Hai ita ìhM'eaìij:. ( issci-va/.kttii. — kainniuiUi) ain-ltt: tiiii tlii: l.i ilesciuiune elei jic- i ilcci (lata dal l''uckcl noli ctìlIinBa iicrrctlaincntc colla mia, ina i caratlci i s|)orok>i:ici però lamio credere che il rniu csciiiplaio si deva ascrivcic alla specie h'uclvcliaiia. Riiabdospora curvala Beri. n. s|). (Tiib.cfcì Fi- lìcrlese l-ringi Vendi nevi ve! critici in iM;ii]>ighia 11 . lab. XIV lìg. hS p. i8. I ’crilheciis sparsi.s, epidermide tcclis, dein eà rupia emergen- li bus, ccjicldcis glebesove ccncideis, alris. '/i-'/i min. diam., csliclc oblLiHO, crasso dcnatisi spciailis cylindraceis, curvalis, ne.xuc.sis vel uiicinalis, sublilissimis. hvtiiinis. 25 28* 1-2, eniiclealis, conlinuis: •r ^ ■ l^a.sicliis cylindraceis, seplalis* versus biisini laticrihus, 23-5o ^ basi 3 a, ci’assis* Ilubilat /;/ ra////s L^mor////s Meri aìbiV; Mumicellc ‘j dgrf /*a/uv 7 ii/. Ossorvaìsioni. — Questa bella specie e clisiinia dalle congeneri per la speciale Tur ma dei basici it e per rhitÌ>ii(U^ E cai allerizzata da j3crilcei conici o globuso-conicl, mi nuli e ch\ sporule cilindriche curvale^soUilistìfinCtiinnclic da basidi ramosi,cilindrici sctliUi ed ingróssali alla base. rrovasi sui rami morii di C iciso biancc^* l’asc. VI. n 211. Phibospora Mori (Lèv.) Sacc (Tiib. 3 ^^ Hj,'. lo-iit) Sacc.irdc Syll Sphiur el Mei. p, 577. liizzczero Flcia WncUi TriU. I. p. .1J7. Ber lese Alcune Idee l^'tcra .Micci, (ielsc. p, .Fi, ’> Le .Malati, (lebc Parass. \'eg. p. ',1. cum lìi-uia. Leve I Me in .\nn. tfeiene, .Val. p. jyt) {Si'/>h>/-/u Mori) Sacc arde .Michelìa 1. p, lyó (Srp/. Mari vi D/iirico/u). Turpin .\nn. Scc, Kcy. Mori, l’uiis \'d , X.X'll. p. Jjij. /■'//- itLirium Itikriiìum'] Bci enger .Mli \'l riunicnc Scìenz. li. p. (/■'//- suriiiii! luaculitìis''. f ■I Secc. fielse, in .Mem. .\l. Ti’ev. [l'tisar. )ituùitìiiiìi:), r>esmuziel'es in Ann. Se. Nat. 1K17. p. 37-28 [Cìicilitfhi -Mcn lagne (Syll. Cryptegam.-p. 297 [h'iisìsl'orÌHm Mori). Passerini Fungili Parmen.s. Splver. p. M) (Sepf. morkohi) ■Maculis albìdis vel cehraceis, hrimneo-cinctis; acei vulis in- nalis pierumque epiptiyllis, glchosis, gregariis, siepe paruni clislin- lis, sLirsLun nUenualis, ulj’inquc cb^ t usi USCII lis, 3-4*sepUUÌs vel guttulatis^ 4n-5t> ^ 4, hyulinis. hasidiis brevi bus, variis l ullis* IlabiUU in fo/ns Meri albie e/ .M. nigrie /// /o/a EiiroJnL OsservazlonL — Ho parlato a lun^o del meiiatlia pmdfjita da questo fungfllo, tn un lavoro antCTiore fMalatt. Gelso i. c.). Ad Qsm rimando perciò il lettore; qui dirò hoIu che k malallia si sviluppa indille- ren tenie file sopra le loglte di Gelso bianca c nero, c clic le intacca tal¬ vòlta in modo da disseccarle completamente o quasi, c ralle cadere* Ibi rimedio cijicacc contro il secaund non ò ancora stato suggerito- Secondo il brof* baccardo il genere sarebbe meglio coh locato tra j Mela neon iei (Gir Syll* L c»)* Ha recentissimi studi del di' stinto Prol. O, Briosi e dell'egregio Hott, 1\ Cavara risulta an/J in modo assoluto che il detto genere manca di periteci, c st deve quindi scn//altro collocare ira i Mclanconieì c presso il genere Sepiù^hcum. Fase. VII N. 1-2. Oospora virescens (Link) Walir. (Tab. 5 A , Flsr. l-;t) VVallroth Flora CrypLcg. Gcrman, n. 1577. Saccardo Fungi II. lab. H77 et Syll. Ilyph. p. 2J. Finii Spec. Plani, l. p. \2^. (Okìinni virasceus). Sacaarcic Fungi Ven. novi V. pag. tyo (Tonda vìrestcns). Ca-.spiUilis densis, pierumque rclundall.s, vircscenlihus; hy- phis slerilihus repentibus, virdibiis, levibus, lerlillbus creclis, mi¬ nute vciTLiccsis, ccnilnuis, simplicibus, pallide viresceniibus, 32 s p sinucsis; ccnidiia acregenis, catenulas usque i S-articulaUis for- manlibus, ovoideis, utrinque mammillato-lruncalis, fere limoni- Icrmibus, 7-8 « 2,5-3, viridulis, levibus. Habitat in ramis decor licaiìs puirescentibus Meri allxu cl M. nìgra; « Fiumiceilo » prope « l'^adova llalia: horealis. t)s.sorvazìoiio. — Qualche volta osservai due catenelle inserite aU’apicc della medesima ita. TricHoderma lignorum (Tode) Harz. (Tab. Plff. i-7) llarz Einig. llyphcm, p. ag, tab. IV, tìg, 6. Saccardo Syll. llyphcm. p. 5 g. T ode F. Meli. 1 . p, 33 , l. Ili, f. 2g {Pyrcnmm dgn. a indgare). Persoon Syn. .Metb. Fung. p. 33o {Trichoderma viride]. Saccardo Fungi Italici aut. del tah. (.) 53 . {'J'richod. idride). CtespilLiIis subeircularibiis, pulvinaiis, ccmpacliusculis, dein cITusi.s, inillo albi.s, dein centro, et demum cmnino mruginosis, su¬ binde Qavicanlibus; hyphis iìlìformibus, septulalis, ferLìlibus adsccn- dcntibu,s, bi-iritìdc-ramosis, basidiis s trpe vcrticillalo-iL‘rnÌs; coni- diis glcbcsis, niinutis, iortiginosìs, 3 g. diam., solitariìs, acregenis. Habitat m Ugno patri Mori albte et M. nigrio nec non aliarum arhorum in Iota Europa. Ossorvazionl. — L’Ilar/, (1. c') dice che i collidi sono acervali ;iir apice delle ifc. Anche il Tulasne 0 della medesima opinione. 11 Proi*. Saccardo invece li osservò solitari, lo ho esaminato il i'u ligi Ilo appena raccolto, c posso assicurare che i coiiIdi sono solitarii ed inseriti al- r apice di basidi che sì trovano disposti in verticillo a due, c a tre sulla ila primaria e sui rami. In seguilo alla continua rormazionc di Gonidi, questi piti tardi si addensano all’apice dei basidi cd allora sem¬ brano glomcrulati. Fase. VII N, 3-.(. Aspergillus gtaucus Link. (Tab. 5^, Vii;. «-Il) I.ìnk Spocios Plantarum Fungi 1 . p. (17. Sacca rei e Syll. liyphom. p. 64. tic ri CSC Ale. lei. FI. .Mycel. Gelse p. 3o. Hizzezero FI. Yen, Crilt. L Funghi p. 472. I lyphis rcpenlibus, Ibccosis, ramesis, inclistinctc scplatis, inceieribus; fcrtilibLis ercctis, simplicibus, subeonlinuis, hyalinis V. giauccscenlibus, apice in «vesiculam splitericam dcsinenllhua; ccnìciiis circa vcsiculan congregatis, concaLcnaLis, basì slcrignia- tibus cylincraceis, hyalinis, 15^4 suffultis, glcbcsis, muriculatis, primo hyalinis, elcin glaucis, 8-10 a, diam. Habitat m cor lice viva udo loco servala, in ra/nnjis, J'o- liis et fructibus pttlrcscnlibus. Meri albm in loto agro veneto et in aliis regionibus Italicis. Osservazioni. — È specie assai comune, a credei opportuno fi¬ gurarla. Si riscontra però in qualunque sostanza organica putrida. Aspergillus rufescens Beri. n. sp. fTab. Sh Flg. 12-17J Ca^spitulis primo albis, ddn glauco-rufulis demuin laleritic- rufcsccnlibus; hyphis stcrilibus repentibus, ramesis; Icrlilibus crectis, ccntinuis simplicibus vel parce ramesis, 1-1,5 mm. altit. apice subinde dichetomis, ramis in capitulum glchosum inllalis; ba.sidiis simplicibus. crassiusculis, soleifcrmibus, tristerigmicis; slerigmatibus minutissimis; conidiis glcbcsis voi oveideis, cpi- spcric crassiusculo, muriculatis, 10-12 « io, subhyalinis, calenu- latis. Habitat in cor lice viva rMicum Mori albte loco tuia ser- valuruni. SisUt ctiam Euroiium ncn rito cvolulum. Osservazioni. — Per qualche carattere si avvicina aXWhpcrgUhn spiralis. ma poi un esame accurato ci mostra delle notevoli dìljcrcnzc. -Mancano infatti le torsioni a spira nelle ifc. ed inoltre il colore è diverso. r-'asc. VII N. 5 - 6 . PenicìHìum candidum Link- (Tai>. 3 5, Flg. l.:i) Link Observal. Mycol. I. p. i 5 . Saccardo SylI. Hyphom. p. 79. Fungi Ita!, lab. 891. l’enz Ig Funghi Agriim. p. 73 lab. 1192 h. Cicspitulis conllucntibus, candidis; hyphis sterilibus repun- libiis, inlricalis, septalis,albis; ftìrlilibus adsccndenlìbus vcl credit, dcplLilatis, superne ramosis, ramìs creclis, ramulcsis, conidiis in ramulorum apice ccncalcnalis, glcbcsis, albis, 2-3 diam, Habitat in fóliis cmorluis Mori alba; el M, nìgrie in agro veneti} el In aliis regionihus Italia} ncc non in Germamu. Galliti Belgio, Briiannia eie. Osservazioni. — t spccii; frequente, e si svilupjia sopra le foglie di altre piante, ed anche in altri substrati: si riconosce facilmente per la mancanza di colore, e per la sua gracilità. I conidi in coltura germo¬ gliano assai rapidamente, cd emettono un micelio vigoroso c ttcl corso di maturità i conidì. 2-3 giorni le ìfe fertili sviluppate dai lilamcnii miceliali, portano a Penìcillium gtaucum Link. (Tal», J'S' Fig. ■4-7) Link Observal. Mycol. 1 . p. i 5 . Sac cardo SylI. llyphcm. p. 79 et Fungi lial. lab. 892. Bori CSC Ale. Idee FI. Myccl. Gelso, p. 3 o, Mycelio ciluso repente, candide; liyphis slerilibus repcniibus, inlricatis, scplatis; hyphi.s ferlilìbus erectìs, apice ramcsc-peni- cillalis, ramis .solÌtarìÌ.s vcl geminalis, erccti.s, apice 1-i-furcalis, ramulis ercctis; ccnidiis in ramiilcrum apice insìdenlihus, con- cutenalis, sphicrìcis vcl late cllipticis, Icvibus, rcrugìnosc-liyalinis, ..| [jL* diam* IlabiUit in foliìs fruciihnsqnù puirescmtilnis Mori albLU eì M. ni gnu in lo io orbe. Iiìfónlimi. Osservazioni. — IC specie rrccpicntissiiìia saprofita per ucccllciiitcì* cd io la noto (come altre) poichò si sviluppa ovunque vi sieno frutta di gclso^ o foglie guaste od in via di putrefaisionc* Non rinvenni la forma ascorora. Fase. VII N. 7-8. Botrytis vulgaris Frìes. (Tiib. Flsr. 12-lh)’ Frics Sysl. Myccl. 111 . p. 39S. Sa e cardo SylI. llyphcm. p. 128, Fungv, lUil. lab. 693. Corda Iccncs l'unger, l. Mg, aSo [PohucHs vulguris), Carspìtuiis griscc-olivacejs;hypbis llccccsis, adsccndcinibus ve crecLis, rigidùs, crassis, septatis, olivaccis, nilcnlibus, superne rame* sis; raniis abbrevialis, patonlihus, parco ramulùsis; ramulis pie* rumque oppcstiis, conidia conglomerata gercniibus; conidiis ova- lihus vel clliplicis, hyalinis vel vircscenti-fuscidulis, Icvibus io 12 = 7-9, basi minute apiculatis. 1 labi lai in foUis smcscenlìtms Mcrcrum in loia a>^>o veneto. Totiis fungillus sEepm 4-5 mm. altus, cilc crcsccns cl late infestans. Osservazioni. — Questa specie è una tra le più ircqucnii. So vi è abbondante nutrimento si sviluppano anclie parecchie generazioni sul medesimo substrato in pochi giorni. Non ama i luogì soverchia¬ mente umidi, ma non cresce nemmeno, all’ asciutto. Vi sono parecchie vaiict.à dì questa specie tra cui non rara 6 la var. /ikhi‘jit. Nelle colture i conidi germogliano mollo bene dopo la ore nel SUCCO di pomo. Gonatobotrys flava Bon. (Tab. FIg. «-llj. ticnorden Handbuch Geb. .'Vlyl7 p. lungHÌJ. Il RìvgUu ritròvò questa specie nel llcno putrescente; io invece ebbi agio dì osservarla nei rametti di Gelso. 1 ccspituli sono bianchi, pic¬ coli, il micelio t repente e continuo, e le ifc Iertili sono erette, eoiv linue, e qua e cola rigonluitc a mo' di nodo, Questi noduli portano (Icìle piccole papille^ sulle quali sono inserti dei contdi ol^ovati, àpico- latì alla base, piccoli e trasparenti- I^'asc* IIL N* 2. Oedocephalum glomeriilosum (Bull.) Sacc. Qaìi.S^.jhj. 1 - 5 ) Saccardo Syll, Fungoruni voL IV^ p* 47. B u 1 1 j a r d I lerbier de la France tab* 504, lìg, 3. ijhmevuL). F r e u s s in Si u r m Ib. C, F* tab. I, fig* 3i [Ocdoceiìkalìun ehfjam), 0 0 r d a Frachtil. tab* XI {ilaplolrkhum romiiìi), ^ Icones Fungorum III, p* 11 Lab* li, Iig, 2^{(!ap(. romim). Ilari: Einige neue MyphcmyceL p* 33, tab* I, \ [UapL (jhm.y Saccardo MycoL VeneLae Spec. p, 189 )j Fungi It* tab- 804 {liaploirichum (jloìmndomm). Tiìzzozovo Fiera Ven. CritL parte L p. 470 {llapt, (/hmend.). Gregarium, prime album dein roseum' vel sordide roseum; hyphis fertìlibus ereciis, 8oo-iodo|jl Icngis, distincte vel cbsclete sepLatisj aeque filiformibus, simplÈcibus^sursum parum attenuati5, apice in veslculam glcbosam, 30-32 g .diam; verrucosam desi' iienLibus; ccnidiis ovoideis, magnis, i5-i8 10, basi subapi- culatìs, ex murìculis criundis, capitulum subsphaericum effor- mantibus, i 5 -j 8 « 10, pàllide rcseìs* Habitat ùt ramifi pHlfrxceìììfhns Mori albae e( Meri nigrae almniWfjHfi arhorum^ iìec noti ììì Tubercularia, Sclerctic, Padova Italie hùre{ib\s, salin j'trqutms. Certe non huc spectant Gonalfdfoirtfs (ìam Bon*, G. (ilomerniosa Kickx, ti, raìnosa Riess* 0. coplialolnvldformis Coem. ut cl Harz (1) opinai* Osservazioni La f^pccic in discorso ò abbasiaruia frequente. Si trova lufaul sui rami nvorli di molte piante, ed c caratteristica per avere le ile fertili dirìUc (fig. 2 - 5 ). terminate airapicc da una vescica glcbosa, munita di pìccole prominenze papillari, siiìle quali sono Inseriti i ccnidi, 'die col loro insieme formauo un capltulos sferoidale. Queste ifc fertili, ora sono continue, come si vede nel disegno del Prof* Saccardo, ora invece divise regolarmente da selli, mai però ramose. T conidi (I5g, 4 ] sono ovoidali, grandetti c forniti di un minuto apicolo alla base, hanno un colore roseo, e mancano di gniiolc. Splegazione^della tavola fig- n Ramo col fungo di grandezza naturale iìg. 3, vescica con papille c conidi. (1) IT ètra E In. ]ie«e ilyphomycct. p. 35. Fasc. ni. N. 3. Tricliothecium roseum Link 6 - 8 } L i n k Obst:rvati(:nes mycolcg, I. p. ló, f. 27. Nees System, der Pilze lab. Ili, lig. 41. Fries Syslema Alyccl. Ili, p. 427. G r e V i 11 e Tlie schclL. ci'vpt FI. tab. 173. Rii b e n h 0 r s t Deiitsch. Krypteg. Fiera p. 86. Bìsc bc ff Kryptog. Kiinde tab. XXÌV’, lig. 38o3. Wallrcth Fiera cryptegam. Gcrmaniae p. 284. F u c k e t Symbclae Alycelcgicae p. jòo. Sacca r do Mycoicgiac Venet. Specimen p. 186. 1 Fungi hai. tab. gyò et Syll. IV, p. 178. Penzig Funghi .Agrumicoli, in Mtch. 11, p. 464 et tab. iigà". Bizze zero Flora Veneta Criu. (Funghi} p. 484. Per SCO n Xeni, dispos. melh. Fung. p. 92 {Trkltodcrma l'osmm). > Synepsis nielhod. Fung. p. 'iji {TriclìmiiTDia romiih), .\ l b e r t i n i et S 0 h w e i n i z Ccnsp. Fung. p. 135 {'/VvV’/'iùif. ros.). De Candclle Flora F’raric. l\h p. i3 {TrichoUeniia rosi’mn). Martius Flora..crypt. erlang. p. 338 {Tr/rlioilenua romm). Corda Iconcs Fung. 1, p. 6 tab. Il, fig. 98 {l’ucciirùi roim). lloft'mann Deutschl. Fiera t. 10, tìg. l, {Trh-lmtmtm romm). C h e V a I I i e r FI. Gen. des env. de Par. {t^ttorocriiltnlain roseum), Berkeley .Ann. Nat. Misi. n. 242 (llacfi/thitn ro-^ieniu), Cccke llandbock et Briiish Fungi p. 608 {ìktcìt/liiim rosennt). Caespilulis pulvinatis, ccnllucniibus, magni», priinum albìs, demum rcaeis: hyphis sterilibus repenlibiis, ramosi.s, septalis, intricatis, candidi^: hypliis fertilìbus ercclis, subsimplicìbus, parco vel haud septalis, apice vix incrassatis; ccnidtìs acregenìs, sjclitariis, pirilcrmibus, didymis, ad septum pauMum constrictìs, hyalinis, levlhus, 12-18 « 8-10, demum dilutissime roseis. Habitat iif irf.iiii.-'s liijiiijiiuif ftitli'tuci^ntìtnis Alori aibae al Mori nigrae jifmiiii. Osservazioni. La specie in discorso t vulgalissima ; vìve sopra molte piante, allorché olirono un grado dì'piiirerazionc piultcsto avanzata, intacca pure le trutta c.irnose putride, l cespiiglietli sono prima bianchi, pulvitiaii, sparsi, poi conlluiscono, ccl allora aquistano un’ estensione considerevole. ! conidi sono rosei, soliinrii, acrogeni, lai lìata inseriti lateralmente all' apice delle ife, sono biloculari, e col' loculo supcriore arrotondato, mentre l’inleriore è alquanto acuto e minore. Fase. VII N. g-io. Periconìa pyenospora Fres. (Tab.5^, Flff. J-J) l'rcHenius lìeilr. zar Mykolog. pt 20, lab. IV, lìg. j-g. Saccai'dc Fungi lUilici lab. 8go. » Syl!. Ilyplicmyc. p. 271. Ili zz 02. ere Flora veneta Crìll. parie 1 . Funghi p. 5 o 3 . Hcrleae Ale. Idee FI. Mie. Gelse p. 3 i. llvphi.s rcrlillbiis stipitirormibus, gregariis et subinde sublii- scicLilalis, creclis, rigidulis, bninneis v. ruligineis. 2nr)-3oij = 10-i.g simplicis-simis, parco (2-3) scplalis, sursum pallidioribus cbtusiusculi.s; ccnidiis circa apicem hyphaium congregalis, scs- silibus, bntnnds, muriculalia, 12-17 diam., inilic (ut vìdcUir) breve et lugacìlcr catenulalis. Habitat f/i ra?/in/!s J>u/rescc 7 i/f.ì>its ^\c\'l alba; m agro vendo. Ossorviizloni. — È specie comune sopra i cauli, i culmi le toglie eie. eli molle pianle. Io la rinvenni sui ramoscelli putridi di Gelso bianco. Cladosporìum herbarum (Pers.) Link. (Tab. SS Fif:. 6-f II. Link Observ. Myccl, 11 . p. dy. Saccardo Syll. Uyph, pag. 35 o, .Mieli. II. p. 472, F, lab. 1202. Pcrsocn Syn. Fung. p. 699 {Dcnniìiiim herharum). Link Obs. .Mycol. 1 , pag. io. {Aciadiiim herharmn). Caispilulis dense aggregatis, connuenlibus, slralum vcluli- num navo-olivaccum dein alro-clivaceum ccnslituenlibus; hy- phis ercclis vel adscenclentìbus ; ccnidiis prope hypharum api¬ cem naaccnlibus, non vel parco ccncatcnaUs. dilutc brunneis vel ol ivaceis, ferma et magnitudine variabilissìmis, cblcngis, eveì- deis, simplicibus vel oblongo-cllipticis cylindraceisvc. i - 3 -.sep- latis, ad sopì mento con siri ctìs, levi bus. 11 a b i l a t in rimuìH: et foliìs pulridis .Meri alboc in /olo vendo ne.c non in if/iix regiotiiiins Europee. Ossf^rviizloiii* — H Jrctjucnlc sui mmoscclli e sulle toglie molle. Fase. VII N. Il -12. Gonyirichutn cssium Nees- (Tab, : S , PI}?. 10-14) N ees in AcUi l.ccpclcl. l.\ p. lab. i 5 , lig. i.p Sue carde Syll. Ilyphcniyc, p. S'jy ei Fungi hai. tab, 791. Iteri CSC .Me. Idee FI. Mìcci. (ìclse, p. 3 i. Frics Syst. .Myccl. Ili, pag. 348 {iMyxv/rìcum c A CìnhtoinvhQ mmnìi[Qrmi Nees magiiiLudine ac densitate caespitulanim in primis differì, nec non hyphis slerilibus ver- rucuìosis, parcius ramosis, ramulis tanlum hamatis subulalisque. Ossei vazioui. La presente specie fu da me irò vaia soliamo sul Gelso, può darsi però, che come la sua congènere ( maculi^ forme AVcxS,) viva anche sopra altre piante. Sembra assai più rara di quella ora nominala, e da essa si distingue per alcuni caratteri, che a buon diriuo si devono riiencrc specìlici, Infatti i cespugli (fìg. i) non sono così densi come quelli del C, matu- lifornie e le ife sterili, (tlg. 2'd}sono assai più rare c meno ranaosc, i rami si dirìgono spesso in senso ori^;;ontale o quasi, e ciascuno si divide dicotc- niicamenie o meno, in ramulì brevi ed incurvali all' apice, che ù sempre incoloro. Non mi fu mar dato di vedere nei ramali le verruchelte, di cui vanno romiti Io stìpite c la base dei rami primarii delle ile sterili. Le [fe fertili invece sono brevissime e pjuUoslo addensate, sono incolore, cilindriche, 0 leggermente attenuale in alto, c portano all'apice ciascuna un conidto (lig,cìlìndraceo, od appena ingrossalo al centro, privo di setti, arrotondalo alle due estremità, oppure leggiermente attenuato alta base, e privo di colore c di gutiole. Fasc. IIF N. 5* Circinotrlchum maciiliforme Nees j-g) Nees System der Pilze, p. ic), Lab. V, fìg. 66. Link Spec, Ilyph. et Gymn. 1 , p. 35. Persoci! Myccicgìa europaea [, p. 19. M a r t i II s Flora crypiogantica erlangensis, p. 349. Saccardo Fungi lial. tab. ySò, et SylI. Ilypiiom. IV, p, 314. Penzig Funghi Agrumìcoli in .Mich. Il, p, 470, lab. 1200. 13 i z z c z e r 0 Flora Veneta Crittogamiea parte I, (Funghi,) p. 5 o 6 . Spreti gel System IV, p. 654 initculìfoi me). Corda Anleit tab. B, fìg. i 5 . n. 4 {Giirotrix poitonperm). Rabenhcrst Fungi Eurcpae i88ó {nftmimolrirfiniii unicohi), \V a 11 r c t li Fiera Crypt. German. p. 28,^ {Fuxisjionuni circìnat.) Caespitulis effusis, velutinis, dense clivaceis vel nigrescen- tibus, irregularibus; hyphis sterilibus erectis, apice repelite dìchcLomis, ramulìs. arcuatis, circinatis, continuis, fuligineis, apice hyalinis, 160-200 g. longis; sperepheris brevibus.ad radi- cem hypharum slerilium nascenlibus, subhyalinis, continuis, crassiusculis,saepe sursLim leniter actenuatis, 14-ió * 3 ; conidììs in apice spcrcpliorcrum insertis, cylindracec-fusifcrmibuE, rectis vel subcurvatis, utriiiqùe leniter acuminatis, saepe bi-trigultulatis, 14-18 - 2, 5-3, hyalinis. Habitat in lifjnn nimìsiine pHirenceiiUhits,, hudà .Mori albae nlèn- ruiniine pltintartm h. e. Brussonetiae papyriferae, Citri Limonum etc. in tato nfjro venetò, non ìumk freijiien-ì. Osservazioni. Questo fungìllo fu trovato sopra diverse piante, cd il Chiarissimo Proi*. 0 . Penzig, lo cita come vivente anche sul CìlruSj e ne da un’ esatto disegno ed una dettagliala descrizione. Esso 6 principalmente caratterizzato dalla forma spcciaic.delle ife sterili, (fig. 6-7) le quali persistono sempre, anche dopo la scomparsa delle i fe fer¬ tili e dei conidi; sono, piuttosto rigide, erette, c si dividono abbastanza regofannente in varie dicoolomic, gli ultimi rami delle quali sono, 0 circinati, od almeno fortemente ricurvi. Gli sporofori (tìg. sono brevi, spesso ingrossali alla ba.se, numerosi c leggiermente fusciduli, i conidi (liS-9) hanno una forma cilindrica,o iusoidea allungata, sono retti e qualche volta curvulì, e contengono spesso due o più goccie protoplas¬ matiche. Questa specie si riconosce facilmente, poich6 forma sul legno e sui rami fracidì, delle macchie estese, irregolari, olivacee o quasi nere. Spieg. della tav. llg. 0. Legno col fungo alla grandezza naturale. Fase. V, N’. \<). Stacliylitlium extorre Sacc. Var, maius Beri. Ctospiuilis clncruis, cOusis, velulinis; hyphis ^tcrilibus repcn- lenuibus, sepUUis, hruiineclis. ibrLilibus^ cvQclh, cylindraceis, basi bulbcso-tncrassaluIiB, septatis, luligincìs, sursum pallidicri- bus, 3oo-.|bservai. Myccl. L p. e3. Necs Sysl. cler l’ilze p. 47 , Uib. IV, lìg. 56. Sacca re) c Syll. llyphcm. p. 33 1 . )t Fungi iUilici aulogi*. dclin. lab. 5o. lìizzczero Fiera veneta CriU. Parte 1, p. 53o- [Seri CSC Alcune iHoe FI. Micci. Gelse p 3o. llcflmann Gcrm. Il Lab. t3 {Demalium vertkiUulum?) Corda Anlcil. LXIV, lab. IF lig, 4-6 {Acroslahigmua oli- vaccus .^). ElTusum, griseum ; hypliis sterìlibus repcniibus, longc latequc e.xpansis, rebustis, sepUitìs; lertilibus ereciis, crebre septalis, 2 oa- 380 a 5, ciivaceis, sursum pallidicribus, ad apiccm ramesis, ramis ad sepia crientibus. vertìcillaiis vel oppositìs, brevibu.s, in capi- lulum glcbcsum, pellucidum desinciiUbus: ccnìdiis cvato-cblcngis, hyalinii: vel dilutissime clivascentibus, 5 = 2 , 5 , in capìtula nuicc ccnglutlnalis. llab'itat in Ugno pulri iMori albie « Fin micelio » llalm ho- rcaìis. Tclus fangillLis, excliisis conidiis, minute verruccstis. Osservazioni. li ;tl)iiic tille SutcbyìUìium extom del Siiccarclò, ma da questo si distingue per i r.inii piti brevi e più tozzi. Allorchò col¬ l'acqua si scioglie il muco, che avvolge i conidt, questi sì spargono ed il ramo che li portava, risulta attenualo aH’apice. dove anzi sembra minutamente papiilato. Le ife Fertili sono piuttosto brevi non raggiun¬ gendo mezzo mill, in altezza, ed i rami nascono verticillati, oppure op¬ posti, all'altezza det setti eslrcmi. I conidi sono ovoidali c mancano delle minute verruche che si riscontrano in tutto il Fungiilo. Vive sul legno morto putrescente di Gelso e di altre piante. Fasc\ II. N. 9. Stachylidìum griseum Beri. 1 - 8 ) Cacspituìis griseìs, eITLìSis. lanuginesis, densis ; hyphis sic* rilibus reputilo scpiaiis, repeivLibuSj fiiscis; ferlilibua erectis, stipaiis, s\ipcrnc ramcso-iniricatis, septatis, pallidis, apice hyati- nOj interne sinuositì, rusciSj Sqo-jqo 5 * ramis Infcrioribus allernis, supericribus bi-lri-verticillaus, In ramulos sccondan'os ci ler- litirics bi-trivcrticillatos diviais, raniLilis exiimisS pseiido-sperangio sphaeroidcc, niagniludine varia, hyalino, pellucido ierminaiiH : ccntdiis ^ov0ideis5 mlnutis, in capiLulunì congestis, muco cbvclu- tis, 6-7 3 , hyalinitì* Totus fungillus, praetcrcoiiidia, minutissime el vix cciispique verruGLilosus. 11 a b i t a t in ramis coriice d(^}mijìri 7 iik Morì albae a Padova (IL ber.) luiwf fjyquemj Spccies perpulchra. habitu, magnitudineque niox disiin- guendal Semel tantum eam inveni. Osservazione, Lo t un 1 forni cete benissimo ca- raUeTÌ?:zato dalle ifc flìg, i-3j Itnighissimc, erette, leggermente sinuose alla base dove hanno una tinta nereggiante che sì fa sempre più pallida, man mano che sale-c scompare all'apice. Queste ife fertili sono dense mu¬ nite di setti c ramose* Le I'a^n^^cai^ìon^ sono portate dalla meta supc¬ riore della ifa stessa^ (lìg* 7 ) ed i due primi rami sono generalmente alterni^ gl! altri invece verlicillnU a tre, oppurelopposti (lìg* 6 ). Tale dìsposii^ione si mantiene pure nei ramali* nii uUimi portano una sfera pellucida, di grandezza assai varia, formata da conidi rattenuti da uno strato di mu¬ co, che sì sciogflie testo che venga posto a contatto dell'acqua. Il capi* tolo degli t^lm'hf//ifììfiììi t adunque analogo a quello degli Acrùi^talm/mn}! c Tunica diftcrenza clic esiste tra questi due generi, ò la presenza diife juline, o vivamente colorate, nelle specie appartenenti al primo, c di ifc brune in quelle del secondo, bai genere verftallmm differiscono poi per avere le spore riunite in capitoli. Forse qualche altra specie di Vertini* finm, bene studiala, si potrà far appartenere ad uno dei sunnominati generi, Spiegaz,ideila lav, lig. q niamunto micclico, 5 porzione di ila, H co- nidi. Fasc. il N, 9, flcrostalagmiis ciiinabarìfuis (Fr.) Corda i^Tah.v^, 9 - 10 ) Corda Iccncs Fung. li lab, lO, fig. F<^uckel Symb* myc. p. i 3 > (al stat* con, Tremutoìii^hffrviue eriithreUm). ìilzzczùv 0 FL V^cneta CriUcgamìca ParU L p- 482, Fr ics Summ, Veg. Scand, p. 491. itìofrylk riHìuìbfirifid). Kickx Fior. Crypt, des Flandrcs, Lem. I!. p, 281. (/L rinn,) Caespilibus elTusìSj sublancsis, rufis; mycelio raino.se, sepia- to, repente; hyphis fcrtilibus rigidis, erectìs, seplatis, peilucidis, ramosiSj ramis, ramulìsque verLicillatis, lernis vel qualernis, interdum cppcsitis, rarius alternìs vel solitariis, pallide auraiì- tiis; ramulis cenidioferis hyalinis. 3-4-verlicillaLEs^ subulatis, ba¬ si ìnlìatis, pseudosporangia sphacrcidcai magnitudine varia, ru- fescentia gercniibus; conidìis numerosissimis, elHpsoidefe, oblu- sis, rare biguLluligeris, 4-6-2-21 ,in hyallnjs. Habitat m rand-i {nilridis Mori atbae a Fiumiccllo (It.licr.). Osservazione. Il fangheito di cui ci occupiamo ò piuttosto comu¬ ne, e vive, oltre che sul CìcUo, anche sui rami putridi di altre piante. Esso si riconosce subito pel colore rubigìnoso doì cespugli. Assogeitalo al microscopio, si presenta in forma di eleganti alberctti, (tig. 9-t3) formati da un'ira primaria e da diversi rami c i-amult, t quali o sono opposti, op¬ pure veriìcilIaU a tre o quatiro* I ramuH portano ciascuno alPestrcinìtà un capitolo tiìg. r5) dì conidi tenuti insieme da un denso strato dj nuicOj che d4a[ capitolo stesso una forma perfetiamente sferica, e l'aspeilo dì uno sporangio^ Fuvvi questione intorno alla posÌ;:ione sistematica deUMo'o- sinlufjyirw^ ctnnabnriHn'i (o meglio del genere opinando al¬ cuni micologi che dovesse collocarsi tra le Mucorincc, aucsa la presenzia di sporangio, 'falc c i* opinione del Chiariss, Cooke, Il Chiarissimo Prof. Penzig invece nei suoi Funghi Agrumicoìi, a proposito dcir. 4 . fd- osserva : « Le spore si trovano agglomerale all'apice del rninetti se¬ condari, u sembra clje esse sticno racchiLisc (almeno lìcl primo stadioi in uno sporangio sfericOi tenuissimo. Instale caso il genere AtvfiiA' mtf.'i dovrebbe essere ascritto alla famiglia delle Mucorincc ; però non ancora del tutto decisa la questione, preferisco di non separar¬ lo dagli altri Ifomìccti, » Io invece ho potuto ampiamente constatare che la membrana sporangiale non esiste e che le spore sono rallenute da uno strato di muco. Infatti osservando 11 fuiigo all'asciutto, si vedo¬ no i caiiiloll perfetta ni ente sferici ;?c simili ad uno sporangio, se però sì aggiunge allora dell’ acqua al preparalo, questa scioglie rapidamente il muco, cd i cò'nidi appariscono circondati da uno strato di gelatina mol¬ to trasparente, il quale va sempre più ingrandendosi, man mano che su¬ bisce ^a^:^one del lìquido. Poco dopo esso è ccniplctamentc sciolto ed ì conidi restano lìberi (fig. i6h Kasc. Ili. N, t. Corda Icoiies l-'ungorum I, (ig. i^o. Anioil. tab, B, fig. 5-7, B c r k e 1 0 y cl B r 0 0 m e Ann. Nat. I lisi. n. 1041. Codi e llancibock ol. Brìi. Fungi p. 47Q. S a c cardo Michelia II, p. 125 ci Sylloge Ilyphcmyc. p, 514. Fungi Italici aut. dclin. lab. 904. Penzig Funghi Agrumiccli in Mieli, II, p. 468 el tab. i2fjo\ Bizzezero Flora Criuog. V'cneia parie I, p. 5o2. Caro vaglio litMidic. U-. Ist. Lo mb. 1875, p. \23 (Ouuntea heiìkt'^poro). CaespiLulis densis, sparsis, velutinis. aigris, saepe elTusìs, irregularibus; hyphis sterilibus repejitibus, subLillimis, pallidic- ribus vel fere subhyalinis. contìiiuis {!); conidiis ictis cblcngc- eliipsoidcis, hyphepodio brevi, basi alien jato et pallidicre, 5*4 pseudo-seplato rultis, c caienulis tcrno-senis, arde ccnjunctìs, demum secedentibus, 9-12 arliculaUs TcrmaUs^ 43 4Ò * 21, fuli- glneis* sursuni pallidicribus; articulis cubeideisj primum uniau* clealìs landem. sera maluritale, dìlabeniibus. Habitat iti cl raìnis jmfn'ilis Meri albae nre non alia- rum arhorHììKPadQYii If. hor. vi ui inin aijro rvnùlo^ml non nimù (nqitvns. Osservazioni, La specie in discorso è caraucriZKata dai ccspitolì densi, neri, (lìg, e dai conìdl ovoidali, allungatij flìg- coslludtì da 3 , o più caienclle, luli^gincc c più pallide riunite ira Icro-^ alì’apicc 'j) ed inserite sopra un pedicello breve, ffig. 5) j) quale ha nel suo interni» q -5 guttole oleose, !*e ife sterili, ossìa nilcelsalì, sono repenti, sotti!issiinc, c dilTicili a vedersi, il che giustifica ]' asserzione del ProL (Pen?iig. Fungi Agr, 1 , c.) iìanhh iìteribbuh* obsokiis nnUh. Non sono d' accordo gli autori nello stabilire quali devano essere ì conidi, in questa specie, Co^ì il Garovagito riUene che le cale- nellé siano ciascuna un conidio, mentre il Prof, Saccardo chiama coni¬ dìo r insieme delle calcncIlc co^litucnli un jl}ccit$ cd il l’^rof. Penzig, ci-Lìdc inllne clic i singoli articoli costituiscano i veri conidu Egli è* certo che gli articoli hanno racolià germinativa, ma a me sembra che essi si elevano [laragonarc ai loculi delle spore dì altri lunghi, e non sj deve dare grande iinporfanza al Luto che le ciucnclle col tempo si scindono nelle loro sìngole parti, poir-hò questo fenomeno trova riscontro anche in altre specie c basterà alTuopo citare gli sporidi delle Spororinta c dei PiTkporhtfii^ t^a presente specie è alìine alla S. v/Jusa c forse da questa non distinguibile, Spicgavùonc della tavola lìg. ó conidio giovane. r I I'asc. III. N. I. t Monotospora sphaerocepliala Berk. et 8r. {tah.Ù^fkj. 8 -ti) Berkeley et B r o o m e Nclìces cf Brilish Fungi n. 819 lab. IX fìg, 5* in Ann. NaL Hìst* Berkeley Oullines cf 15 !il, Fungclcgy p, 21.4. Ccoke llandbcck cf Biiush Fungi p, 569,11.1703 et On Black Mculds tab. 24* ^ - S a c c a r d c et B e r t e s e Miscellanea myGOlcgica’ II, p. 32 , n. J40, Saccarde Syllcge Myphemycctuni p, Caespilulìs nigriSj sparsis: hyphis steriHbus repenlibus, crebre septaiis, subfLiligineis^ feriilibus^ereciis, atris, n'gidis, simplicibusj subaequalibuSj 20c-3oo « 6-8, sursuni pallidicribus, acuticribusque: ccnidiis sclitariis,. apice hypharum insertis, sphaercideis vel basi in apiculum b.revissìmuyti, truncatum, desinentibus, et lune vix cvotdeis, epispcrio crassiosculc prae- ditis, 25-28 • 2!-25 j atrc-fuscls* Habi tal ùi tigno carioso^ lindo Mori albae et M* nigrae non fitutnim ftrhonuHy mm nfinis fmjuenò^ f’iumicello et Padova ìtaliae borealls. Osservazioni. La Monoloifpora ^p/faerocep/nita t assai affine alla dalla quale differisce, tra le altre cose, per avere i conìdl globosi. Però io farò ot^servare, che spesso si risconlrano in questa specie conldl leggermente ovoldeì, le cui misure sarebbero 25 21, in tal^caso la dif¬ ferenza specilka, ira le due specie ora nominate, è di un valore abba¬ stanza relativo. Un buon carattere differenziale ci b dato invece dalla grandezza dei Gonidi, i quali nella M? megahsiwm il Cooke dice, ebe sono 35 ji lunghi. Affine alla M. spìmerocephaki e pure la M. pumìla di Masse (t), la quale evidentemente st distìngue per la taglia minore, per le ife in¬ grossale alla base c per la matrice. Il fungillo, suddescritio, si riconosce tosto pei suoi cespugìietti, sparsi, neri, formali da ifc fertili erette^ (fig, S-10) rigide, nere, settate, e portanti airapìce ciascuna un conidio (fig. 11) sferoidco, nero, con un minuta aplcolo alla base. Trovasi sul legno morto e putrescente di Gelso bianco e nero, non troppo frequentemente, , 1 ) Masse Mìcrofmj^t pajj [ìg, 1-5 {HHrfiintho^pùrlim fum Fase. VII N. i 3 . Macrosporìum commune Rabh. (Tab.C'.^ riS. 1-3) l?abenhorst Fungi Emep. n. i 36 o. Saccardo Syll. Hyphenì. p. 52 ì|. Penzig Funghi Agrum p. 3 -|, tab, 1207, Bizze zero Flora Vcnela Crillcg. Parte I., p. 52^. Boriose Ale. Idee FI. Micci. Gelso, p. 3 i. CfospiUilis aggregatis, numerosis, brunneis; hyphis lascicu- laiis, aubsimplicibus, adscendenlibus, seplalis, ad sepia haud ccn- slrictis, brunneis, 8o-go a. long; .q-6 ij. crassis; conidiis forma cl magnitudine variis, tran.svcrsc 3 - 5 -seplatis, Icculis seplis t -3 longitudinalibus divi.si.s, edere cUvaceo, cpispcrio paiillum gra¬ nuloso, iS-28, u. Icngis. 9-12, a. crassis. OsKorvazlonl. “ E una specie assai frequente, e riveste le i'o 0 \ù del Gelso la vìa di putrefai^ione, di un veilaio nero* E noto, merce accurate ricerche principalmente dei celebri Prof. Gibclli e Gri[ìmi *), che questo ifomiccte b lo stalo conidìco della Pho- sjHìra berhìinun, ciò che venne ree e ii terne lite confermato anche dal Doti* O* Mattirolo lo ho trovato parecchie volte sulle foglie afj’clte eia Macrùsporùtm i periteci della Pkospvra, però non vennemi fallo an¬ cora dì osservare lo stalo pìcnidìco che 6 dalo da una Pho^fta la quale ò distinta dalla Photua berbarHUi principalmente per le sporule più piccole* 1) flibcllì e CiriOlni Sul Pulimorlìsmo della IV. hrr&iiri/ftn Pavia i8R6* 2) Maturalo. Sul valere specifico della Pì, Surrìnulaf t PL Àìi/rìiatim*. Telino 1888. Messina 1B89* Fase. VII N. i4-t5. Alternarla tennis Nees (Tab. V 3 . FJf,'. 4-0) Noes Sysi. I^ilzc p. 72 lig. 68. Gì belli e Crilììni sul Polini. della PI. Iicrb. Saccarde SylI. llyphcm p. et Fuiiiri ital. lab. 737 Penzig Funghi Agruinic, p. t .)3 lig. 1204 h, llyphia brcvibiis, seplaiìs, subsìmplìcibus vel ramiilosis, cli- vacco-brunncis, conidiis superimposilis, lageni fermi bus, cito de- ciduis elivaceis, dein brunneo-fulìgineis, magnitudine ci forma variis, 30 ' 3 ó => 14-1 5 , 3-5-scptatc-munfcrmÌbus, ad sepia ccn- slrictis '). Habitat in foias ramulnquc pulrascmHbiis Meri alba?, M. nigra? aliar, plunlaruni in iota fere Fjtropa et Jbnerica boreali. Osservazioni. — È specie assai rrcc|ueiilc. Secondo le accuralìs- simc e dotte osservazioni dei Sig. Gibelli, Giil]ìni c Malliroto, t lo stalo coniclico della ‘iPteoj/jara hipeci^ria. Fumago vagans Pers. (Tab. 63 Flg. 7-{>) Perseon Mycol. Europ. I. pag. g, Tulasne Sei. Fung. Carp. Vel. 11 , p. 280, l. X.XXIV, f, 2-3. Saccardc SylI. Myphom. p. 547. Link Sp. Plani. Fungi 1 . pag. 41. {ClqdosporUm Fumago). Che va Ili cr FI. Env. Par. 1 . tab. fig, 4. {Tortila Fumago). llyphis repentibus, vage ramosis, modo liberis, modo fasci- culatis, satpe in gangUa cellulcsa conflucntibLis, toruicsis, olìva- ceis V. fuligtneis, stratum effusum tenuiter mcmbrancceum, sor¬ dide stygium constituentibus ; hyplii.^ fertilibus adscendcnlibns brevibu.s sursum corj’mboso-ramcsis; conidiis in ramulis, acro- genis breve catenulatis, pienimque dldymis, raro^ conlinuis vel 2-.septatÌ5, 5 -[6 g tongis. Habitat in /a/«s vivis Mori albii? et Mori nigra; aliarmm que arborum in iota Europa America boreali et Asia. s Osservazioni. — E specie dannosa^ c prodace la cosi detta MoF" fea. Lo stato ascoforo ò dato dal Cupìiùiìmm suUcìfunìtf che io non ri¬ scontrai ancora sul Gelso. f) Per errore le catcnulc nella UvùIa vennero tliftcgnalc rovcscie pokUà i conidi in natura sono InscrìU ndia ifa colla parte pjù grossa* Fasc. il. N\ H. Stysatuis Stemonites (Pers.) Corda fTah.f^-, 1-7) Corda Icones. Fung. I, p. 22, tab. 6. Fig. 283. Bono r d e n Abbildungen tab. 10 lìg. 218. Cooke llandbook ol Brit. Fungi II. p. 605 n. 1818 lìg. 272. Saccardo Myc. ven. spec. p. 187. Mieli. 11 . p 368 et Fung. 11. tab. Bizze zero Flora Ven. Critt. pari. 1 , p. 527. Persoon Synopsis Fung. tab. IH lìg. i 5 , {l*ericoidn Sicinu- liìtin). H Gregariuà;sUpite erecio. atro-brunneo, simplici, eylindraceo, suraum conidieferov i-i ’ 2 mil!. allo, eapilulo paniculacforme, elcn- galo, subclavalo vel cylindraeec; caienulis conidìcrum aimplicibus, brumieis, apice pallidicribus, seplatis. ccnidiis calenulatis, limc- nilbrniibus vel ellipsoidels, 0-7 5 -/, pallide glaucis, saepc gul- luligeris. Habitat fu /ff/iio (Ivcor/iculn, /ittfri Mori albae a Padova. Osservazione. Questo funghelto è abbastanza rrequentc, oltre che sul Gelso, anche sul legno di altre piante. Cresce Icggicrinenie. riunito in ccspug!teUi,fc cretto, (lìg. i-3) prima pallido, ma poi bruno-ncrastio. traente talvolta al gialliccio; consta di molte ìfe semplici, (iìg, p sellale riunite insieme c saldate, te quali all'apice divergono un po'e danno al lungo stesso una l'orma cilindrica inrerionnente e panicolaia superiormente. La pannocchia (lìg. 5) è spesso clavata, alle volte ha una langhez/,a che uguaglia appena un ter/o di quella di lutto il fungo, altre invece nc rag¬ giunge anche la metà. Le tfe portano all’apice una catenella di conidi ovoidali, jfìg.h-T) o ìimonironiii, leggermente olivacci c talvolta, almeno in vecchiaia, qitasi incolori. Questo lunghetto trovasi spesso accompagnato do un’altro iromicclc, '' R/tict/rititi il quale vive ad esso'sopra, con- duceiido una vita, secondo me. pseudo-parassitica, Esso appartiene ad un'altra famiglia però siccome in tutte le mìe osservazioni lo Sh/sams era sempre accompagnalo dall’/?''/ii(((')i'e)n'f/((ja, cosi ho creduto opportuno riunire questi due Ifomiceii, quantunque appartengano a gruppi diflercnti. Trovansi ambedue sul legno morto e iVacido di Gelso. I’asc. li. N. 8. Echinobotryiim atriim Corda alt Corda in'S t li r m’s D. FI. III. Band. II. p. 51, tab. 2fj. Corda Icones Fiing. 111 . !ig. ib. p. 2. • AnIeiLung st. dor Myo. tab. G Hg. J n. 5-7, Beno eden Abbìldiingcn tab. io lìg. 218 d. Berkeley et Broome Motìc. of Brìi. Fungi Ann. Hist. n. 12^. 4:7. Ccoke llandbcck cf Brit. Fung. p. 11 .487 n. q 52 f. 196. Saccardo Fung. V'en. novi Sor. V p. 192 et Mich. 11 , p, .J6i. » Fung. II. aul. del Lab. 7S0. BÌ2ZO?.ero Fior. Veri. Crill. pari. 1 . p. 997. Caespitulis minutis, subepidermicis. demum eam stellalo- erumpentibu:i, sparsi» ve! appreximatis: hyphìs flexucsis, rep- taniibus. brevissime ramosis, seplatis. hyalinis. ramis acervulis minutis conidicrum apice instruclLs; ccnidiis 2-10 stellalim ccn- cretis, sessilibus. lageniformibus, rubrc-fuligineìs, apice palli- dicribu.s. epispcrio spinulis hyalinis, seneclute fere dMabentìbus, (et tura ccnidiis lanlum verruculosis) dctalo. Habitat in Stìlhinà seiu‘!fceiiiìl/HS h, e. in Stysanc Steme- mcnite. S. monilicdi etc. nec noujii lnjno putri Meri albae in lo¬ to agro Venete linud ffiiij. Status pseudo-parasiticu.s hyphts assurgentibus, sinuosìs, hyalinis, septaiis, raracsisquej inter hyphas Stysani nidulantìbus, rare superfìcialibus, ccnidiis externis, rcseclulis. Osservazione. Questo lunghetto vive tanto nel legno del Gelso c di altre piante, quanto sulle Stilbee. Il mio eseinplare lo trovai sullo Sct/simus .Shmoitites. Gli autori concordano nel ritenere parassilaria !'a/.io- nc esercii Ila dM'EchiìtobutrijHnt filru'tt sulle Stilbee, però mi pare che si possa fare in proposito qualche obbiezione. Infatti prima eli tutto non mi sembra vero parassita pel fatto che intacca le Siilbee allorquando esse sono piuttosto invecchiate, nè io ho mai riscontrato i'JickinofHih'i/ttm in esemplari giovani di Sh/xanun, nel qual caso solo potrebbe loro t^car nocumento j poi le ile dcìVJiicJtìnobotrytiìn non si nutrono a spese di quelle dello Stifìann.'i, ma le attraversano soltjnto, infiltrandosi fra esse, soltanto per avere un punto d'appoggio. Alcuni autori ammettono che le ife cIcll'/ 5 e/iw£o//oi)'_)/Mwi scorrano su perii cialnicntc su quelle dello titi/.ìanus nel qual caso l’azione parassitarla è ancora^più dubbia. I conidi (fig. 9-10) piriformi e rostellaii, cioè muniti di pic¬ cole spine, rendono lacììmente riconoscibile questa specie. Le spinette allorché i co nidi invecchiano, a poco a poco si distruggono c ['aspetto del Gonidio è allora soltanto verriiculoso. Fasc. ih. n. 3. Isaria microinegala Berf. {tah.ùSjhj, 1 - 5 ) B e r ] e s e a c c a r d 0 SylK Fiing. orna, IV, p. 591, Minuta, alba; stipili bus crassis, 300--400 * So-jo, raro furcatis, ex hypbis pluribus, sursum ramcsis, seplatis, hyalinis, ceaiitis elTormalis, sursum clavaLc-romosìs, basi incrassaOs; conidiis prò genere magnis, ovoideis, vel subsphaercideis, 18-20 - I5-J7, minutissime obtuseque papillatis, hyalinìs. Habitat ùì diseo puf ri Meri albae nec non aliarum ai'bonm, Padova ài ftalm boreidi^ fumi [rcfiuens. Micrcmegala dieta, quia pianta exigua, ccnidia vero pie- porlione magna. Alìinis huriae alhfdae a qua stìpitibus mincribus dìfTert. OsHervaZLouì . Questa piccola specie 6 affine all* Isarta aiòtda di PVics, però da essa si distìngue per alcuni caratteri che a buon diritto si possono ritenere speciOct* Infatti il Fries descrive cosi la sua specie GrcY/nrkt^ alhùljf clamta^ vìx 2 mm. a Ha sllpùe pro^eyuhpnatko in apfeem cìavaiitmj suòùidfj furmtuv/ij pyoduGto; cnnìdthUjwìdet&^ inagitts^ hyiclinfà\ fJHs. Indimdua sparsa acido inermi pìhs alòos referìaiL La nostra specie non ha certamcnlG gli slipiu di 2 min, dì altc^za^ poiché essi diffiGiìmente arrivano ad 114 dì mm. È caraltcriKzata principalmente dalla^grandezzà dei conìdi ((ìg;* 5) i qviali sono ovoidali o quasi sferici, e forniti dì un minuto apicolo che serve a tenerli inseriti sulle ìfe. Gli stipiti (fig. i-3) sonoi spesso ingros¬ sati aita base c talvolta forcati, sono costituiti dalT insieme di ife creLle ramose ali*apice, (lìg. 4 ) scarsamente septate e jalinCj cioè prive di colore* Il micelio è repente, bianco poco appariscente, 'brovasi questa specie abbastanza raramente sul legno fracìdo di Gelso e di altre piante. Fasc. III. N. 3. Grapllium enmorphum Sacc. (Uih.óPifiij. ò-io) Saccardo Sylicge IlypUomyc. p. óii. , Micheììa II, p. 560 {Stwocjihe emioypha). » Fungi Italici A ut. del. tab. 942 {Sporoc. mmorpha). Bizzozero Flora Crittogam. Veneta l, SzS [Sporùc. cimorpha), Gregarìum, aciculifcrme; stipitibus, teretibus, 350-400 25 - 35, ereciis. fuligineis, rigiduHs, basì subinde parum incrassatis, ex hyphis pluribus compositis, .sursum in sporophcra, varie ramcsa. filiformia, aubhyalina desinentibus; ccnidiis in apice spcrophcrcrum capitato-congestis, obcvatis, vel oblongC'Ovci- dels, utrinque uniguttatìs, 8-13 « 4, glaucescenlibus, capitulum glcbcsum, fuscc-glaucum, iCO-120 p diam. eflìcientibus. Habitat in lirjm fahrefacto putrì Meri albae ci M. nigrae, Padova i» Italia horeaii, Itand fre Fungi Italici autcgr. delineati, lab, ii. « Sylicge Fung. cmn. t'ol. JV, p, Ó28. Bizze zero Flora Veneta Crittog. voi. I, p. 530. Rabenhorst Fungi Eurcpaoi exsicc. n. 65 (Arlìiroìjot, ììroomìr). Grcgurium, atrum; stipite cylindraceo, ex hyphis pluribus, fìlifcrmibus, fuHgineis, remcte septatis conlìato, basi incrassato; conidiis oblcngis, quaridcque subclavatis, bàsi acuialis, 12-4, 3- septatis, capiculum subglobosum, pallidum formanti bus. Habitat in Ugno tkimilolo putrì jMcì'ì albae et M. nigrae, ncc non Quercus et Salicis, Padova ìtaliae borroUs. Osservazioni. La specie presente c abbastanza comune; vive, oltre che sut Gelso, anche sopra altre piante, cd i caratterizzata principal¬ mente dagli stipiti piuttosto lunghi, airi, formati dall’insieme di ife nereggianti, semplici, scarsamente seplale. II micelio t repente, atro, cd il capitufo ò spesso gtoboso-allungalo, e costituito da molti collidi ovoidali; oppure leggermente clavalì, inseriti all’ estremità delle ife, che aH’apicc sì divaricano alquanto, sono muniti di 3 setti, ed alla base hanno un minuto apiculo, che serve loro d'inserzione sulle ife. Essi sono prima incolori, ma col tempo assumono una leggerissima tinta fuligginea. Fasc- III, 4- Grapliiiiin fissimi Preiiss 6-1 () » I P r e u ss Llcbersicht untersuchter Pilze besond. aus dee Uin*rt,HT vcn lloyarsvvei’da p. 1^3 n. i;3. “ Saccardc Michcììa, Ccinm. Myc. 1, p. 77. Fungi Italici aut. del tab. r5. Sylicge Myph. p. òio ‘var., iìuicamttrqte), Bizzczero Fiera Veneta Critt. parte I, (Funghi), p. 529 Gregarium,iTiinulum^stipitibus cylindraceìs, 100 41X) = 20,quan- doque tissis, sursum attenuatis, basi incrassatis, apice ex hyphis divergeniibus, capitate dilatatis fermalo; hyphis fasciculatis, fuligineis.Jertiìibus in apicem palulum, hyalinum deniiculatuni desinentibus; ccnidiis e denticulis oriundis, cblongis, deorsum acutatis, hyalinis vel dilutissime echracco cclcratis, 7 0 . 3. Habitat m Ittjiio pHli’i Mori albas_ (ilifO'UDxiue arhoniiii. ti^c non sah cortice ramulorniii Solatii Dulcamarae m aijio t'PtKiio, Osservazioni. La specie iii„dÌ3corso ò abbastanza rara. Trovata al Prsuss ad iloyérswcrda, non fu riscontrata fa mia saputa) altro che m Itaba, o per meglio dire nel Veneto, c precisamente a Vittorio dal rs.Horvilzlonl. — Riscontrai questa specie anche sulle frutta gua¬ ste ili altre piante, (l’ero, melo, arancio, limone ccc). Ilo credulo op¬ portuno dì notarlo a parte poicU6, come dice il Prof, l’cnzig, sehbenc sia una forma composta dei VaiiciUium ^htiiciim, chi non ò pratico di micologia non supporrebbe in esso una forma dì Penirillittm, Fuse. VII N, iS. Tubercularìa vulgaris Tede. (Tab. b'I, l'itf. Tede I-'ungi Mecklemb. I. p. iK, lab. iV, lig. 3 o. Tulasnc Selcctu Fung, Carp. p. 79, Uib. XIII, lìg. 1,5-14 c. Saccardo SylI. Hypliornvc- p. 638 . Bizzezero Flora Veneta Crilt Parie I. Fungi p. 532 . Paci etti iiev, Gen. Tubercul. p. 6 , tab. Ili, lìg. i-S. Ber lese Ale. Id. FI. Micci. Gelso, p. 3 !. Link Sp. PI. F'ungi II, p. loi {Tubercularìa nìgricans). Bulliard Champ, Fr. "lab. gSó {Treuieifu ciunahuritìu), Frigs Elench. Fung. Il, p. 122 {Dolhidea liecohrans?) Saccardo Syli. Hyphom. p. 640 (Tubero, uigricans). Spcrodochiis colore fcrmatjue pie retate et matrice maxime variabilibus, rcseis, rubris, asqiie nigresceniibus, stipite emerso dcstitulis, margine nudis; sporopheris ramis omnibus, conidic requilongis vel brevioribus, 5 o- 25 o « [,5-3; conidiis cvoideis vel sfepius tereli-oblcngis, utrinque obtusis, enucleatis, rectis vel le- nitcr curvulis, 5 , 5-8 s i , 5 - 3 . Habitat in ramis cmorhUs exsiccatisqne Mori alba.' et M, nigrse aliarumque arbortim in tato agro veneto et in aliis re- gionibtis Europa;. O.sservaztonl. — È Irequcnlc sui rami eli Gelso c di altre piante. Il sig. Paolettì (I. c. 1 contrariamente a quanto asserisce ii Todo nun rinvenne mai gii sporodochi con un vero stipite bensì ÌI più delle volte gli venne fatto di osservare (ciò che accade anche a me) un semplice restringimento dello sporodochio. Sembra che a questa specie sia da ascrivere la i. nij^rteans di Link, vivente pure sul Gelso. Questa specie 6 lo stalo conìdico della Neclria cmmibarlm che io ho illustrata anteriormente. Qualche volta anzi negli stromi a-scofori si osservano anche i conidici, c non i raro il caso di riscontrare tra 1 periteci ascofori uno stroma conidìfero. Però siccome il piti delie volte le due forme vivono sepa ratamente ...cosi ho creduto di collocare ciascuno net suo rispettivo gruppo. La yticuia dUmim 'u, che non ò mollo lontana dalla N. ctniuihaniM, ò una specie secondo qualche autore pa¬ rassita, però altrettanto non puossi ripetere per la N. citnutlwina la quale io ritrovai parecchie volte, c sempre nello stato di perfetto sa- prolitismo. f Il 11. i. Patelliiia rho(lote|)hra Beri. {Tah, f S, fig. \ - 1 ^} Spcrotlochiis orbiculiiribus vel ovokleo'applanalis, saepc conlìuendo diffcrmibus, carnosoccraceis, hypothccìo crassiu- sculo, ciin.;ft;o, margine candido, epilhecio amoene cinnabarino, conve.xo, nitido, glabro, caduco; conìdiis ovoideis, biguUatis, quandoque aculiusculis, 0*3 hyalinis; basidiis liliformibus, rurcalis vel alterne riimosìs in cellulis clavalis, quandoque plasmale bipartito didymls, granulosis insertis, ramis 25-40 » 2-3. Habitat t)i eoi'Uso vivo Mori albae a Fiumicello. Perpulchral iiuleUinan itaUckromae Speg. affinis, a qua ma¬ gnitudine conidicrum et basidior,um, ccloreqiie spcrcdccliìi recedil. Osservazione* Olì sporodochi (fl^* i-6) sono orbieolari od eliUici, spesso cHlTormi per mutua pressione» L’Ipolccio (Hg. 7) al di fuori, di un bel cenere srumanlcsi in bianco al margine, ed al di dentro un rosso vìvo. IJ epiiecio ò talora mollo convesso, tal altra quasi piano, lucido, cinnabarino, o roseo carneo, I co idi (fig. 12) hanno una forma ovoidale, sono talvolta pacaminati agli apici, biguUulalì, privi dì colore e sostenuti da basidi thg:» 9-n) TiUforrnìj ramosi o forcati, inseriti air apice di una cellula assai allungata, elavìformc, gultulala, spesso Col plasma bipartito» La rinvenni sulla corteccia viva dei tronchi di vegeti Gelsi bianchì. Tanto in questa specie che nella i''* auaabayma Sacc, rcpilecio alla maturiUi sì stacea^ c rimane solo Lipolecio cavo in forma dì patella, Spicg» della Uiv. hg. S» Corteccia col fungo [grandcziia al vero). l' Asc. n. 2 Patellina cinnabarina Sacc. et Beri. iTfih. li>i- l Sue carde Miclielia Voi. 11, p. {iliimeiiuln luìmnlxiriiifì), .. Funsi italici ub. 800 , (/('/“'■ SporodochìLs patellulatls vel elevatis sparsis, ve! subaggre- traiis, raro ccnnuentibLis, carnesulis, hypothecio crasskisculo roseo, margine extusquo pallici ieri bus, epilhecio cinnabariiie, sphaeroidec, glabro, nitide: basìdiis ritilbrmìbus, continuis, al¬ terne ramesis, saepe binis apice cellulae crassee, subclavatae, guttuiigerae exerientibus, ramis 20 - 3 o - 2 ; ccnidiìs sphaeroideis, apicalibas, 3^2 - 3, hyalinis. Habitat in coifitr vira dnmre Morì albac a Fiumicùllo ei a Ccneglianc (It. ber.) Osservazione. CU sporodochii (iìg. talvolta assumono la forma dì un cono rove.ìcìato (fig. 17-18) generalmenlo sono però ap*- pialliti cd escavati in forma di palella, (lig. uj - 20) sono di grande?.?..! varia c di un colore roseo. Gli cpitcci sono srercidalì, prominenti, glabri lucidi, rossi, I basidi (Hg, 21) sono filiformi, ramosi, con rami alterni, inseriti a due a due, in altri basidi più grossi, jalìni. 1 conìcli ffig, p) sono pressoché sferici, privi di giitlule c sGolornli. Giusiamente il Chiariss. Profi Saccardo ascrisse la VaUdìma ìi*UÌr:!trù})ut di Spega??ini [Fung. Arg. Pug, ITI, n. 1Ò4), agli Sferopsidei (Fam. Nac- tì^ioidecte Sacc. subchoors P^i!eliiyì€(w SaccJ basandosi sulla dcserlxlortc data dallo Spcgazàlni stesso, che ammette nei periteci un tessuto pa* rcnchimatico olivacco. Egli ò certo che le specie da me dcsirìttc c figurale^ devono ascrì¬ versi al genere Paleiliìia^ c siccome dopo averle accuratamente studiate, sono certo che non esiste nel loro ìpotecio un vero tessuto parenchl- malico, cosi sono |6. Thucnien Pilze Obstgew p. 64. Imbricata; pileo subercso, tenui, ertuso-renexo, pulvìnalo. siibundulatc, zonato, .strigoso-hispido, Itilvc, ambitu cxpalicnte, glabriusculo : pcris anfplis. subrclunclis, cbtusia, inlus albis. Habitat ad inrncox Morì albte allaninhiiic aiim-iim froìh dosa rimi in....? Ad In/ncos Quercus. F'agi, Salicis In llalhi ol epratonia,' in Algeria ìcrla. Pori varianl obtusc angulaii et la¬ ceri, marginulcs brcviti.simi. Tr. gaUìCfC maniresle al]ìnis. 6 Stereum purpureum Pers. Per SCO n Obs. Mvcol. 2, p. 92. Fries liymencm. Fiircp. p. 639. Patcuilliard Tab, An. Fung. tig, i 5 o. S ac cardo Syll. llymenoin. \'oI. Il, p. 5 ó 3 . Thuemen Pilze Obstgevv. p. ò 3 . Fries Syst. .Mycol. I, p. -440. [Tlii^lcpìtoru purpurea). Bulliard Champ. Fr. lab. 483 {Aiiricularìa re/ìexa.) Coriacee-molle: pileo efluso-renexe, subimbricatc, zonale, villcsc-tcmentesc, pallido albidove: fiynienio nudo, levi, glabro, purpurascente ; sporis cbloiigc-obovatis, antice oblusis, basi obli¬ que acuminatis, hyalinis, 7-8 « 3 -4. Habitat ad iruncos Mori alba; aliarpuique arhorum fron- dosarum in Europa. Stereum moricola Berk. Berkeley Ncrtb Am. Fungi n. 233 . Saccardo Syll, Hymen. Vcl. II, p. 567. Pìlec reOexc, pcstice decurrente, pubescente, aibido; hy- menio fusco. Habitat ad corlìces Meri in Caro!, inf. Amer. faùie,r.P\\.v ri bus nctis 5 /. rugosciusculo simile sed prersus disti nctum. 7 Penioptiora cinerescens (Schw.) Sacc- Saccardo Syll. liymen. Voi, li, p. 64Ó. Schweiniz Syn. Am, hci‘. n. 65 1 {Slereutn cineresc&its). T h 11 e m e n Pilze Obsigew. p. 63 {Slercum cinercicens). Lévelile in Ann. Se. Nat. 1846 (Bot.) p. i 52 {lìyMcno- ch(sl(C cincr&scens ). Pileata et resupinatc-el'lusa, coriacea: pileìs dlmidiatis, ccn- lluentibus, strigcsc-xcnalis, unicclcribus, iCinereo-albidis, 2,5 cm. diam., limbo tenuicri, minus slrigoso; hymenio e cinereo sublu- ligincsc-purpurascenli, sicco pnesertim (ubi resupìnatc) rimcsc. Habitat in trx4ncis semivivis Meri albre « Betblehcm » Ame- riC(E hcrealix. Plagas 5 -/ cm. latas cccupans; hymcnium de- munì expallescens, pseudo-lubercuicsum, prccessibus cirercis prominulis, pellucidis prcedilum. DISCO\n'CETE.^ FR. Peziza conchella Schw- Schweiniz Syn. .'\m. bor. p. 177, n. 942. Thuemen Pilze Obslgew. p. 62 Minutissima, ccnchiformis, sessilis, .subpellucide rubra, .sicca connivens, margine acuto. Habitat utl runtos i/a/t't/e.r Mori alba; « Bclhlehem » Ant. boreali^. s Galloria chrysocoma (Bull.) Fries. F'ries Siimma Veg. Scand. p. 35»j. Fuckel Svmb. .Mvcd. p. 283, 4 ^' li Thuemcn Pifzc Obstgew. p. 63 . Bulliard Champ. p. 254, g. ic. iiirysocoma). Gii le t Disc. Fi‘. p. 212 {Mo/Jìx/d rf/rysocof/ia). .'\sccmaie seasili, glabre, prime spliasrcidec. dein conlro depresse, demum piane, ude gelalincso. subceracee, sicco Oe- .\ucse, 2-3 mm. diam, pallide luleo, vel auranlìo-rulvc; ascis brevibus; speridiis retundatis. iinigullatis^ paraphysibus filifcr- mibus, apice clav'atis. HabiLat in Ugno emortm Alcii alb;!- aliarumqae arborum in Gaìlia et Germania leciti. Galloria vinosa (A. st S.) Fries. F'ries Summa Veg. Scand. p. 35c> Fuckel Symb, Mycet* p, 283. IMiì 11 ips Biit. Discoin. p* 333. A 1 b c r t i n i ’et S c h u e I n I ^ p. ao8. e^i^d onioxa*^. Fries Syst. .Mycol. 11. p. 142 vinesa). Gii lei Champ. Frane, p. 12 $ {Mollìsia vinosa). p. lor. {Orbìlia viìiosa). Minuta^ sessilis, subtrcmellcsa, subplana levi, cmnino inte¬ gra, pallide rubrc-vincsa ; ascia clavalis, cctcspcris; spcridiis lì* lircrmi-acicuiaribus, rectis vel curvuHs, t; paraphysibus niìfcrmibijs, glacilibus, subinde ramesìs, apici bus globcso^vcl pi- ri fermi incrassatis. Habitat in rarns e//iorltiìs ^\cvi a\ha: alìurif?/iijiie arboram fronilosarii/H verism/l/ler ìh loia Europa. à V Cenangìum fatiscens Schw. Schwciniz Syn. Am. ber. p. 23.p n. 2oa5. Thiiemen l’ilze Obslgew. p. 63. .Miniilum, l'asciculatum, prcrumpen.ì sessile; ascomalibus glc- bosis, primum clausis, inlerdum dilTcrmibu.s, puivere ccpicsc Icctis clemitm cmiiino raliacentibus. IIabitili in corlic^ Meri albai « Belblchem » Atn. l>or. Pul- vere deterso appareni ascemala appianala, atrenitentia, demum irreguiaritur aperta. Blytridium subsìtiiiuni (C. et Eli.) Sacc. Saccardc S\IL Disccmvceium (ined.ì li* Ccoke et l-’llis in Grev. p. 8, tab, 96 , lìg. 34 . {ì'ahiì- hi vìi! siihsìdm). (jrcgariLini; ascemalibiis alrc-biLinneis, dcpie.ssi.s vix i mm. diam., inter lìbrillas nidiilaniibus, difTormibiis: ascis clavalis: ape- ridiis ìanceclatis, utrinque cblLisus, 25-3o=to, quinque-seplalis. Iiinc illic longitiidiniiliter divisis, liyalinisi paraphysibus clavalis, briinneis. Habitat in nnitis iìecoNii'tiiis Mcii iior. Sporidia subinde 15-18 = 7 . PYRENO.\nrETE.E PR. em. DE-NOT. IQ Uncinula geniculata Gerv. Gervais in kist, Hcl. lahi'. 187^, p. 3 oi. Saccarclc Svll. Ikren, Voi. I. p. 8. Mycelic persistente, orbiciilatìnì cliuso v. lotam l’olli pag. supericrem chducenle: peritheciis uno y. cliam. appenclicibiis 3 a- 42, perilhecio sesquiicngicrihus: ascis 5-8, cvoicleis, sahrcslra* lis; sporidiis senis. Habitat /ri fo/iis Meri rubiiC. a Poughkeepsie » Arn&ricee borealis, Appendices S£3epe leniter geniculatrc. Meliola Mori (Catt.) Sacc. Saccarclc Syll. Pyi*en. Vcl. I, p, 68: Cattaneo Mal nere eie. p. 5, tab. XVIII, fìg. 5-ó [Cap- nodiiim Mori'. Mycelic ramulca gemmasque cbducente, et qiianclcque de* lormanle, crustacec, aterrimo. hyphis septatìs repcntibus con¬ flato; peritheciis sphtericis, alris, levibus, glabris, superficiali bus, ascis cbcvato-cllipscideis, 3o-i2, cctcspcris, aparaphysatis; .spo¬ ridiis di-tristichis, oveideis, conlinuis. transliicidis, guttulatis, 12 u. Icngis. tcnidia miiltipartila fgemm£e Tli 1.) spemiogcnia peritheciis asccphori.s similia; sperniatiis cvoicleis, brunneis 7 u. Icng. Habitat in rurnuìis el gemmis M. albte m lnsubriu{ltitlìa}. Eurotìum herbariorum (Wigg.) Link, 11 Link Spec. Plani. I, p. 79, Saccardo Syll. Pyren. Vcl. I, p, 26. Win lei' Die Filze 11 , p. 14. Wiggers Prim, l’I. Alz. (Mucor herbariorum). Peritheciis iìlamenlis repeniibus, inlricalis, ramcsis, prime hvalino-albis .sulTullts, sphtcroideis. sulphurcis, lalit. 75-80 w; ascis sphiercideis, ve! SLibspha'rcideis, diam. 12-1 5 _w. ; apcridiis octcnia. ccnglchalis, liyalinis, leniifcrmibus, biccnvexis, margine silice hUc, anele marginale percursis. 8- io y. , diam. maj.. mar¬ gine radiatim striclatis, diam. 5 ' ; paraphysibus vullis. llabilal ì?i folìi.K ei/ioriui.': Meri albie verisìimUter in loia Jìurojia. Eurotìum Desmazìeri Cast. Castagne PI. Mars. Il, p. 5 ó' Cregarium minulisslmum, lomentum rarum, perilheciis sul- phureis. Habitat i/i foh'is emorluis Meri alba; prope 0 allite. « .MarseiUe » Coronophora gregaria (Lib.) Fuck. l'iickel Symb. .M.ccl. p. Saccarde Srll. l’yrcn. \'cl, 1, p. loJ. Uberi Plani. Crypl. Arci. n. i^à. {Spfurn'ii gri^garìa''. Mitschkc Pyren. (k'tmnnici p. loj. {Cuhspìireria greg.), Tuiasno Sei. FuiigcrLim ('arp; li, p, \\ 3 , p. p, [Cahsp/i. t't'rnii'osa). U'inler Die Pi (/.e II, p. fiju, {CitkKKphwriu gregaria). Thiìmen Filze Obgewilch. p. 6i. [Ciihtsph- verrucosi^, Perithecii.s cìrcinaiim, i-arius ctespilose ac densi.ssime scciatis, taris.sinie sclitariis, magnis siiberectis, late evati.s. vel scib-rlcbcsìs, plerumquc ccllabasccntibus, ^■el nuilua pre.ssicne angulalis, aler- rimis, verruculcsis, primiius parce pi Ics s. tpcx autem glaberrì- mis, celle de.stituus, apice tandem late perferatis, sub perldermìo varie lacerate vel rimcsc. cenici interieri impositis, siibsymme- tricis vd emmine cencentricls: ascia late clavalis, vel cbcvalts, apice rctundati.s, ebtiisi.ssirnis. in pediccllum lengum plci'umc|ue pedetentim, aUeniialis, kimine plus miniis ceiistricic, mvriespe- ris, C(i-8o 5 (p. ,spcr); pseudcparapliysibu.s crassiLt.sculis, fìiilcrmibus, simplicibus, septalis, srepoque ncckilcso~arliculalis, ascis duple irlplcvc lengiorihus ; spcridiis luimere.sissimis, ceti- giebatis, cylindraccis. curvulis, .suhliyallnis, 8-12 = 2-3. Habitat in nnnìx i?mor/ttìs Mori albiC (/// CnìHa, Gernnn tud^ Iluìiu et Belgio !n tionns Serbi, Co rasi j i'Iliae, Alni iuvenlu). <)sservazione. Come dissi di qiissta specie avrei potuto dare una ngitra, ma ini astenni dal farlo avendo trovato die qua-Sto fungo venne annoverato tra i nioricoli soltanto fclrb sappia) dal Thucinen net la¬ voro citato nella sinonimia, e siccome non ò citata in dello lavoro la fonte dalla (.[uale I autore trasse quella notizia, cosi io mi ritengo auto- 1 iitzato a non porre la presente specie tr.a le nifitìciiìn' genuine, ic niiali io ho vedute 0 corred.it e di ligttra. Valsa amhiens 'Pers ) Fr. Fi'ies Sumin. \'cg. Scand. p, 413, Saccardo SylI. l’yron. Vct, 1, p. i3!. Myccl, Yen. Sp. lah, XIll, lìg 2-7. , , [■•orscon Syn. Aleth. Fung. p. 44 {Sphu^rkt (tmbii’ns). Stremate ccnico truncalc - depresse, plus minus prclubc- fante, peridermic vulgo fìsse, addierente tede; perithedìa 4-2U in siiigulo stremate, fere mcncatichis, sphiercideìs vel mutua pressione angulatìs, maiusculis, ccllis tenuissimìs csliclìsque, in- crassalis, subsplnei'Cideis vel aubeveideìs, depressìs, hevìbus, ma- jusculis, atris, dìacum primo albidum ddn dnereum, demum iuscescenlem vel utrum ambienlibus vel cingentibus instruciis; ascia elongatis vel clavalis, ^^-spcris, rartiis 4-spcris, 40-8^ » 10-16; sporidiìs ecngicbiitis vel subdìslichis, curvulìa vel subrectis, ecte¬ nia, 16-18 s 3-4; quaternia 20-26 = 5 - 6 . Spermogenia \Cylospora carpìiospt^niìu Fr. etc.) slrcmalibus perilheoigeris sai sìmilia. disco rotundalc sordide, papilla vulgo unica, atra, pertusa iii- slructo multilcculcriarspcrmaliis elongatis ctirvulis, 3-7*= 1, tan¬ dem in cirrhcs aibc-lutescentos prcpulsis. Habitat in runiis corlicalls Mori (lìkirumque arbonim phi- rbiiariimy in loia Jiuropu. Valsa pusio B. et C. licrkeley et CurLis in Grevilleii XIW p. Herlctse el cui ine AdcL ad \’cK l-l\’ SylI- P Pustulis parvulis, erumpenlibus: pentheciis atris, subglc- besis In ccrtice niduUinlibus, epidermide lissurala cinclis: csliolis subrugesis brevibus, truncalts in disco crblculari emergentibus; asds clavatis, sLibsessitibus, cclcsporis; spcridiìs allanloideis, hya- linis, subfuscidulis, 8 = 2. Habitat in cor lice Mori mullicaulis in Carcìina inferiore iimcr. i>o realis. Valsa morìgena B. et C. Berkeley et Curiis in Grevillea XIV. p. ,4rj. Berlese et \'cirlinc Add. ad \'cl. 1-1\‘ SylI. p. 25. IVTÌthceiis glcbcsis, linea nigra circumscriptis strcmateqiie palìidc, corticali immersLs, demum crusta nigrilicata tectis, osliclis in ciiscum niinutum. atriim .siihccnllnentibus, prcminulis; ascis cyiindraceo-ciavatis; spcridils allantcidois, hyalinLs, io» 2. Habitat in coriirc Meri multicaulis in Carolina inferiore Americhe borealis. Eutypella Mori Schiilz. et Sacc. Schuizer et Saccardo in Rev. .Myc, iSS 5 . Scliulz. 111. Fung. slav. n. 980. Berlese et Veglino Add, ad Voi. 1-lV SylI. p. 3 o. Stromatibus la.ve gregariis, innatc-erumpentìbus ccrticclis, yerriicifcrmibus mm. cr, atris, intiis pallidis, linea nulla nigra inira limitati.s: periiheciis stremate immersis, valscideis, evatis, colIis cenvergentibus, in csticla emérgentìa in crespai li la, nedu- Icsc-rimcsa desìnenlibus: ascis clavatis, slipìtalis (spuriepara- phyasatis, cctesporis; spcridiis dìstlchìs, allantcideis, Iiyaìinis, 9~i2 s 3 , Habitat in raniis eoriieaiis }^\c\'ì nigne jyrcpc « V''inkcvce n Slat'oniie. Perle non spcciticc dislinguenda a forma „e li ty pel Iacea Eiilypw iiiiiibuuda;. >s Hypoxylon coccineum Bull. Bui Hard fhamp. Frane, p. tab. 345, bg. 2. Siiccardo Syli. Fyren. \*cl. I, p. 353 . Winlcr nie Filze'”II, p. «fÓ. 15 i z z c z c r 0 riera \'en (’iiti, 1 ’arle l, 191^. llerlese t'bamp. Frioul, p. 0. Tliuemcn J’ilze Obstgew, p, 6a. l’er.scon Syncp.s. p. () {Sph(firìa fragifonìiìs nec Hcffm) Linné Syst. Nat Fd. XIL f. III. App. Vcg. p. 204. [Lyco~ pcrdon XHiriokisiini]. Scopoll Fiera Camici. II, p 399. [Valsa fragiforiiiì)s. Slromate per peridermiiim crumpcntc dein SLipcrlìcialì. sub* glcbcsc, nunc fLi-scc-viclaccc, cervine, hvmenic cenidifero piil- veracec concclcrij cineree, lteruginc.se primum vestite, nunc cen¬ tra latcrillo. mtiturc vere sempcr rubiginnsc, intus alrc-fulìginec, me,': solitarie, mc.\ ccnnale, suhctespitcso: ccnidiis [Institaìe aca¬ ri formis Fr. et Auìhìiìu Jhtvc-vtrens Fr.) cbvatis, minimis, sire* matibus rite evclulis. maturis minute mammiitcsis, IVagifcrmibus; pcritheciis ininutis, ovatis periphericis, moncstiebis, confertis, ncn- nihil estantibus; ascis cilìndricìs, longissime pedicellatis. cctc- spcris, paraphysibus Icngissimis, lìiifcrmibus, simplicibus, slipati.s 7t)-SS«5-7 p. .spcrif.; spcridiìs cblìque mcncsticbis, ebevatis, imeqnilatcralibus, nigricantibus, io-ì->» 4-5, stepe 2 guttulalÌs, Habitat in ramis .Meri albte alìaniiiiqiic arbenm frondo- sanun varisiìnilìter in loia Europa. Sphserella Mori Fuck. Fuckcl Symb, Mym. p. 106. Sa.ee ardo SylI. Fyren. \'cl. I, p. 53 (>. SpermcgcniLim SepieriiO Mori Lev. sistit. Habitat in foliis .Morì albte in (.ìermania Ivxem piaria lipsieniia ab Aiicrswal’d Iccta, sistunt non nisi ritylloslicinm osieo .xpor am Sacc. 1 OsservazionL — IC assai dubbioso se la Spìhcrdht A/Dridcl Kuckel sia Io stato ascolbro della Vhkosporii MorL c quest'àsscrKÌotte deve es¬ sere ^iuslilicata da ricerche biologiche, h'orsc invece si tratta della Spìucreìhi morkoìii del Ihisscrinì, 11 Ihickcl non diede la diagnosi della specie presente. iS Diaporte (Euporthe) sociabilis Nitschke. Nitsekhe Pyi-encm. Gemi. p. 2ó3. Saccardo Syll. Pyren. Vcl. 1 , p. (j 33 . Win ter Die Pilze 11 , p. 6ii. Stremate plcrumque latissime effuso ramesque Icnge am- hiente, ccrliei ligncque cmnìnc immerso, strato tenui, atro undi- que circumscriplc, peridcrmio arcte adhtetcntc, tandem cbscii- rato tecte: peritheciìs miiuitis, ordine suHapquali. bine inde in se- ries Icngitiidinalitcr directas, parallelas dislribulis denseque so- ciatis, V. rarius 2-4 stipatis, e globoso mex depressis, secticnc verticali cvalibus, ligni strato supiemc Ictis immersis, membrana pertenui, molli, fosca instriicLls. in ccNum brevissimum abrupte attenualis: csticlis crassis, cylindricis, apice rcUindalis, pcroque sdito ampliore tandem apertìs, pendermiiim perferatum pariim tantum superantibu-s; ascis anguste davatis v. acutiusenlis, bi* cdlularibus, gultuiis mex 2 tantum, mex plui'ibus gravidis, medio siepe parum ccnslrictìs, immo anìscmeris, reclis v. inrequilale- ralis, subhyalinis, 17-21 = 5 Habitat in rmtiìs enwrinis iMcri rubr.e « C.appemberg» « Gcrnnvìitc, Massaria Antonise Fab- Fabre Ess. Spher \"aud. 1 , p'i l'ig. 21. Saccardo Syll. Pyren. Noi, 11 , p. b. Peritheciìs spars's, glcbcsis, carbonaeds, in Ugno denudalo et exaridc nidulaniìbus, vertice cenddeo, emerso y® mili. diam.; ascis cviindraccis. breve stipilalis, 8 spcris, 200 » 1 5 ; spcridiis mcncstichis, magnis, annulo hyalino circumdatis, cblcngc-d* lipticis, nunc rectis, nane curvulis, ó-el rarius (j-7-septaiis, ad sepia plus minusque ccnstrìcils, immaluris ilavc-hyalinis, maUirìs brunneis, Icculis pluri-guttatis, 36 40 « lu-it. Habitat ad ìignunt exaridnnì Mori albiu et Olem eurcpeie (I Vaudusc * GiiUiac. »7 Melanomma Morì Fahr. l'abre Kss. Sphcr. Vauel I. <)i. fig. 2 ^ Saccarde Syll. I*yrcnom. Voi. Il, p. io5. Herlese Ale. Idee M. Myccl. (lelsc. p. e3. l’ei'ilhcciis gregariis, ligne exaridc- nigrifìcalc insidenlibus, SLipeiliciiilibLis, ccnaideLs, alris, vertice pere perforiilis. '/a niill. diani. ; ascis cylìndraccis, breve slipilalis, iS-spcris. 125- io;spO' ridiis oblitiiic inonotilichis, obicngis, ulrinque obUisis, rectis vel CLirvulit», alro-Iuscis, 3-soptaUs ad sepia slrangulalis Habitat /// Iruncis awis Mori albio « Vane!use » GalUa:. Treinatosphseria decipìens (De Not ) $acc> Sac e ardo Syll. Pyron. V'ol. 11. p. iiS. De NClaris l?ccl. p. {ÌJ^outu iìecipicns), l.ignalilis; perllheciis ad cubilia (linctiira slromalica. ainer- pba, elTusa luscescentia), nudis, gregariis vel discreiis liemisphtc- ricis. vertice obluse cblit|uovc, inlerdum umbonalls, pere laliu- sculo hiuntibLis, pachypleuris, alris, carbcnaceis, .siipcrlicie rugu- losis; ascis copiosìs clavatis, cctospcris; sporidiis fuscideis, ulriin|ue chiusiuscLilis,junioribus, nuclei.s quatuor rctundis, Iiyalino-luteells, fcelis, malLiris diluta hadiis, bilccularibus, ad dissepimcnlum ccn- traciis, loculis a medie ìncie tenuatìs, binuclcìferis, obscureque hilocularibus. Habitat in lipto dccorlictt/o Meri « CambUtsca » Jiiilùe !>orc(iUs~ i8 Plaeosphaeria Mori (Schiilz). Sacc. Saccardc Syll. l’yren. Vcl. Il, p. 3o5. Schultzer Myk. I>crl. p. 6411 {l‘li:ospora Mori). Pcrilhociis grcjjariis, tigne scmi-immersis, dein subsupeifi- cialibus, subglobcsis. papillalis, ’/i miti, dium , subrragilibus, ni- gricanlibus, setis ccncolcribus, seplails parco ccnspersis, denique (c.sliclcqitc) dilabontibus; ascis cylindracois paraphysalia. spc- ris, spcfidiis cbluse eveideis, medie leniler censlrictis, 5-pkiri- septalis, septisijue uniserìalihus murali-dìvisis. 3(> = i3, lulco-fu- tigineis, I labi la t in ramiilu dciih{uc dth'prik'tiih in HungaQa. Ciicurbitarìa botryosa (Fries) Ces. et De Not. (.esali c ho Nctaris Schema Sfer. hai. p, 3i5. Saccardc Syll. Pyren. Vcl. 11. p. 323: Thuemen ihize Obstgew p. bo. l'ries Sclercm. Suec. n. iic {Sjdi(sritt ho/ryosu) Cic.spitcsc-ccnglcmerata, roluiida; perillieciis gipbcsis, con- nalis, rugesis, opacis, atfis, apice deprcsais. Il ahi lai in ramis Morì alhtc in _? — In ramìs quercinis in Succia l&cla. <>!i.scrvazl<)iii. — H specie assat inccita. Il Ci.irrey la disegnò ma sembra che fosse immatura.. Gcrtamenlc non ò r llvi>ox\lim liolrfis. 19 Nectria Cucurbitula (Torte) Fries. Frics Fungi Mcklemli. Il, p. 38 (p. p.) Sacci! rdo SylL i’yren. Voi. Il, p. 114. Thiìmcn Filze ( ibslgcw, ji. 62. Win te r Fic Filze II, p, 114. Tede Fungi Mcklcmh. Il, p. 38 , {Sl>hii;rìa CucurhUnìu p. p.) Feiilheciis glchosis, nitidi», minialis, breve et obluse papil- lalis, ncn collabascenlibus; ascia cylintlricia, 100-1 m « i), sub apice conalrictis, breve stipiUitis, a para phy aalia, ocicspcris; spcricliis itionaslichia, obiongo-biconoideia, conslrictc-1-aeptalis, 14-18^ 0-7,2-4-giiUulaLis. hyalinis. II II b i t a l in i'oriice Mori albie in ... .r Ad runras l^ini .\bieiia ei Laricìs in Cìefnu/niu, ('nllin, Jiuìhi. I'chhIìi et Austria ischi. Nectria Russelìi 6. et C- Berkeley et Curtis Norlh Am. Fungi n. 8 i 5 . Siiccardo Syit. I^yren. Voi. Il, p. 481. aesprtosa. rubra dein fuacesccns; cslìclc papillifci-mi dein collaheiile; spcridiis cyrnhifermibus, uniscplalis. t 5-20 ■/.. longis. Habitat in corticc l’Imi /■/Meri » New Fngland « Cnnn finte (Russell, RavcnclJ. Nectria ilematiosa (Scfiw.) Berk. Berkeley Ncrth Am. i-'ungi p. uAp Sacca rdc SylI. Fyren. Vct. 11 . p. ói'P. Schweiniz Svn. Am. ber. n. 1424 (SjdtKirhì dcmaliosu). Crespi tosa, ex epidermide prcrumpens, stremale basilari ap¬ pianalo; ijci'illieciis paucis glcbesi.s, glabriusculis. ex colere rubro in ninro-ruscum decclcranlilius, indistincle oslìolalis, ccllapsis, i.indii|ue pilìs brevìssimis, subpcllucidis, demaliaceis tectis, (aciliter excussis et lovcolas linijucntibus; cies[JÌLiilis vi-x semilineare dia* nietrum .superanlibus: spcridiis (leste Bcrk.) oblcngi.s. Icnitcr cur- vis, i-acptalis i5-2i y. Icngis, Habitat frciiitens in nunnlìs .Mori si Platani « Bcthlebem « Amcr, ber. Aljìnis JV, cUmabarinte al multe minor, 20 Nectria ucliroleuca (Scliw). Bark. Herkcley in Orcv. !V', p. io. Saccarcic Syll. l’yrcn. Vcl. li, p. àoo. Schweini/. Syn. Am. ber, n. (S/>/j Amer. ber. Differì a A’, cinnaharhia magnitudine el perilliecìis verru* ccsc-punclalis. nec lam manifeslim dccolcrantibus. 31 Sphsrostilbe cinnabariira Tiil. Tu IUSI!e Carpctogia Vcl. III. p. in3. Sa c carde SvlI. l'vrcn. \"cl. II. p. .'iiS. PcriLheciis ;kI pecics stromatum ccnidicphcroiiini cilis, paicis, sessilibiis, glcbcsis. vix papillaiLs, glabctrimis, rubrc-auranliacis. senic lenitcr GCllahascenlihus ; ascis davate - oblniigìs, ^ iJ-iij; spcridiis ciisticliLS. cvalo-cbic'ngì.s, 22-26 = 7, plurinuclealìs: slat. ccnid. Stiìl/um [AiracliHiii) chmakirinum slrcmalibus baclllaribus. sursLim claviilatis, cinnabarinis: ccnidiis ovcideis c.xìl;uìs. 3.5 i. 5 . Habitat hi Iniucis Meri, Rhots eie. in fruciu kicumrc, in t'cylcn, i.oui.siana, Carol. inf. Am. ber. Cuba Mexicc. — SpciT dicrum plasma granosum nec non iransver.se nnilliparliUim de* sci ibltiii' a cel. Tulasnc : an erge species ad Megaloneclrimn tran si e renda. SI‘1 l/EKIACliylì IM1 lìKl-lìCTlì CÙI'rNl'IVlì Sphatrìa collecta Scliw. Sc h wc i n i z Syn. Am. ber. n. 1271. Saccardc Syll. Pyrcn. Vcl. Il, p. 37 .j, Minor, sparsa non centiuens, imivinulis .subretundis, ccnvexìs clevalis, atris, .subrcgulcso-punctalis in supcrlìdc: estiolis indi- slinctis, prcminulls, stelìatim epidermide cinctis; poritheciis mi- nulis glcbcsi.s. in stremato .satìs crasse, alcrrimc, sed non ad basim immersìs; pulvinulis i '/» Icngis et latis. Habitat j'reqn&ns in ninhs juniorihus'^\cv\ albEC «lìctlile- hemii Amer. hor il Sphseria Mori-rubrae Schw. Schweiniz Svn* Ani, ber. n. 1J02. Si*ccarde Syll, IVrcn. VcL II, Sj'/. Nuda crafwiusCLila, vix ccncresccns, sed semiimmersa, inler- dum plagis iiuequalibiìs Vi uiìcialibus, ccniluens, inlerdum sub¬ simplex; supeilìcic valdc inmt|Li:ili, riigcsa^ osticlis subprcminulis, perferalis; porithecìis ma;f^usculis, nicncstlcliis. immersis stremate fuliginec-nigTc, H abi tal /;/ ù'gno pn/ri Meri pubret; u [ielhiehem p /H}t\ Spliseria olìvaceo-hirta Schw Schweiniz Svn. Am. ber. ii. i656. Sacca rei 0 Syll.'Pvren. Vcl. 11, p. -jiO. Sparsa, majuscuUi, csliclis crassùs, cylindrictB, pcriusis. pcr- sistcnlibus, cpidcrmiclcm pcnctranlihus. dejcclil t|uà apparont pcrilliecia .magna, appianata, cireum circa clivaccc-hirta, librum ccrticis colere cllvaccc-nìgrc lingenlia, subinimersa, gelatina aibà la reta dein evacuata. Habitat sul epidermide majorutti raitwnim Mori albe « Iteti licheni « Atnrr. ùoretiìis. Sphffiria Mori-alli» Schw S c h \v c i n i z Syn. Am. ber. n, J 786 , Saccardo Syll. l’yren. Vcl. II, p. .p58. Ilypephylla. aggregata in macula parva, rctunda. Imequali; periilieciis majusculis, valde prcmtnulis, rugesis, derormibus, ore cerenale glcbulc albe spermatico, deraum deciduo et lum, sub- aperte. II a b i ta t in Joliis emarlitis Meri albie « Itethic- hem « Amer. horeal. *ì Piioma mìllcpiinctata Desm. I ) c s m il z i e r c s NcL, p. li. IVe'rIcsu et. Veglino Ade!, ad Voi. 1 —IV Svll, p. joi.). Amjtliigcna; rniiL'ulis nullis: peritheciis inntilis. niiniercsissiini.s, .sparso-iiiipi’Gximulis, glebosis 11,175-0,1 mm. diam., utrinque prc- miivLiiis, ruropitllidis. dtin fiiscis, dcprc-ssis; csliclo piinctil'ornii; spc- rulis puucis, cblongis, c.\iguis. 5 7. longis. II ubi lai /;/ foU/'s tit’ìapsis Mori albiu in OaUiii. — Ncn P/io- fila miUi’^ptinchihi i’cnzig (Saec. Sv!l. Ili, p, loó) quie Piioma longipes B. et C. lierkclcv et Curlis Norlh Am. Pungi n. 3/5. S il c e a r d 0 S v H • Spliicrcp.s. p. yó. Subocrticcki grogariu; spcru!i.s ininulis, brcvilci- cblongis:. basidi is sporti là mii Ilei ics lenglcribus. Habitat in ramisi rarlicaiis .Mori rubrre in Carolina infe¬ riore, rejsione Ameriem Imrealis. ¥ (i ; Phoma maculiformis Moni 11 Thuemen {Vil\e Ohsigew. p. 05 ) cÌUi questo specie ic ncn la trovai nelle opeic de! .Montagne. Forse si tiutla /Vi. maenhtris? La Phoma muniliformis scccndc il Thuemen vive sulle Icglie di Morns nigra. Aposplisrìa Morr (Mont.) Sacc. a4 Saccardc Sylt. Sphior. cl Mei. p, i/;). McnUiiìiie Ceni. \'l. n. .S8, in Ann, 3, XII. p. 3o6, SylI. n. 975 {Phoma Mori). Pcriliieciìs dimkiialis, miniilissimis, superiìcialihus, ccnico- hcmìspluericis. apice pere iierlusis, tandem circiiinscisso-deciduis; basidiis crecLis. brevi bus, spcrulas oblonyc-li.isildtines, 5-6 a. lonf^as substineniibtis. 11 ab itili in Ugno docortica/o Mori albre, rope « Ilaltenhcim » Ri/enogovia. O.sservnzlonl, — Do c)ui la cliàgriùsi l'uckcliana del Cryp/osporìion Rii’ìs (l'UCk. Symb. Myc. p. i:ij Aui'Viiìh.... coiiiiliì! in sporophori ohìongi iipice, fiaijormiliiis, dpice airvalis, hyalhiìs. Cryptosporium ferrugineum Bon. Hcnorden AbhundI, Geb. Mykol. p. i 3 o. Saccal do Syll. Sphacr. cl Mei. p. 741. Acervulis roiundis, minimis, IcniiformibLis, mycelio Icrrugi- nco leclis, pusUilis convcxis, c qiiibus accrvulu.s j>cro pcrtusus, dlsci ad inslar crumpil; ccnldiis iusilcrmibus, ulrinqiic acuUs, diaphanis. Habitat in ramis sicci$ Mori in Gneslpìtaìia. Metancotlium conglomeratum Link. Link Sp, JMant. Fungi li, p. 92. Sue cardo Syll. SplutT, Mei. p. yS.). Tluiemen l’ilzo Obsigew. p, (>2. Link iibiierv. I, p. 3, lab. 1. (ig- 7 . Ccnicliis sLibglcbosis minulis, atris, cpacis, laxis, in griiniulca primum .subrotundos, dein elJ’usos digestis upidcrmldec[ue scissa cinclis. II a b 1L a l ad rumos &morluos .Mori albie ùi .... ? hi Germuma £-•/ in Italia ad ratiws omortuos sepium ai Fagorura invenium. Melanconium Dothidea Schw. Schweinitz Syn. Amcr. ber. n. 2967. Saccardc Syll. Sphaer. el Me!, p. 752. .■\cervulis majcriluis proni mpen li bus, epidermide dnctis, disco aut superlìGÌe undulalim luberculosa {Dothidcam Sauibuci referenlibus) alerrlmis, compcsiiis (sub microscopio) ex conidiis majuscLilis non septatis, cylindricis ulrinque rolundalis fuligineis. IIabitai in ramis variis prosarIhu Meri « Bclhlehem » Amcr. borcalis. Didymosporium pezìzoideum Schw. Schweinitz Syn. Am, ber. n. 2972, S ac cardo Syll. Sphaer. et Me!, p. 765. Acervidis pezizoideìs, emarginatis, cincreo-alris, dense ag- gregatis el epidermide steilalinì rupia cinclis; disco t-2j lineari diam., impresso ; forma accrvuiorum quasi angulata oh nuiluam pressicnem ; juniore aetatc spcrcdochium undique ccnidiis ere- bris nigris, uniscplalis cnuslum, denìque conidia (ere coalesccn- tia eum sporodoehio induralo et inlus .subccrnco et albidc. Habitat passim in corticc putrido ramonim Mori alba: pregarle crescens, « Bethlehem « in America boreali. 39 Pestalozzia Mori (Cast) Moni. Montagne Ceni. VI n. 3 o in Ann. Se. Nat. 3 , XX p. 4^. SylI. Crypt. n, 934. Sa e cardo SylI. Spliacr. et Mei. p. 793. Castagne Mais. l. p. 175. [Sp/mì^nu Mori). Acervulis gregariis, hcmisphacricc-ccnicis, subdimidiati.s, in- natc-crnmpenlibus ciiliciila cancsccnte primo leclis, alris. opacis, tandem ciabentibLispconiditò rusifcrmlbiis tjuadriscptatls. au a. Icng. Icculis 3 mediis ccloratis, extimìs hyalinis, altere fine bicor¬ ni bus. tlabilal m cor lìce Mori prope MurseìHe Gallia'. IJYIM lOMYCETEyK .makt. Monilia fructigena Pers l’ersoon Syn, p, 693, Saccardo SylI. Hypliom. p. 34, Fungi hai. lab. S4S. Link SpcG. l'I. p. 50 {Oidìitvi /niciìgmufìi). Cmspitiilis ccnipactiuscclis, pulvinalis, sai'pc circinaiilibns, ccnflucntibusciue, lomcntcsis, albidìis dcln caVnco-cchraccis; liy- pbis lasciculatls, breve ramosis; conidiis Icngc ramcso-calcnu- latis, eveideis vcl oblongis, 25 « 10-12, e hyalino carneclis. Il abitai in friictibus pulre-sccntihuì, .Mori albee i'C.rìsimìlìtcr in loia llnrcpa. Tricotlieciiim albido-roseiim (Roiim.) Beri, et Vogl. [ìcrjosc cl Vegline Acid, ad Voi. 1 -IV Syil. p. dyx Re u megli ere in Rev. .Mvg. iRt% p. 92 {Trichosporìiiw ulltfdo-roseuni). Qespitulis pulvinatis, primo distìnclis clein connueiitibus, primum albis dein rcsci.s, inler corlicem cl lignum nidulanlibus et perithecia Morì logcntibus; liyphiR sleriìibiis repcn* libiis, ramesis, scplalìs, intricatis; hyphis fcrtiUbus crcclis. non septatis. roseisi conìdìis eveìdcis, non pirilcrmibuSi didymis, lO- >0 = 11 n h i t I hi rafìiìs iVTr-rà ìtsìf^ « ( Cladbsporium epipliyilum Mart Martius EH. p. 351 . Corda Iconcs Eungerum I, p. i.|, lab. Ili, fig. 20 j|. Sa co ardo Syll. Ilyphom. p. 3 òo. Ca;.spitulis in erbem piimuni crectis, detn dcclinalis, ramo- sis, inlrìcaiissimis, pallide clivaccis. ilocculis ccnidioi;,Lim ccnca- lenaprum simplicibiis, conceleribns, inspersis; ccnidiis copicsis dein dìlabenlibus, initio sirhpticibus dein didymis, vel pclydidymis. 1 Ubi tal in foliìs cworhds Mori alba? verismiHìler in loia Europa. 5 * Torula Tuliercutaris Nees, Nccs Act. Leop. IX, p* 247, tab. VI. i6, Saccardo SylL I lyphcm. p. 26 r. I^ink Sp. IManL l^iingL I, p. 1 25, {l'óìracóiìmn ìuifcri\). ('onidicrum catt^nulis ni^ns, subcylindricls, luiraspcrk, 7//- /iì^n'itliirì€v dìscunì denigrantibus; arliculis glcbcsis, atris. Il abitai in TubercLilariis ad ramos Morì eie. in Ceainania ei lialia. OsscrvazionL — Io ho trovalo una sola volta una sui rami di f'iclso* la qimlc presentava il carattere pariìeolarc dì avere le cate¬ nelle roi maic di artìcoli, però queste caienulc costiluivano un vero siinpoclio- Non credo clic sì tratti ideila T^ruia hiTintrtm^ poiché in que* sla specie le caicnule sono quasi sempre semplici, c Gonslantemcnlc pluriariicoiaic. Probabilmente invece il mio esemplare si deve ascri¬ vere alla Tortthi Tubt'renìarht per hi quale forse (e prohabilmenic per qualclic altra) sarebbe ^iustiiicata rislltuzionc del irencrc Ti^traccìiim. Helminthos[)orìum virguitoriim Schw. Schwciiiiz ì>yn. Am. ber. n. 266H. S a e e a i‘ d 0 Syll. 1 !ypfi, ]D. .'\ 2 1. llyphia aggregatis in inaculariT nigrcsccnlcm, semiuncialcm prinnim ;jub epidennìde, demum nucits : cctcrum brevissimis, te- i. * I neri'innis luscis, ramosis, cgntdiis ccncclcribus inspersis. Habitat sitù cphUrniìde rtmìuhnimt Meri frlgiyrc cmt?r- hiOTìiVì, dcmuìu denudalonim « lìcliilchcm » Am. hor. Cercospora moricola Cooke e coke In Ravcncl Am. Fung. n. 58/ et in Cìrcvillea Xll p. 3o. Saccardo Syll. Ilyphcmyc. p. irypephylla ; maculìs orbiceìaribua rufo-luscis; liypbis lasci- culatis, abbreviali.s, olivaceis; ccnidils superne atlcnuatis, 3-^- seplalis, liyalinls, 70 = 3. Habitat hi yb/w Meri alba; e/M. rubra in Carolina infe¬ riore et <*Clevcden » BriUmnìer. CercQspora pulvìnata Sacc. et S a c c a f cl c ol \V i n l c r Mise. Myc. 11 , p. 18 , S a c c a r d D Syll. ! lyplicmyc. p, 7 ^. Maciiiis ampliigcnis, subcrbiculariluis, rulb-lerrugincis; ctc- .'spitalis hvpephyllis, punctiformihu.s, ba.si .slrcmalieii, hcmi.spliici'icaj opacu cIivacoo-célli.ilc.sa suITliUìs; hvphis brevibus, ccnlinuis, sub- dcnlicLilati-s, simplidbus, pallide clivaccm; cciiìdiis hadljaribus, ebiLisiuscLilis, obsolete 3'Seplatis, » 3,5, dìlule clivascenlibus. Habitat fu folìts htugtiiilis Meri rubrà t Missouri » Am. hor. Cercùsloru moricola ccnidììs brcvìcribus dilTone vidclur. An satis.- Sporidesmium polymorphum Corda. Corda Iccncs Fung, I, p. 7, lig. no. Sacc ardo 83*11, llyphcmj'c. p. 5 oi, Mich. 11 . p. 289, Thiimen Filze Obslgew. p. 63, Ca,'spitulis nigris, effusis, pulvereis, opacis; ccnidììs gc vcl 0 voidco-a tigli losis, ,[0-5o = 25-3 ij, varie septato-murifoi- mibus, atro-l'uscis, fere opacis, spcrcpbcro brevi, tcreti, seplaic, ■re sulTultis. Habitat /« corUt'ifms .M. albac X'erìmmlilcr in io fa EnrojHi, H Macrosporium nitens (Fres.) Sacc. Sacc;,irclc Syil. llyphom, p. 533. l h LI c m c n i ilzc ()hsljufi;\v. p. 6 i (Sepioil'oyìimi iìì/cus). l-resLMiius Rcilr. zur. jMykol. p. 3 ^, uib. ili. lijtj. 3 o -35 ( 5 ep 1 0 sp 0 riIIm n iìen s ), LlkusLini, ulrc^vircns; hyphis subiasciculatls* simplicihus vcl pdicc Itimotiis* isepuuis* brunnéO’-olivtiCL^is, ccnidiis c fjloho^^c cl- lipHoideis^ 20-35 icngis. 2-3-seplai:C"mijrircrmihi)s. ad sepia [cniter cciislrictis, brunneo-clivacds, picrumtjue acrcgenis* t labi Lai in fo!m Mori alba.; puiresrcniìhiS hi Germania. <)ssorvaz iotiK — J:. una specie che dal ["rcscnius venne irò vaia nel] e[)icai pio eli CucHtitthr Jio L'|uintii inoili diibl>i che la specie viverne sul (ìciso sia stata leilamcnte classificala. Non Ù fc^rsc lenicrilà il pen^ sarc che nella sj>ecìe muricola si irai tasse de! Mairosponum sai lfCi.]ucnic nelle foglie di Gelso, Tubercularìa mutabìlis Nees. Nuca in Link Spec. l’Ianl. Lungi IL p. loi. Corda Iccn. Fung. I, p, lab. L lig. 73. I ìuicmcn Pilze ( )hslgc\v p. p 3 , S a c c a r d c Syl 1. 11 y p h c m. p. 641. LiLini|)cns muUibilis, albido-rosca, rubra, cinnabtiritia. detn nigriCtins; slroniute minuto, albido—riilìellc, supra depresso et all'aio ccnidicruin versicolore lecLo ; conidiia niiiuitisainiìs evnlis II ubi lai Ili rams cìnoriuìs Mori alba: in .. In Gcr- fihiniit. Bcihenria et Belgio ad rtinmlos cmovluos urboftun itwcula. Tubercularia Mori Opiz. Opiz Seznum, p. 1^9. Saccardo Syll. llypbcm. p. 6.^9. ] labi tal ni f'iiniix Meri albìc in Bohenna et « Coimbra * Litsiliinìm. Spccics innLum nomine milii noia. 34 Fusarium oxysporum Schlecht. chicchi FI. Beiclin, II. p. 3r). 3accardo Ityphcm. p. 7 <' 5 . S[)cioclochio convexo, siihvcrriicosc, icscc, dein erumpeme. ruyiiicso cl cciilìuonlc: ccnidns, curviUis, uli'i(K|uc aculisyimis, trans\crsc .ì-5-scplatis, roscc-hyaliiiis. aporopherb rnincab inscrtis. Ilahiial in rtìmuUs c'inoi'ittis .Meri albtc in Germniìiu xlriu et Gontia, .\n. disliclum a i'. rilit' ì UrtìcteruHi vcl. l\ late- I Epicoccum Dii risami ni Mont. Me magne Syll. Crypi. n. i log. Ann. Se. Nat. f8.|5, p. 3S^ Saccarde SylI. Hyplicm. p. 739 . IlypophjllLim, minutiim. in macula cinerea fusce-cincta i ,5 cm. diam. gregarÌLini; stremale hcinisphaerico y. dimn., lu- tcc-purpurascenio : conidits pistillifcrmilxis, clìvaccis, levilnis tan¬ dem telraccilis, t 9 - 2 (i jì. diam. punctatisque, brevi-pcdlcedlatis, siipiic cylindracec. Habitat in folìis morihundU .Mori alba* in Guìtht, ìlaìia, Germania, Auslri pupyruc.). Siiblcnuc. lalc effusum, ligno, |c]ucd sjcpiiis iniral, mele adiivcrens. Malli lai suj>ru i'I intra ligua cariosa Meri albie in hi rmnos prtssf'rii/n SaticLim in Gernntniit ri Tiriiatntiu lectnm. SiiblomonlcsLim sed ad subslanliam me mbran accani le adii. Rhizomorpha subcorticalis Persoon l^crsccn Alyccl. Europ. !. p. 5 -). Pier lese Maiali. Gelse p. 4 lìg. 5 . Rolli Calai. I. p. 232 {Rhi^om. fragUisj. Magna, compressa, fihris parallelis suhcanaliGulatis, e illa- menlis mycdìcis fascicuUU'im conerelis fcrmaiis, (ìlameniis subtnde laminam elìlcientibus, el (ìbriliis Irasversalibus inicr se cebie- rcnlibus.' Mabital intra radices vivax Meri alba; et M. ingroc quas cnecal ìm Italia, Gallia. Germania eie. Ossorvazioiii. — Ho iratlato a lango di questa produzione nel Ilio lavoro citalo. Essa costituisce Io stato iniziale dell’«it7/(«r vuoisi produca la inalallia del Falchetlo. I (ìltiineiiti rizoiuorfìeì sì in- iltraiic) tra la corteccia ed il legno e si nulrono a spese della zona gc- leratrice inlralibrosa. 'l'alvolui si intrecciano tra loro c si uniscono in imiiia. In seguilo si insinuano anche nei raggi midollari c sirutlano i lalcriali plastici ivi acciimiilati; entrano nelle libre e producotici una tii’ztale liqiicfa/.ionc nelle pareti di queste. La radice inlaccata dal pa* assila, deve perire non ijotcndo la zona generatrice continuare il suo avorio. Ostracoderrna spailiceum Schw. Sclivveinìz Syn. Am. hor. p. 262, n. 2381. Thuomc-n Pilzc Ohstgcw. p. 62. SubroLunduni. appUinaium, ambitu siihlcbuiuin, allituclinc aut crussitìc vìx lineari (2'/^ mm ); periclic ab&i|ue vele ve.stit,MC ilec- ecso renlete. membrana perìclii salis ìirma, t|Liasi piincUiLc-gra- milcsa, siipetficie badie-spadicea, ‘/,-t micia tatìLudinein altingens; spciis gìcbcriìs, lulcis, petlucidi.s cl Tornio! ad instar arliculatim ani monililermiler invicem adlntrenlibus, in aqua aulem dilllu- cnlibus. Habitat m rimù Mori albtu dcjcclis passim « Bcllilehcm » .]//;. hor. Spermodermium rufum Schw. Schweiniz Syn. Am, ber, p. 209, n. 2q67. Th nenien Pilze Obslgew. p. 63. .Miniilum cvatc-oblongum aut pcliiis eicngaiiim, vcl diflcr- me, sparsum ac contlucns, tenue, lulco-rurum 3 , 5'-5 mm. ìcngum, t,3 mm. iatum, ìntu.s pallìdum, primum mclle demum duriu- sculum. Habitat /// ramuìis decorlicalin Meri a cfnilcrniidts aut i'(n 7 ;Vif'.v » Bclhlebem Ani, ('ertissime non Sphfcrio! ccnceplaculum. a* adìioirens Jìhris All Scìeroliumì Sclerotium Morì FuckeL Fiickcl Symb* MycoL p. 40S, T h uc m e II ì ^ilzc Obslgew, p* 61. (Ircgarium glcbcsum, IcvCn lliscum* minuiissimum, il abitai m pagina in/t^riore folìornìn pi//ris^xcfilinnf Morì albt'e raro sera auintnno « Miinchan » prope « MuUcnhein Rhe- nogovm. Chiave analitiea dei geuppi 1. l’'unghi forniii dì micelio, cioò provveduti tiel pieno loro sviluppo eli ile claienninatc* h’unglii pcilblti cioè considerali nello stadio pÌLi cleviito della loro evohizionc. I. l’'unghi con spore libere, cioè inseriLc alT apice di speciali corpi (basidi) per di piccole papille {stcrìgmi], Imetìio, o parte sporifera situato nella parte esterna del ricettacolo eli forma molto varia^ hinìcllarc, tubuloso, piano, llyiìionomycototii 2, Funghi con spore (sporidi) ordinariamente in numero di olio, racchiuse in organi speciali (ascili) contenuti in un ricctiacoio. Riceltucolo (asconia) carnoso, eefuceo o coriaceo, rarissimamente carbonacco, appianato, cupulalo; ìmcnio asergero (disco) Uno da princi¬ pio, o poco dopo aperto, superficiale j sporidi per lo più jalini. continui. Discomycotcio ]<ÌcctLaGol0 (pcrEtecio) membranaceo, coriaceo, carnosctto o carbo- nacco, per lo più bruno o Eicro, talora, ma raramcnle {Gibhmiht) ax/Ai- raslro, u rossastro ài) globoso od allungalo, semplice o composto con un osliolo vario cioè rotondo, cilindrico, ctc, talora privo di ostlolo; imenìo ascigero (nucleo) sempre chiuso nel peritecio, sporidi per lo più sctluii o coloralr, talora jallni e coniinui, contenuti in àschi general¬ mente cilindrici o clavali, Pyrcnoiuycotoaj R l'ungUI imperfetti, cioò coslitucnli gli stadi inferiori mctagenetici di altri funghi. Funghi romiti di peritecio, analoghi ai pi re nomigli, spore (sporule) portale da basidi più o metio manifesti, nascenti dall'interno del pc- rltecio, 8 i>Ii;TcroiìSlde:t> ]j r-L jiriTseiitp Chiave rjimhìtca e la sriiuciilt? muiì iidnm KOUtiiito ullii dellìrmhirt?,ione dei delle « dei {generi dei ifuidf ìi |rresiHiltì Iuvoitj, e non pu-s$tìno nvere pili csicsu ap]iKea;tltJiic. 3 ^8 Funghì privi di pcritccio, fortiiiiLi dei accrvoli soUocuiunei, poi erom- pgiìii. spore (coniJl) insci ile sopra basidi vai li, nascenti da imo siiulo ^ ' ' >[clUIlCUlìÌOitt nroligertx . . Funghi privi di perUccio, supcrficmh o L-iuasi, lorniti eh lilanicnti (ìfe) più o meno allunguli e sporitcru lassi o conclcnsaLì in mucchielti; spore (conidi) libere. UyiitioniycotorB B. E’iiiiglii senza ijiicclio, con ricetlacolo dapprima nniCiUiggiiroso, mobile, costìuiilo solaincnie dì protoplasma (plasmodio) sviluppante al- r interno al momento della Iruttìlicaz-ione un capilii/ùo di liocchi. IL T.bsv ■•.l-ak.k -m P V* Chiave analitica delle famiglie, delie sezioni e i * * dei geneni appaptenenti ai ;puppi HYMENOMYGETE^ Fr J) ImeaÌD figurato cjo^j ben conformalo c diblinto. [mcnio radiato-Iameìlarc, ìnfero* A^^arìclnoiC imenio tubuloso o poroso Infero. Po ly par eoe ImenÌQ aculeato o variamente pruUibcranlc, infero- H.ydiieiC ZJ) Imenio IcvigalO- Lmenio orizzontale, infero; funghi subcoiiacci. Imenio verticale* aniìgeno F'ungliì subcarnosi. Imenio supero; funghi gelatinosi. Tliclaphorop Olavariciii Ti emoUitiiB Agaricinese Fries. Imciìcforc infere, lamellare, rivcllc verso terra, elianti dal centro, o dallo stipile, semplici o ramose, Lamelle ra- si^ di rado ana- 19 slonicsanli posici iormenLe, alP esterno pcrLanli hasidil Idraspcri e cisticiL u Spere ialino c quasi ialine. Leiicosimne I, Centrali, cioè collo stìpite ccnlraJe o quasi, it) Imenoforo coiilluenlc cullo stipite carnoso, o (ibrosu-clusLico, cd omogeneo con questo. ArnilJlarlii Stipite nnnntato, quasi evolvalo f,./. tuilka)* Ik linGnoforo CQn!]ucnle colio stipite cartilagineo, ed eterogeneo con questo. Oollybia. Lamelle non decorrenti, cappelli piani, carnosi, col margine prima involuto [C. vchilipcs). Mycollii fLatnclIac non decorrenti, cappelli campanulati carnosi). (M, hisiospcntia M, hìeuiaUs)^ Oinplialla (Lamelle decorrentij cappello ombcllicato, caniosctlo {0. ephhysiu m). II. Eccentrici, cioò collo stipile eccentrico. Plourotiia. Stipite continuo coll'Iincnororo (P. oslrcatus P, marmltA 2. Spere ochracee. Oclirospori» l'ho Ilota stipile annulalo ('7^/;* Polyporeoe Fr. Inionororo lìpicanìcnle inlcrc, riveUe verse icj ra. l-cri rctcndi od angclcsi, talvolta sinuGsi e lacerati, inLernamentc nvcslili di basidi Iclraspori accompagnati da cistidi. Fistili ina, 'rubi liberi e tra loro separati [F, Ijt‘.paìica). Polyporus. Tubi raccolti in uno strato distinto tlairimcnoloro ma non separabile da questo, non stralosi. Funghi carnoso-lcnti, stipitati o sessi li. (F. bupidi(~S^ i\ squamosìts^ F. ìuiesccijSi P. tìryadeits}* FoiJios 't ubi come nel Poì^poras spesso pero stratosi, b unghì da prima legnosi, cessili* Gi^ìsùnun. f. t^muins), Polystictu-s 'iTìbi come in PoIiponuTrion straiosi, spesso sviluppati dal centro verso la periferia, da prima supcrlìciali punUlormi. coriacei o membranacei. (P. verskah^rj P, ^onalus). 40 Traiuetcs Tubi iiiiuicrsi licita canve tic] cappello act ineguale prafun- dità, non Ibniianti uno strato diverso clalfimcnofoio (V. Dicdalca Tubi come nella Tnimus ma stiiuoso-labiriinllormi. {D. uni. Ci)hr). , . I ,, ♦ ■ Fiivolii!;! Tubi bimcllosì disposti in serie radianti daiio siipiic (/*, ^uro- piUUiSK . , r Meriilius Tubi rcticolaio-plicati, itiialmenle subgirosi. (.1/. tnmcltoms). Hydnese Imcnio inlerO; ed aiilif^enc, da prima sileni «.ile, e dcltnitu ti¬ ni ente prcUiboranle in aculei, dcnli lubcrccli crosto, o papille pcrsisleiili. nydnuin Cappello carnoso o sovcroso, orÌKKOntalc, aculei tìpica- mente inferi, liberi, acuti. {IL JcVùuireio- et N. coialhhks). Tlielepliorete Pers. Irnonio iiilcrc ed anllf^cnOt ccriacoo o cciacoo, It-vij^atc, ra¬ ramente costale, 0 papillose, non sligurato. Spero ccnlinue, ia¬ line 0 cclorate. Stercuiii Funghi coriacei, o legnosi, pcrststcnli, lanitnari, con inienio levigato, glabro; lo strato intcrraeclio è disliiuo dal cappello mo- dcrmeo. (5/. Sf, inorifoLi). Corticluiii h'iinghi rcsupinalo-rctlcssi, imcnio guasi ocraceo, nascente direttamente dal micelio, quindi privo di strato intermedio, secco contratto e scrcpolantesi (C. rcsiitoii}. Fonlophora, Funghi coriacei o quasi carnosi, rcsupiiiali, imeniu con cellule 0 nruccssi conici, vcrruculosi, ialini, eserti. CIK eìn£t,eseiiiis). Glavarieae Corda Imenic non separate dalIMmencfcrc. anfigcnc. lunghi ijuiisì carnesi e cartacei, verticali, semplici o farnesi. Tiphuia b'unghi quasi ceracei semplici, clavulali, iilirormt-slipitali, spes¬ so nascenti da sclerozio. (Nella specie figurata sclerozio nullo) (V. CdaJtiìii). Tremellineazj Fr. [■\inghi intiera niente omogeiieu gelatinosi^ collabciUi ccl dis* scccamenlo, inlernamcnlc percorsi da iìlamenl-i ramosi terminali da basidi perilerici; basidi Icrcziusculi, indivisi, o fcrcali, eppure glcbuicsi, e divisi a croce, spore subrcnircrmi o glcbcscr ccnlinue. Alll'iculai-ìa P’mighi coriacei, sicrcoìdci eljuso-rellessi, con imcnio ge¬ lali iioso. rclicolato-CQSlahì (A. ìiU'Si^nU’Vìai). UIrnoola l'unghi membranosi, spesso cupulifornii, o a forma cl'orec* chio, socchi caililnginci subdiafani, con ìm^^nio gelalinoso, levigalo O pliCalO (//. AiitHeuìd'-Jfida’y DISGOMYGETE^ Fr. Ascoma cupufalo od appiaUìto^ carnoso o ceraceo, aschi non crom- (3cnli dal disco. PezizeEc A scorni conacco-sos''erosÌ 5 IVcqucnlcmente cespitoso-croni penti I>criiiutcm Ascomi lut binali cnpulali, o quasi discifoi mi, colf cxcipulo dapprima gelalinoBO, poscia quasi cai lilagineo. lìulf:ario;i3 Ascninl quasi siipcc lìcialr, scodellari, cori'acco-corncl, ncricGi, cob Texipulo pacliidcrmalico. Fatcllaricm Pezizea> Fuck. Asccmi dipelali cd cilindrici, erempentì dal linui, jalini. appianili, carnosi o cera coi, aschi ,^peasc disco, .sporidi globosi ccl clissciclali con- Pezìza Ascoma stipilato o scssilc, più o meno cupulato dapprima connivente, chiuso^ poi più o meno nperlo, alquanto carnoso, cslc- rioriìiente glabro, spesso pruinoso, colle cellule deircxcipulo vcsci- Golose; sporidi sferoidaìi, jalinì (/h ronrhAk]^ Molli sin Ascoma n^inuscolo o esiguo, ccracco, sessite, cupulaio-dì" scoidco, già lino od appena lìmbrialo al margine, col disco dappii- nia pallido, poscia invecchiando, nciìccio, cxcipnln col conleslo pili o meno hiliggineo [M. dhrokr). Dermateee Fr. Ascomi coriaceo-sov^eros! trcqucnlemenie penti, spcrìdi eli.ssoiclali, cd oblunghi^ coiilinui, Coiianfriniii Ascoma cupulato, coi clipeo concav sporidi retti o curvi [C Jafhi'em). cespi teso - oronv i m JtlIllK, o, ascili OLtospori, Bulgarie £30 Fi\ Asccml turbinali. ciipLiInti a quasi discirormij ceircscipiila dapprima j^elatincsc, poscia quasi carlllagìnco; sporidi globosi cd elisscidiili, continui, ialini. Calloi'la Ascoma esiguo, scodellare, quasi appiattilo, dapprima al¬ quanto tremclloidc, poscia più o meno Gniiifagineo, scasilo; sporidi glolnilosì, o bacillari, parafi^tì spesso ingrossate alT apice (C, vwoìti C. f/jrvsoromal Patellarie 00 Fr. Asccmi quasi superliciall, scodcllari o cupulali, ccriaccc-ccr- nei, nericci, ccirexcipulc pacliidcrrnalico; sporidi elussoidali cd cblunghi, continui, ialini. -t. Sporidi oblunghi, 2 -plurÌ 3 Cltali, jalìnL LccanltUon Ascoma piano-scodcllirormc, coriaceo-corneo, secco quasi iminutalOj sporìdi 2-pluriscttatì, jalini {L. a/id/iijjuh /ì. Sporidi oblunghi, muriformi, colorati. niifryrliiini Ascoma scoclclliformc, dapprima chiuso, poi dctsccnle dal margine ingrossato od alquanto angoloso, cx'cipulo coriaceo- pachiclermatico 45 PYRENOMYGETE^ Fr. em. Do-Not. i* PcriLcci senza osùolo, o con ostiglo rotondo, f/. Pciilecì inlcri, globosi, senza ostiolo; ledcntisi il regoiarmcnlc* Perlsporhiccie Periteci Entcr]\ globosi con ostiolo 1, Pcriiccì cari^onaceij o mcn^ibranacel, nereggianti lah^olia immersi nello slioma. S Periteci disumi dallo strama, quando esiste Spliacrhices» 5 5 l'e r iteci con il acuti collo stroma Dotliìdeacoa; 2, Ineriteci carnosi, ordinariamcnlc rossicci raramente azzurri, ma mai bruno-fLilìgglnci. Uypocreaceyc ir. Periteci con oailolo compresso più o meno largo. Periteci carbonacei semplici Lophiostomacoiiì IIL Periteci con l’essuia longitudinale* pcrcorrcnlc Lullo il pcriteclo* IVrìteci oblunghi o lineari, nereggianti, gemplici, lfystcrlacoa3 Peri Sporiaceee Fr* Periteci membranacei, ccriacci c subcarbonacei, astemi* I, Periteci provvisti di appendici acute, rcue, o eleganlcmcnte uncinate air apice od ivi variamente lobato-i amosc [Eryslphc^^^). Uncinala Periteci poliascliij aschi con sporklij appendici uncinale. (t/, geìti(‘uìaia). lU Periteci senza appendici (Ferìsporieif). //* Sporidi glohasi od oblunghi, contìnui, jalini o giallicci. Eiirotiuin Periteci gialli, aschi oUospoii, (/ù/w/-i7r/onrm* Il‘Iksmnzhril /u Sporidi oblunghi, a-plurisetlatt. MoHola l’crilcci globosi; sporidi 2-5-scltali, foschi* Mori). Sphaeriaceso Fr. Semplici c compcsle. I'*crilcci membranacei, ccriacei, o car- boiiacei sempre distinti dallo stroma; nereggianti c provvisti di csliclc. 44 I. Sporidi coniinui, ciiindrici, ouuscUi alici e!?lromiia, carvi o diritii. ja< lini od oiivasccnti ilhinlospùi ii ), 4 . 1 * Semplici o cespitosa* Fracclihvìa IVrilcci ccspUOèi o ,'5parsi; a^iclii j)Glispori [F. li Composte o sLromuticlìc. cj. Ineriteci qLiasi liberi sotto il perlderma riiassato. Coroiioplìora Aschi polisporì, ostìolo assai oltiiso* (C ipiirarw). h* Periteci immersi nella corteccia o nel iei^no* I* Stroma formato dalla matrice mutala. Y Stroma valsco (cìo6 periteci raccolti in accrvnio). Valsa Periteci circi nati o monostichi; aschi sul>scssili, osi io li integri. (li c^r(ttapboril. F, mori^eud^ li aiahìcns. F. pii sio). ■i Y Stroma largamente elj'uso (eutipoidco). 5 Ascili ottospori, Eutypa Stroma manifesto, corticale o ligneo, ostìoli pìccoli, sporidi quasi jalini. (£, ìitJibufidity E. sml/rosii^ li /HdtTiicuftihu), 5 S Aschi poiisporì. Cryptovalsa Stroma come nel genere Enlypa; aschi polispori,,(C RtF hcnhorsiìL C, exlarris, C Nìlscòkei). 2 , Stroma eterogeneo dalla sostanza della matrice* Diiitrypo Stroma ciruso o clìscifunne ; ascivi ottospori (i). fhìhììnijnn}, Dhitrypolla Stroma verruciforme; aschì pollspoi i (JX ven anfonìils). II, Sporidi continua ovoidei, o subnavlculai i, Juligginet (/Vjrtoijj/ziir.r). Éi* Semplici o cespitose. 1. Periteci submembranacci. Hypocopra Periteci subsparsi; sporìdi ecaudali, circondali da tino strato mucoso (//* pbylhfrena). 2 . Periteci tipicamente carbonacei. HoseUiniii Periteci glabri o setolosi, aschì pcrsislcnLl; sporìdi spesso mutici. (A‘. Tassiana), h. Stromatichc, composte. a Stroma immerso nella matrice, quasi legnoso, periteci mem¬ branacei. Antliostoniii Stroma Ciluso, (cutypeo) O limitato e RiihvalsGO (.•/. tac- hittòlhes., A. gasirinum). /? Stroma superiìcialc. carbonaccoo coriaceo; periteci carbonacei* II. vpoxylon Stroma c:|uso o siibgblioso, solido; periteci innaio-pro- ininenti nello stroma, colli ipiasi nutli. (//, Si-rinns II. fitmiin.) Duldinia Stroma quasi globoso, interna mento segnato da linee con¬ centriche; periteci immersi nello stroma, colli quasi nulli (A rai,renine,i}. III. .Sporidi ovoidei od obhmglii, coiitiiuii, jalini (Hyufos/wr.e). 4 $ HtìtryosplÉfei-ia Periteci crotnpcnlt supcriìciaU, portali da una base stroma lica^ colli nulli {ÌL iy^'a girini ad). IV. Sporidi ovoide! od oblunghi, uniseilnti, jalinì {ifyaìoJitiyWie). d. Semplici* Spinerai Iti Periteci iiinad, con tessuto lasso, lenuei aschi privi di pa¬ ralisi; sporidi sciiau i^rcsso ai mezzo {Sph. nwnfùìuiy h. Composte* stromaliche, niiiportho Stroma valsco, dìalripco, od eutipeo, sporteli niLilicifOd ap¬ po ndicola ti, (D. soclakiìts^ Dn Mon\ IX oricfìttiììsu V* Sporidi ovoidei ad oblunghi, i-settati, lulìggLiici {Phat^oJuIymii’). Viilsarhi Stroma subconaceo, erompente od immerso, vah^co, diatripeo od cutipco (f' hisiHv(i). VI. Sporidi oblunghi o fiisoidei, 2-pjuriscUati, oiivaceh melici o fullg' g E n e 1 ( PÒlu i >pò rag ni i lì ) - J Semplici, j, Periteci coperti, e da ulilmo crompeniu a Sporidi circondali da muco. Massaria Ineriteci spesso grosselti, eopcrti, ottusi; sporidi spesso inqui¬ nanti la matrice (Ah cplkncn^ AL x^lntonitr), Ik Sporidi privi di muco, Lop tosi) Il neri a Periteci coperti; sporidi mutici, articoli omogenei, {L, pyn'fnypciiioiiìf^s^ L. fu!lux, L, Luttntij L. Yiiìiin). 2, Periteci fsuperliciali o quasi. Mclarioinma Periteci quasi supcrbcialt, aperti mediante un Toro ri¬ stretto; sporidi mediocri* (Ah AUrt. Ah PuIvì^^pyrìnSt Ah untfjoii}, TroiiiatospIitCria l^ciìlccì colla base scolpita nel legno, aperti da ultimo con un largo foro; sporidi mediocri o grandetti ( 7 . ptrlnsu 'J\ ^ledpìens 7 \ oblustdu). Zh Strema li e he, TItyritlarìa Siioma valsiibrmc, iniinto, ascili ottospori, eoncctlacoli* spesso connessi da una crosta siromatica cospersa eli forfora rossa Q Icrruginosa ( 7 "* iiicrusMfis). VII, Sporidi ohlunghi o fLisoìdci, 2-pluriscltati, jaitni {IlyalcijfhragtiiiiK'). a. Periteci coperti dall’epidermide. MotiispliiXirjii Aschi paralìsati; sporidi mutici (Ah scpitirolu]. Zignuella Periteci supcrlìciall od immersi colla base nel legno,ispesso gregarii, con tessuto rigido, nero; sporidi iusoidei (/, Ah^rit. A^III Sporidi ovoidei, oblungiii o fusoidei* mnrironni* colorati (Dichosporif) A Scmtjlici a [’crileci coperti dalT epidermide 1*Icosqiorfv Perilcci glabri (Ph bcrhiìnim PI. /V. piuhyusi’u)* Pyronophora Periteci provveduti all’apice di setole rìgide^ radianliT fuliggmec (Pyr. phiCùcomoiiU-s]. Ik periteci ^ìLiperlìciali o quasi Toieliosporìi Periteci gJahriuscoli, privi di setnìe c ;li rostiu, talvolta collabenti dure iti (7** oluìnffuu V', LwvsfLìmtL 7. sptrfalfì/fji. 77 Italfn-oìit T. Bum). l^leospliaMda Ineriteci provveduti airapice di ligginee fP. Mori), li Cespitose 3 setole rigide, radiami Ili- Cucii rl>i tarla Periteci cespi tosto-erompenti^ carbonacci, tipicamente rugulosi, ed appena papillatì, talvolta grcgaiiì, c quasi copeTrii (C CiiihtHtUi^^ C* hHrymi). IX Sporidi bacillari lìlilbrmi. eguaglìanti Tasco in lungheziia, guttulali o scttuJatu jalini o giallicci {Scokeasp 0 i\e), Ophlobolus lY-rilcci semplici coperti dall'cpideriTitde, spesso con un collo cilindrico, lunghetlQ {iX Aatettor^tn O. eoliitpsfts vnr. ìttivìtnla). Hypocreaceee De Not. Semplici 0 ccmpcsle, Ineriteci canicsi, o coracec-membra- nacci, spesse rcsseggianti, raramente azzurri o llavo-clivacci, mai carhcnacci, strcnia, quando esiste, piiiltcslo mcllc, carnoso, ccraccc. Aschi spesso S-spori. I, Sporidi didimi jalini {HyahtUtlyina^), Jfoctrla Periteci discreti o cespitosi, portati spesso da una base Ui- bcrcufare (.V. com'iien, .V. diiitnl'aiiiia. *V. Cttotrbiliihi ,V. Rmscìn, N. iliwiilhsa^ .V. crhrol<>uCiì, iV. 5'crrHffliii}. Sphaorostìlbo Periteci come nella Nafria, ma alla base od in con¬ sorzio del fango tonidioforo sviluppato verticalmente (.V. fìiiiiiil'itniiii). II Sporidi oblanglii o fusoidei i-pkiriseitati, j.ìlini; contesto del pe- ritecio rosso o gialliccio {lifahiphriipiiùe). Calonocti-la Sporidi fiisoidei retti, mutici (C. i^arhiris). Contesto del peritecio azzurro, Gibberella Sporidi da ovoide! a fusoidei, retti, miitiei (G. luorieohif. Dothideacese Nits et Fuck. Cemposte, slromatichc pulvinatc, effuse: o lineari, coriaceo V- Cai bonacce, nere, mai carnose, l’eriicci (loculi) confluenti colla 47 sostanza dello stroma, papillali o semplicemente pertusi; aschi <4- 8 -speri. I. SiJoridt, tìvoiclei o subobluiiglii, i-setlali, litligfiiii£;i. (/’/tihWi'i/vD/rf). Itotlildoii Stroma ptilvinaio, subcorìacco (li. Siintlwcì vnr. Lophiostomacego Sacc. Semplici, Periteci immersi o quasi superticiali, neri, carbo- nacei o quasi membranacei, con ostiolo largo lineare, compresso, distate,, percorso da stretta rima longitudinale; ascili parafisati. oltospori. I. Sporidi plurisclLati^ jalini. Kopliiotroma Sporìdi pluriscltttli, jalini, mulici od nppendicolali ; pe¬ riteci ligni-corlicoli, (7,. prat^morsìuft). IL Sporidi pliirisctiaU, colorali LoDhio.sitonKi Sporidi plurmcltali, colorali, muiici od appendìcolatl : da nmhc le estremità o soltanto alla base; periteci Iignlcoli o cor- ticolL (I- pervarstim, L. L. nuitiììinnim L, vtturosfùtffuw^i^, pscacfo- marn-tsiomimr^ L, cxdpuìiftmin^ L. Jriliih III, Sporidii niuriformi, colorali. Lopfiicliiini Periteci lignicoli^ spoi idi muri formi, colorali (L. ft'tuslnih). Hysteriacea3 Coi"da Semplici Periteci ercmpenli superticiali, chlunghi c lineari, disposLt ori"/zcntalmetile, spesso nereggianti, di rado carnosi in princìpic, in tutta la loro lunghcÉxa pereersi da una rima più o meno ristretta. L Sporidi ovoidei, ^-settati, fultggìnei ). Tt\yt>H(Uuiii PerilGcI coriacei, colle labbra piutkHlD dis^tanli, tumide, subicelo nullo {’P. rhopahfscttw). IL Sporidi ovato - oblunghi, o fusoidei, j-phuiseUati, fulìgginei phnìpniii^). Tryhlldlella Periteci dapprima coriacco-cornei, nereggianti [T.viìnor) IIL Sporidi ovaio oblunghi, scliaio-murirormi fufìggrnci {Pfmi-aiìicìy.e), Ilystorographìuni Periteci cerneo-membranosi {JI, MorL fi. pitchyasf,) SPHAEROPSIDE^ Lev. leniteci membranacei^ carbonacci, o subccriacei, atti glcbcsi, cenici c [enlicclarì, ncn dimicliuU, immersi c siipcrdciali. Spliaeiioicloa’! Periteci cupulìfermi, patcllacei, cxcipulìfcrmi, o istericidei, in principio tulvclta t|uasi slcreidali, testo largaiiìcnle aperti, airi, croni penti 0 subsu perii ciaii, glabri o pelosi. Spaerioidece Sace* l'aditeci membranace!, carbonacci c subcnriacei airi, ncn mai carnosi c lietamente colorati, globosi, conici c lenticohnl in¬ tegri cioè ncn climidiali, immersi c superficiali. I. Spora le globose, ovoidec o suboblunghe, rette o curvulc, continue jjìlino; 0hithsporit']. a Semplici. Perrteci innati in una macchia decolorata della matrice, Piiyllosticta Periteci puntìlbrmi, leniicoluri, pertusi {I\ ^^sicosponi). f> Periteci non inaculicoli. Phonia Periteci membranacei o quasi cormccé papillati sottocutancr, basidi monospori, spesso brevissimi. TIj^ Ìotìglpa, Ph. jHilkputfciahs, Ph. macttìiformìi. ^Pì.k moricala. P/j, Morornm^ Tb. worifoìia), Macrophonia Periteci come nel genere ma gcncraimcnlc pifi grandi sporule molto maggiori fM, nìicrociupa). A posporla Periteci come nel genere Phornu, ma superficiali c carbo¬ nacci, distintamenti papillati (,h Afijr/J, Deiulroptìonia Periteci come nel genere Phomtiy basidi ramosi f/J, Urcs. /). ^^orìh Astoroniclla r*criteci minuti, densamente disposti in maccliic astcro- matoidcc, dendritiche badHaris). h Composte o cespitose. Dothiorclla Periteci aggregati in accrvoli, o più o meno immersi nello stroma {/L Mòri D. Cytosporii Stroma v'alsilorme o vermeiforme* piuttosto [iiollc, inler- narnente a loculi irregolari; sporule allantoidcc, jafinc. (C isint). A 9 IK Sporule i^lobosc, ovnkicc od oblunghe, coiióiiuc, olivacce o luliggincc ( Pòevspofd), a Semplici S|ihaero[>siH Per ile ci globoso-papi 11 ali, grande Ili, su bear bon acci, spo¬ rule grandeuc (5* Mtin\ 5, iulHUiua^ S. vdisoìika), Ooniolliyrium Perilcci glubulosi, o depressi, minuscul», sporule ovoi- dee t> sferoide e, fosche, mi nule (C, Jnstiiluìuift)- l) Comporle o ccspìiosc, llaplosporclla Ineriteci densamente agglomerati in acciToli erompenti, III. Sporule clìssoidati, ovoidee od oblunghe, i-sctiatc, losche (PhiUotL) Diplopia Pertlccì distìnti, glabri, sporule prive di slratu mucoso (/), Mvri^ /J. D, (ilrtnììcnìarhu woricoh), IV, Sporule clissoidcc od oblunghe, i-sellate jalìne o quasi {HyahilhL) Ascochyta Periteci crosiralì, lenticolari, pertugi, minuti, sporule niu- liche ìA, morii ók). V* Sporule oblunghe o fusoidec, 2 -plunsetiale, colorate iPIhcvithni^tnite}. lloudorsonla Periteci upìcamenie aoUocutanei, ostiolali, senza subi- colo miccllale (IL efìlk-ucn), dòk i é Sporule ovoidee od oblunghe, muriibrml, con selli radiami od in¬ crociali, fuliggine e (Diflyùspora)^ Oaniarosporium Periteci corticoii, souocuiancì, erompenti (C rra- e. Mori]* A'II, Sporule l>aclllari, fili formi, od allungate, fiisoidcc, continue o set- tuie, jalinc* {Scokfospot\ey UlKihdospora Periteci globulosi o depressi, completi, spesso puplllaii, ramlcoli Excipulaceae Sacc. Ineriteci cijpulifcrmi, patellalì exclpulilcrmi, cd i.Htcricidci, talvcllii ili principio subsferoidei, indi leste Inrj^iinienLe o|3ci'ti, membranacei G carbcnacei, atri, ercmpenii o superiiciali, glabri Sporule globcjsc, ejissoklce od 1)1 iiietiastori uni Ineriteci pelosi, oblunghe, coniinue {Hyitìùspora'^, sporule aristale alT estremità. (O, bisphìiiìum) I I so MELANCONIE^E Bork. 1. Conidi cilindrici ora tUirormi, ora brevi, aliuiuoicleì, conti tini i^Li l'ja lini Cryptosporliim Accrvnli llgtiratì, airi o grigi; conicli fusoidco-lalcati, jaJini grandetti (C -Uar/, C l*hteospora Accrvnli sottocutanei; sporule inserite in basidi appena distinti, poriati da un denso slrato proligero, cilindriche, quasi lìli- formi, psclido-settate (i*. n. Conidi globosi, oblunghi od allungati, continui, Ilillggincl od olivacci {TJheos{ìoru'}* Mclancoiiiiiui Conidìi acrogeni, solitari, globosi od oblunglii {M. Dj- ihùh'\u M, cofv^hmmUitfn), III, Gonidi ovoide!, subrusoìdei^ od oblanghi, *-settati* jaìini o fuiiggìnci [Dùlymosp&rte], Dklymosporliiiìi Gonidi foschi, solitari^ (/X IV. Gonidi oblunghi o brevcnicntc cilindrici pluriscUati, luHgginci od j a 1 i n i ( Pìfntgìnoiporie ). Pestalozzia Gonidi oblunghi, provveduti alTapice di tuia o più setole radianti, foschi, raramente jallnì Mori). HYPHOMYGETE^ Mart. p. m. p. Ile pallide e vivamente cclorale, ncn bruno, tenui, preste ccllabenlì, disgiLinie, ccnidi concclcri. ivriic odi note He fesche e nereggianti, rigìdule, separate, raramente sub- jaline, ccnidi sempre atri. Deinatlcìu Ile pallide c fosche raccclLe in fascic slipilifcrmu Stilbeic Ife pallide o fosche densamente raccclte in accrvulo vcrru* ci ferme, spesse periate da uno strema. TuI)orcularÌei« MucedtnesB Link. em. i'Linglii bisHÌni, pfillidi. c viviimcnlc cclcrall, ptx'ilamcnle cclUibonli. Ile scpaiuLc. 1. Gonidi varianti tra !a forma sierica c lirevcmcnie cilintlrlca, con tinnì, j ali ni o iieUimcnle colorali u Jfe breviasÈine, poco dislinic dai conidi Oospora Ile brevi, semplici; contdi catcnukui globosi od clìssoidali (0. ViTiìSCi-rns). Moiiilla Ifc lunghclle, distintamcnlc ramose. Gonidi spesso linioniformi, grandetti (SL h Ife lunghe distinte dai co nidi A Gonidi capiuiìaii, aggregali. I Gonidi capilaii, non catcnulati. Oodocopbaluni Ife ferlili creile, semplici, icrminale da una vescichetta globosa (OciJ, gìomenthsitm), Trichodernia Uc fertili parecchie volte bi-trllide, conidi capitulati ma tosto stacca misi (7\ ììgtiorum). a Gonidi catcnulalì, a Ifc fertili semplici o scarsamente ramose, Aspergìllus Ile fenili vcscicokitc all’apice; vescicola fornita spesso di basidi portanti catenelle di conidi ghiucus^ nffiscetts}* /3 Ife fenili ramose, PeiUcillluiii Ile fenili inegualmente vcrtìcillalo-ramosc all'apice; co- nidi scn^a muco, globulosi, (!\ cumìitlutn, {IK ghiucum), B Gonidi vagrimcnte inserti sopra ile semplici o ramose ma non ver¬ ticillate* Hotrytis Gonidi lassamente aggruppati presso l'apice di ramuli c non attorniati da muco, C Gonidi acrogeni ali'apice di rami o di ramuli vcrlicillall. Acrostiilaguius Gonidi conglomerati all'apice dei ranìì {W, c:ifiiialmhtìu!>} I) Gonidi nascenti da articoli di ife qua c coki ingrossali a nodo, oiiìitol>otrys Nodi degli artìcoli delle Ite muricolali, conìdi non ca- tenulali {G. microsportt^ G, fitmi). II, Conìdi evoidei oblunghi, o brevemente fusoidei, unisctiaii, jalìni o lietamente colorati [lyidymùspùric). Trlcliothccliini Ifc fertili semplici, lunghe, non nodose, coll*apice eguale, monosporo (7*, wctnuy 'i\ albido-rQsmuù* CoplKilotIteci 11 ju Uc ri:rtilj scEiipllci, lunghe, tiuiì rii>doj>o, iugrossiito, [Kjlisporo iC. rosmffh arfhrobohyonìis). DematieoD Sacc. Funghi bissini, loschi c neri, rigiduli; ile lasse Ibsche al pari dei ccnidi, taivclta però sono ialine e nidi losclii, tal altra fosche e portano cenidi jalitu. e sepa l ate, pollano co^ L Gonidi continui globo:^;, ovoidei od oblunghi nereggianti a subialini [cd uljor« ifc scìiipre losche) {Amerospori*^). ì Ifc brevissime o brevi, poco diverse dai conidi {Mìmìncìm^^e], Tonila Gonidi tutti della stessa forma, scccdciiti singolannenlc o per serie (7'. Talwuiurhv), 2 Ifc fungile disiintc dai conidK {Mucnmcwcic). A Gonidi foschi a Gonidi raccolti In glomenilo* Eciiinobotryuiii Gonidi Lipicamcnic ovuidco-piriforini, aspri (/:, utnotn h Gonidi capitati* Pericolila Ife nidi globoj^ i Sbsclie, semplici, o brevemente ramose ali*apice, co¬ ovoide i (l\ pytno.^poriiy € Gonidi solitaci, a erogeni. Monotospora Ife sterili obsoleto^ ifc fertili erette rigide (A/, spihi^roiYphdUt) B Gonidi jalini o quasi ja lini* a Gonidi acrogeni portati da ifc brevi cLerumorle^ sorgenti alla base di ile sterili creile, rìgide* Cirelnotrich uin Ile sterili ripetutamente dicotome, coi rami arcuali (C. maeiflt/ortfts^ C. tnaps), 0 Gonidi inseriti sopra ifc oniconvorie* 5 Gonidi solitari* Goiiytrichuni Ifc decombenti ramose, qua e colà nodosU’Spinose, conidì globosi od ovoklci {G, ctusiafir. Gonidi capitato-aggregati. iStacliylidiuui Ifc [ertili subveriicillalo-ramose, ereUc, conidi glomc" rulaii airapice dei rami {Si, gris^um^ SL bicolor S, cxfurre var. majas), II* Gonidi ovoidei od óblunglii, tipicamente uniselLali <, DUymosporiv]. ClatIosi)oriu ni ite ramulose* conidi acro-plcuiogcni, spesso breve¬ mente catcnulati, talvolta contìnui oppure j-j selUtli (C* C, cpìpbyìlnmX III. Gonidi ovoidei, oblunghi, cilìnclrici o vermicolari schi raramente subjalini* {T/migmospotie}, i-pi uri so Ila ti, fo- SI et Ifc fertili brevi, poco tiiljcicnli dai coiiidii {Micmimcic}. Clastorosporlum Gonidi dislìnlij cilindrici, od ovalo*oblunglij (C pa¬ rasi He u in). /? Ife munireste e distinte dui conidU Heluiìiiiliospuriuiii He rigide, Siipi ogcnc conidì allungali, (ff. virpiìlot.) Oorcospora Ifc molli, biogene, conidi vcrmiculari (C worlcola^ C. puh.) IV* Gonidi globosi, Karciniformi od oblunghi, murali, foschi {Diriyosjwo'). a He brevissime o poco dislinte dui collidi {Mìcronemcd^). 5 Conidì vagamente muriformt, o sarcinifornìi. Sporodosmlujii Gonidi ovoidco-oblunghi, grandetti, lassi (5. pofy- morpham). S 5 Gonidi formati da catenulc parallele composte dì artìcoli. Spolra Catenulc di Gonidi disiaccantisi tra loro {Sp. iorf(hhU>}. /3 He manifeste e distinlc dai conkl! (^Macrouemcic). 1 Gonidi singoli, non cateiiali ni uccrvali. Macrosporiujii Ifc erette, subrascicoiatc, piuttosto molli, (M* cominnne^ M. nlieiu). 2 Gonidi cateaulati, ascendenti o basilari (gemme?) Altoriiaria Ile vclutinc, creile, semplici, cunidl catcnulali, caudati, Fiiniaigo Ife formanti una crosta, variabili ; conidi veri eatcnulail, sub* didimi, gangli (gemme) spoiomorfi, sarei ni formi, agglomerati. StilbesG Fr. l-'unglii bissini, pallidi o foschi. Ifc sterili repenti, parche, ifc fertili raccolte in fasci (stroma) slipitiformi, conidiefore all’apice. A Ifc c Gonidi pallidi [HfahsHIlfe.r}. a Regione conidiofora distlnlamcntc capitata od almeno terminale, 5 Gonidi solitari cioè non catcnulali, CillciopocUum Stroma monoccfulo, subccraceo, sporofori ])iuUosto retti (C, mrigummm). SS Gonidi lipicamenle catcnulali, CorojiiLum Stroma stipitato, capitato, glabro (C viiìgau). b Regione conidiofora cilindrica o da vaia, Isaria Stroma clavato o cilindrico, semplice o ramoso, egualmente cosperso di conìdl, B ifc e Gonidi od almeno uno dei due foschi rìgidi, [PhiCosfiJhca). a. Gonidi globosi, oblunghi od allungati, continui {Amerospora^}. S Gonidi solitari cioè non cateniilati. 4 > 4 SroiiKi slipitiitLV, libroso. Collidi ovoide! od oblunghi julini o pallidiinienle colorati tG. euinorphiim, G. fissum). Collidi CJiienulati. Stvsiiniis Stroma colla baso eguale in grossezza al resto (ó’. SU-moniì). K Collidi oblunghi o cilindrici, i-pliirisellati {Phritgi>wsjwr‘,e\ ArtUrobotryiini Stroma semplice, rigido, atro, conidi densamente .';>mi.'it«-acroi!eni (.•!. sUIbimìctiiii}, Tuberculariese Ehremb. em. fi^ & Funghi bissino-ccmpalli, spesse fcrniti alla base di strema rcssctlLCversicclcri, verrucifermi, glcbulcsi discoidali, superlìciali cd crcmpenli-supcrflciali, ceracei o t]uasi gctalincsì. f.onìdi na* scentì ai lati c all’apice di ite (spcicloii) ccngliitinato. Ile c conidi jalini o lietamente colorali (Tulmmikikj; mucedìnea]. I. Gonidi continui, ovoidei o brevemente cilindrici, S Sporodoch) quasi omogenei. Tubcrcularia Sporodochi vcrruciformi, vari!, subccracci; spoiofori lì- lilormi, lunghi, semplici o furcati, conìdl plcurogeni, raramente acro- geni (T, fulgaris, '/• vmtiihilis, i. Man). 5 3 Sporodochi cinti da una cupola' eterogenea. Patellina Sporodochi patcilato-cupulati, cupula spesso discolore spo- rofori filiformi, conidi acrogeni fP. rhodokp/jra, T. cmmibarìm). II. Gonidi allungati, fusoidei, 0 falciformi, tipicamente i-pluriscttati. Fusarium Sporodochi verruciformi, subceracci, o subcljusi, bissoìdei; conidi fusoidei o falcali, sporofori tipicamente verticillato-ramosi {/-. kUrUiim, F. Vrlicearuw^ F. oxysportim), l’ionnotes Sporodochi subclj'nsi gelatinosi, in fine screpolali Usi; con idi e sporofori come nel genere Fusarium {F. Bìasoleliìtnta). li Ife fuligginco-ncreggianti; conidi spesso concolOTÌ^{Tiil>efculiirÌea de- maiictt), Kplcoccitm Conidi spesso areoiau^ globosi, lassi, foschi, conlinLii^ spo- roclochì teneri cmisleriGi {II* E. DuniCtinuml B. Maìifivcì nkmnm). MYXOMYCETEvE Walir. A Spore violacee, o bruno violacee {Amnìfrospor.t'). Pcrklii con capilN/ao ('lYìchophor^a}, a Capillizio formalo da tubi jalini, iranslucidi con parete sonile, vob garmcoie rciicolall, espansi agii angoli; columella spesso nLilla. Physaracou3 Physaraceoe Rost. Membrana del peridic - - ' ipllcc, capillizio l'ormalo da Uibt teneri reti celati, jali aria; columella spesse nulla. a Tubi del cnpilllzio interamente ripieni di calce, nadhamla Pcridio irregolarmente aperto, columella talvolta presente (/b byiiliud et vai\ sessih's]. [i l'ubi del capillizio in parte calcigcrì, l^hysaruia Peridìo irregolarmcnlc apcrtb, Columella spcssomancanlc [/*/;, rowprt'ssttdi)^ m AcHJsktkii^fiiutì ciiinab;!!iiìus Tab. LXl, lìg* y-ió tl'asc. Il, n, 9)* Allcrnaria icimh Tab* LXIII, lìg- 4-^ (["asc* Vii, n. 14) AnlUosLotna gaslrinum Tab. XXII, lìg. 8-6 (Fase, H, 5). Anlliosloma mclanoUs 1 'ab. XXI, !ìg* 1-5 (base, VJ, n. i). A. mclan. var. longiascum Tab, XXIU lig* 1-7 (ÌAisc. Il, ti. 3). Aposphajlia mi nula Tab* XLIX, llg. t5“j 6 (Fase, VI, ii. »8j, AposplKcria Mori App. p. 24. Armillarla mcHea Tab, I, {b'asc. III, n. 9). Ailbrobotryum alilboideum Tab, LXVI, lìg, r-5 (b'asc* HI, iv, 4l> Ascochylu moiicola Tab. Idi, bg- i-s {IXisc, VI, n. 20). Aspcrgillus gkuicus 'J'ab. i^lV, lìg, B-tt cb'asc, VII, n. 5)- Aspcrg:JIas ral'cscens Tab. IJV, lig, (Ikiac, VII, n. 4). Auricularia mesenterica Tab, XIII, (ìg. 2 .(l^’asc* IH, n, 7)- Asleromclla bacillaiis Apj^. p* ^4- Hiadhamia hyalina Tab. LXX, fig. 1-; (Fase, HI, n. 6), Ijadhamia Iiyalìnu var, subscssilis dkib. LXX, llg. Ó-9 (bkisc* IH, 11, lUytikimm subsiduuiii App. p. 9. liotryosj)liLcria l^cretigeriana Tab. XXIV, llg* i-P (lAisc. VI, n. 5), IJolrytis vulgarls Tab* LV, lig* 12-18 (Fase, VII, n, 7). 6 ), Galloria chrysocoma App. p* 8. Galloria vinosa App. p. 8, Caluncctria variane Tab. XL, lig. 1-5 (Ikisc. Vìi, n* 25], Cainarosporium crLiciatum 'iXib. LUI. lig* 1-5 (Fase, VL n. 24)- Camarosporium Mori 'Fab, LII, l1g* 14-17 (base. VI. n, 23). Ccnangium Fuìscens App, p. 9. Gcpiialothccium roscuni var, arlhi'obulryoidos Tab* LVI, lìg. ^Fasc. V, n. 17J. Ccicospora nioricoUi App. p, 31, Ccrcospor:^ pulvinala App, p* Ci[iciopo, Daldinia concentrica Tab* .XXIII, fig- (Fase. V, n, PJ. l>cniatiam papyraccum App. p. Dcndrnphnma Mori Tab* XLIX, bg. 7-*^ (Fase, \% n. 17). Dendrophoma tcrcs Tab, XfJX, lig. 1-6 (Fase. \'H n. Riaporlhc Mori 'fab. XXV, fig. 1-6 (Fase, V, n. 9), Diaporthe orìcnlalis Tab. XXV, fig. 7-10 (Fase. V, n. io). Diaporte soctabilis App. p. 16. Diatrypc Daldmiana Tab. XIX, tlg, 1-6 (Fase* V, n, 5). Diatrypclia A^crruciformis Tab. XIX, ilg. 7-11 (Fase. V, n. 0). iHdymospoiium peztxoideum App, p. 28. riìiicmasporium hìspidulum App. p. 26. Idplodìa atra menta ri a Tab. LU, lìg, tì-9 (Fase, XL n. 21)* Idplodia Mori Tab. Idi, fìg, 10-15 (Fase, VI, n, Idpiodia moricola App. p, 25. niplodia subtilis App. p. 25. Dotiiidca Sambucr Tah. XL* Fig. j2-r7 (Fase. VII, n. 2"). holhiorcìia cndnrfiodì.a Tab. L, llg. \'lf, n. aiì. Fj:rc>ltiitn De.smazicri App* p. n, Ex ì rol 111 ni 1 ] erba ri oru in App. p. it. Fiilvpa hetcmcaniha ‘J'ali. XVi, 7”'^ (l'asc. IV^ 11, 1)' Fniyjia hidilninda 'l'afi* XVII, lìg, 5-9 fb’asc, n* 4)* lùiiypa scalirosa Tab* X\'I, t-a (h'asc* IV, n* O- l'jiiypclJa Morì App. p. j 4 « {■‘avofns eitropicuii Tub, IX, j-j fb'asc, VIL n* 50]. l'islLilina il epatica App. p* 3. l'omcs Oelsorutn App. p. l’oincs ignarius App. p* 4- bVacchitea a m elicati a 'Fab. X\\ lig. (lAasc, V, n* ly l'unìagD Viu^aiis Fab. LXIlb 11 ;^. 7^9 (l'asc. VII, n, 15]. lorsarlnni laicriluim IJX, llg. s-S (Fase. VII. n. 20). r"Lii;ariucii o^iysporiim App. p. 34 - l‘’itsariuni Urliccarnm Tab. FIX, llg. 1-4 [Fai^c. \'ll, n. nj). Giblicrclia moricola Tab. XL, lìi^* ó-u (Fase* VTb n. 3^)* ('lonatobotrys llava Tab. LV, fi^. S-n (l'asc. VII, n. 8). f'ionatobolrys mrcrospora l'ab. LVI, lisi. 4-7 flAisc. V, n. 18). Oonviiichuni crcsium 'rai>. ÌA'IIU 10^14 fl'asc. VII, n. jjJ, F«raphiu[Ti CLimorpìuini Tab. I.XV, lig. ó-io (Fase, ili, n. 5]. fn'iiplìiutn fìssiim Tab. LXV^I, lij^* ó-j i (l asc. HI, n. 4). I laplosporclla moricola Tab* LI, fijir* 7 -t * (base, f, n. 9), l Iclminihosporìum virp^ultoruni App. p. 3t, I Icndcrsonìa cpilcuca App. p. 2fj. IJIrncola Auricola:-!lidie 'l'ab. XIII, li^* 1 [Fa??c. IIL n. 7}* Mydniim coralloidcs Pab. X (Fase. IV, n, 8 ). Ilvdnuni I^rinacens 'Pah. XI (Fase. U, n. 9). 0 liypocopra phyllogcna T;ib. XX, fìp;* 1-7 {base. II, n* 4)- Ilypoxylon cocctneiini .App. i?* liypoxylon luscum "fab. XXI, lìg. d-j i (base. VI, n. 2). Ilvpnxylon serpens Tali. XX, lìg. 8-47 (base. Il, n. 4)- llysterograplìiinii Mori Tab. XI-VIÌ. fig* (base. 11 . n. I lystcrograpliìiim paGhyasciim Tab. XLVll. Iig* t-7 (base. Isuria miCToniegaki Tali. LXV, lìg. j-s (Fase. ìii^ n. 3). Il, n. 7). Lccanidion ut rat uni Tab. XiV, lìg. tì-9 [l"asc. VI, il jo)* LcptQsphccria l'àllax l‘ab. XXX. Itg. 1^4 (Pa^ìc* IV, n. 5), LcplDspha^ria Lucilla Fab. XXIX, tig. 7“i i iv. 1)* Lcptosphtcria pyrcnopcisuuidcs 'l'ab, XXX, lìg. 5-^0 (b'atìC. l\\ n. Lcptosphiufia Yuìim Tab. XXXI, lig, i”> (Fase. IV, u. 4), Lophidiuni fene^tralc Tab. Xl-V, tig, i-i i (l'atìc. II. n, ó}. Lophiostoma eiegans Tab* XlJl, lig. 8-14 (Fase. L a. 5}, Lophiosloma cxclpulilbniic *rab. XLIV, (ìg, j-8 (base* li, n. s)* Lophìosloina Julit Tab. XLI\', tig. 9-17 |!''asc. Il, n, si- Lopliiostotna macrosiomimi ‘l'ab. XLI, fig. j-iz [ITisc. VL n. t). Lophiostonia perversuai 'fab. XIJII, lìg* j-B (b'asc, 1 , 4)* Lophiostonia psetidomacrostomunt Tab* XLV, lig. ii-iS (l'asc, H, n. 6)* Lophiostama quadrìnucleattinì fab. XLlf, fig, 1-7 (Fase* l, 11. i), Lophiosioma simillraaum Tab. XLÌII, fig* 9-14 [base, I, n. 4}* Lopbìotrcma pr^umorsum Tab* XLI, iig* t-é {Fase. VI, n, 7), Macrophoma minuta b Tab* Xf^VllI, lìg* ìS-ìi (Fase* \d, n* 15)* Atacrospoiium communi Tab* LXIll, lig* i-j (b^asc. Vii, 11- (3)* -Macrusporìum netens Xpp* p. 35, Massana Antonie App, p. 46, .^lassaria cpilcuca Tiib. XXfX, fig. 1^6 (Fase. IV, n. 2)* Mclanconium ccnglomcraiurn *^pp, p* 28. Mclancanmm Dothidca App. p* 28* .Melanomma acutuni Tab* XXVIII, [ìg, j-ó (base. IV, n. 5). Mclanomtiia Mori App* p. i?* Melanomma l'alvis-pyrius 'Lab* XXVII, lig. 1-7 (base. L n. oj* -Mclioia Mori App, p. io. Merulius trcmcllosus Tab, Vili, Hg. iS-10 (l'asc, VII, n. 29). Metasplucria sepiacola Tab. XXXI, fig. 6 -^ (Fase. IV, n* 4), Mollisia discolor Tab. XIV, tig, 1^5 (b'aac* VL o, 9)* Mqnilia rructigena App* p* 29* *Monotospora spliicroccphala Tab, LXII, (ìg. i (b ase. Ili, n* 1) Mycena hìemalis Tab. Ili, tig* s-to (Fase* Ili, n, 8J. Mycena lasiosperma Tab* III, tig* 1-4 (base, IH, n* ey Xcctria cìiinabarina Tab. XXXIX, lig, 6-ro {base, I, n* 7j* Nectria coccinca Tab* XXXtX, lig, 1-5 (l'ase. l, n* 7). Nectria Gucurbitula App* p* 19* i) Ilo wìixì’Mo lì nomo m^rroma^iffìfa in ^lucilo iU M. oimirU, imiSìIm’' ri me . era slato rjai rtrrkcifìy iinpitjgotu per aUm spejpo- 'T NccUia dematiosa App- p, 19. Neclria oclirolcuca App, p. 20» Necii‘ia Russclli App. p* *9, Necirìa veri Licosa App, p, 20^ Occloccphalum glomcrulosam Tab. LVII, llg, r-5 (Rase. HI3 n. 2). Omphalìu epichysìum Tab. Il, fig* 4-7 (Rase, VII, n. ^2), Oospora viresccns Ta!\ J.IV, fig, f-j (Rase, \'il^ n. j), Ophioboliis Anlcnoreus Tab. XXXVIIi, Hg. 6^0 (Rase. IV, n* 6). [ Opliiobolus collapsus vai\ rnoi icola Tab. XXXVili, lìg. i-s (Rase. IV, n. 6). (Jstracoderma spadìccum App. p, 56. Patellina clnnabarìna Tab. LVIII, fìg. 14-22 (Rase* I, n. 2). Patcilina rhodotephra Teb* JjVIII, dg, 1-15 (Rase, l, n. a). Pcnicìllium candidum Tab. LV, fig. 1-5 (Fase. VII, n, Penicillium glauciim Tab. LV, fìg. 4-7 (Fase. VII, n. 6J. Pcnìopbora ciiicrcacens App. p. 7. Pcriconia pyenospora Tab. LVlIf, fìg. 1-4 (Rase. VII, 11. 9). l'cstaloz;Eìa Mori App. p. 29. Pcziza conche Ila App. p. 7. Phleospora Mori Tab. LUI, fig, 10-15 (Rase. VI, n. aóì. Pholiota curvipcs Tah. Il, fìg. S^j i (Rase. VII, n. -5^}. Phoma loiìgìpcs App, p. 25. Idioma maculìrorniis App. p. 25, , j Pboma millcpunctata App. p. 25. rdioma moricola Tab. XLVIll, fig. 4-7 (Fase. VI, n. 12). Idioma morifoHa Tab. XI^^VIII, fìg, 8-12 tPasc, Vi. n. Phoma Mororum Tab. XLVUI, fìg, J3-17 (Rase. \ l, n. 14), Phyllosdcta osteospora Tab* XLVllI, Jlg. t-5 (Rase. Vi, n. it). Physarutn comprcssum Tab. LXX, fig, 10-14 (Fase. IH, n, ój. Pionnoteg Biasolettìana 'fab. LIX, fìg. 9-12 (Fase. VII, n. 21). Idcosphicria Mori App. p, rS. Plcospora brachyasca Tab. XXXITT, lig* (Fase. Il, n. 1). Plcospora herbarum Tab, XXXIV, fìg, 1-6 (fase* V, n, 15}* ì 'Icospora herbarum var. morifolia Tab. XXXIÌI, fìg, 7--i2(Fasc. Il, n, 1). Plcospora inlcctoria Tab* XXXH, fìg*'8-12 (fase. Vìh n. 24 3, IdcLirotus moricola App. p, 1. Plcurotus ostrcatLis Tab. IV, tig. 1-6 (Fase. I, n. 10), Polyporus alligatiis App, p, 2, Polyporus dryadeus App, p. 3. Poi y por US hispìdiis 'Pah. V. (ILasc. HI, n. 10). Polyporus liilescens Tab. \'l!, Iig. 1-5 (Fase. IN', n, io). Polyporus sqtianiosus Tab, VI, (l^asc. IV, n. 7). Polystictus hirsatas Tab. Vili, lig. i-j (Fase. VII. Polysticius versicolor App. p, 4. Polystictus zoiiatus .\pp. p. j. l’yrcnophor.T plucocomoiclcs Tab. XXXVIV, iìg. 7- n. sS!J. V, n. 14), Khabclospora curvula Tab. LUI, lig. 4-9 (Fa.se, \M. n. js). Rlilzmnorpba subcorlìcalìs Ap|). p. j;. Rosctlinia Tassiana Tab. X.\II[, ilg. i-s (Fase. V, 11. 7). Sclerotium Mori App. p. j 6 . Sphterclla .Mori App. p. ij. Sphacrclla inorilblia Tab. X.XIV, lìg, 9-12?,(Fase. VI, n. 4V Sphteriu collecta .App. p. 11. Sphteria Mori-albas App. p. 22. Sph®ria Mori-rubras App. p, 22. Sphteria olivaceo-hìrta App, p, 22. Sphxropsis .Mori Tab. LI, lìg. t ~6 [Fase. J, n. 9). Sphtcropsis labacina Tab. LI, (ìg, 11-15 (Fase. 1 , n. o). Sphairopsis valsotdea App. p. 25. Sphairostilbe cinnabarina .App. p, 21. Speira toniloidcs Tab. LXII, fìg. 1-7 (Fase. IH, n. i). Spermodersium rufiim .App. p, j6, Sporidesmium polymorphum App. p. jj. Stachylidiuni bicolor Tab. L.X, fìg, «S-9 (Fase. V, n. 20). Stachylidium extorre var. intr/us Tab. LX, (ig. t-s (Fase. V, n. t?). Stachylidium griscum Tab. LXI, fìg. i~8 (Fase. II. n. 9). Slercmn moricola App. p, 6 . Stcrcum purpurcum App. p. 6 . Stysaniis Stemonites Tab, LXIV, fìg. 1-7 (Fase. Il, n. S). Tcichospora Emìlii Tab. XXXVII, fìg. 1-6 (Fase. \T, n. 5), Teiebospora obducens Tab. XXXVi', lìg. 9-14 ff^asc! I, n. s). Teiehospora o.\ystoma Tab. XXXVI, iig. j.-8 (Fa.se, 1, n. s). Tcichospora irabicola Tab. XXXV, (ìg. ii-iC (Fase. Il, n. 2). Tcichospora spectabilis Tab. XXXV, lìg. t-10 (Fase. II, n. 2). Thyridaria incrustans Tab. XXXII, (ìg. .-7 (Fase. VII, n. ijJ. Tiphiila candida Tab. XII, lìg. 5-8 (Fase. VI, n. 28J. Tortila Tubcrctilariae App. p. ji, Trametc.s gallica App. p, 5. Tricothecium albido-roscuin App. p* jo, Tricoihccium roscuiii Tab* l^Vli, fig. ó-B [l'asc. III, ii, j.), TrybHcUelIa minor Tab. XLV'I ilg, t-4 (rase. V, n* is). Tryblidiuni rhopalascutii Tab* XL\’l, fig. s--io (l’asc. V, n, tój, Tubcrcularia Morì App. p, Tubcrcularia mutabilis App. p. 53. Tubcrcularia vulvaria Tab, LVII lìg. 9-14 (b"asc, Vflj n, i 8 )* , I \a ' * , ; ' j » / ‘ T « IJncinuia gcniculata App. pp *o. ■ * « i ■» :à. I M 1 I * I ÌH i OELi ÈT V.ITH LIT t 3 . !'■ M ’TTji^ iili t #A 10^ .‘ ■ ‘ ^ * ■■ i_ a ^ ,hfT ■, L ' <'* ** ■ Ji-' V / ti " ' ' V^" ‘ ^ \f - • r If / * 'jlfc * J'jJ w* j I 4 *£i^ ^ " *. a?.-.-'iv'V-i?/ , i 3 «■■ -«il ^ \ ^1 il ‘ '‘/-‘-mV ■, . 1 * i.’'‘ I : 1 ^ t* ^ i 1 ^jj ■ t. Mi^j yuf/ r<^ ** b V- ■• ,,*4* ^,> V'*' 'V I - «« > « V ^ -r >k ì tt/ 4 '** ^ 1 - 5 * fr’S' r*'Vr-irf 7 -,'^ A ì‘ ^ V ^ ^ rf 4 i i’^j f''}‘ - 'r' /.;■ ■l"! I ■/*.« b t<^ ■ • \j iL^'j ''v '•■/ ■ Jg'lA/fv .« ‘ ' 'Jfc^ •'^vm v::A*m ';v 11 (» ' V}. " ^i'V M SI y, ■ ** I 4 L ^ X *w .A ■ -j jf \ 1 — f. JrrJ t- dt t*-' 4 T .■ ^F. F'‘Vt ; hJKT / T’/ Biif.Mi. II J ili 'liif « A f m, A /t . ^ ^ries f (fel K M. tab. fo h.lLSl'HLEfiE LIW £T TtBL V % ! p A n LLSL i. L-t IM'- UT r-T!' TTf 1 » * r à r- . li »v • iVl- • rK • «* . « ■■ ' I* - - •5r H 1 4 :w 14 TAV J/ A A( d^p 3 t •4 I é w (it H < « i «A - V i('4 •-> t R » « 1 ! A rj BeìL»?aecl€l cLep r.v, Sf dk'p 7A/ àP UIa” II.111^1.1:^^^I il W à 3 / ICONOGRAFIA E DESCRIZIONE FUNGHI PARASSITI DEL GELSO DKL DOTTORE AUGUSTO HAPOLEONE BERIiESE Fascloolo Vili OPERA ONOR^ATA DELLA S0TTGSGeRlZI0NE ji" DEL ■ Ministero di Agricoltura Industria e Commercio., sussidiata dal Ministero della Pubblica Istruzione © premiata con medaglia d'argento alFEsposizione Scientifica Nazionale di Parma v^* , V ■ ' . PADOVA TIPOGRAFIA DEL SEMINARIO 1889 Prezzo It. L. 5. PlBLICAZIOm IL DOTT. AUGUSTO UAPOLEOUE BESLESE ♦ L La dìfifusione delle spore dei Funghi a mezzo dei piccoli Artro¬ podi. (Nel Bollettino della Soc. Véneto-Ti’eutina di Scienze Na¬ turali — Padova 1884. 2- Catalogo dei Funghi Italiani (Colla coll, del Prof. .Saccardo P. A.) ( Negli Atti della Società Crittogamologica italiana. — Vare¬ se 1884). 3. Le malattie del Gelso prodotte dai parassiti vegetali. Con una '^ta- vola disegnata o litografata dall' Autore. (Ntì Boll, di ®Bach, di Padova 1885). 4. Intorno alla Leptosphaeria agnita ed alla L. pgiiviensis. (Negli Atti della SoG. Veneto-Trentina di Padova 1885. Con una tavola di¬ segnata ed incisa dall'Autore). V. Fungi Ahstralienses (colla coll, del Prof. P. A, Saccardo). In Revue'^ M}xologique — Toulouse 1885. Con due tavole disegnato dal Dott. Berlese. 6. Fungi Brasilienses in Revue Mycol. Toulouse 1885. Con una ta¬ vola disegnata dal Dott. Berlese^ 7. Miscellanea mycologica (colla coll, del Prof. P. A. Saccardo, — Np- gU Atti del R. Istituto Veneto di Se, Lett, ed Arti Venezia 1885. Con 4 tavole disegnate ed incise dal Dotfc. Berlese. 8. Sopra un nuovo genere di Funghi Sferopsidei (in coll, col Prof. Veglino). Negli Atti della Soc. Veneto-Trentina dì Padova 1^86. Con 2 tavole disegnate e litografato dal Dott. Berlese. i). Sopra un nuovo genere di Pirenomiceti. Negli Atti della^Soc. Ve¬ neto-Trentina di Padova 1886. Con una tavola disegnata e li¬ tografata dall' Autore. IO. Sopra una specie di .Lophiostoma mai conosciuta — Nel Gior¬ nale Botanico Italiano di Firenze 1SS6. Con una tavola dise¬ gnata ed incisa (dall'Autore. IL Addìtarnenta ad Vohmiina I-IV Syllogos Fungorum omnium hu- . cusque coguitorum auctore P. A. Saccardo. (In icoH. col Prof, foglino. Padova 1886). Un volume di 484 pagina. 12. Fungi Moricolae — Iconografia e descrizione dei Funghi paras¬ siti del Gelso: Fase. I-Vl. — Padova 1885-89. Con circa 200 pag. e 70 tavole disegnate incise e dipinto dall'Autore. — Opera ouo>- rata della sottoecrizione del R. Ministero di Agricoltura Ind. o Corani., sussidiata dal R. Ministero della Pubblica Istruzione e premiata con medaglia d'argento all’Esposizione Scientifica na¬ zionale di Parma del 1887. 13. Fungi Algerienses a cl. Trabut lecti. (In coll, col Prof. P, A. Sac- cardo.) — Nella Revue Mycologique di Toulouse 1880, (Con una tavola disegnata dal Dott, Berlese). 14. Intorno alla vita ed alle opere di Giacomo Bizzozero — Nel Bol- loti della Soc. Veneto-Trentina di Padova 188S. (Pag. 16 con ritratto litografato dal Dott. A. Berlese)' 15. Intorno al genere Sphaerelìa di Sommerfelt ed all'omonimo di Ce¬ sati e de Notaris. — Negli Atti del R. Istituto Veneto di Scien¬ ze Lett. ed Arti — Venezia 1887 (eolia coll, del Dott. G. B. Do Toni). 16. Fungi Veneti novi voi critici — Nella Malpighia — Messina 1887. Con tav. 2 disegnate litografate e colorate dall’Autore! 17. Alcune idee intorno alla Flora Micologica del Gelso. — Negli Atti delia Soc. Veneto-Trentina di Padova 1887. 18. Intorno ad alcune specie poco note del genere Leptosphaeria,_ Negli Atti della Soc. Veneto-Trentina di Padova 1887. Con una tavola disegnata e litografata dall' Autore. 19. Funghi Anconitani — Contribuzione alla Flora Micologica Ita¬ liana. In coll, col Dott. Veglino. — Negli Atti della Soc. Ve¬ neto-Trentina (li Padova 1888. Con una tavola disegnata e lito¬ grafata dal Dott. Berlese. 20. Pugillo di Funghi Fiorentini, — Contribuzione’alla Flora Mico¬ logica Italiana. — Negli Atti Soc. Veneto-Trentina di Padova 1888. — Con una tavola disegnata e litografata dall'Autore. 21. Sylioge Myxomycetum omnium hueusque cogaitorum. In Spc- cardo Syll. Fungorum omnium Voi. VII. — Patavii 18SS. 22. Sylioge Phycomycetum omnium hucusque cognitorum. — la Sac- cardo Syll. Fungorum — Voi, VII. — Patavii 1888. (In coll, col Dott G. B. de Toni.) 23. Fungi Lusitanicì Avec. la coli, de Mons. C. Roumegucre, — Nella Revue Mycologique di Toulouse 1888. — 24. Monografia dei generi Pleospora Clathrospora e Pyronophora — Nel Giornale Botanico Italiano 1888. Un volume di 260 pagine con 12 tavole disegnate litografate e dipinte dall'Autore, 25. Sur uu noiiveau genre da Champignons Pyrenoraycetes. — Nella Revue Mycologique dì Toulouse. Con una tavola disegnata dal* l’Autore. 26. Sullo sviluppo dei parassiti Vegetali. —- Sunto pubblicato nel Bullettino della Societó Veneto-Trentina di Padova 1888. 27. Studi anatomici sul gelso, — Con 6 tavole disegnate òd incise dall’ Autore. Parte I. Radice — Negli atti deUa Società Vene¬ to-Trentina di Padova 1888. 28.Sur quelq ues Champignons du Tonkin. Golia coll, del Sign. Roumeguére. — Nella Revue Mycologique di Toulouse 1888. — Con una tavola disegnata 'dall' Autore. 29. Sopra due parassiti della.Vite per la prima volta trovati in I- talia. - Nel Bòlléttino della Società Botanica Italiana — Fi- renze 1888. 30. Una nuova Labulbenìacea e monografia della famiglia delle Labulbeniacee Nel Giornale « Malpighia » Con una tavola dise¬ gnata dall’Autore 1889. 31. I principali parassiti della Vite e delle altre piante^ coltivate il¬ lustrati in tavole murali dal Dott. A. N. Berlese. Lavoro pre¬ miato con medaglia d’argento all'Esposizione orticola di Tre^ viso. — Padova 1888. 32. Excursion Mycologique dans lo Frioul. Nella Societé Mycològìque- de France. Con una tavola disegnata e litogr. daU'^àutore 1889: 33. Illustrazione della Piscina venosa. Atti Soc. Veneto-Trentina. Con una tavola dìsegn. e litogr. dall’A. 34. Sul Polimorfismo della Pieospoì'a herbarum. — Nella Malpì- ghia 1839. 35. Micromycetes Tridetitini. rAnn. Soc. Alpinisti Trideut. In corso di Pubbl.). Con S tavole disegn, ed incise dall’A. (In coll. Ab. G. Bresadolà), 36. Sul Polyporus Gelsorura. Iti Bull.‘'Soc. Bot. Ital. (In corso di Pubbl.). 37. Sullo «sviluppo di alcuni Ifomiceti. - Nella Malpighia. In còrso di Pubbl.). Con ima tav. dis. ed ine. dall’ A. 38. Fungi Lusitanici - In Revue Jtlycol. 1880. Con una tav. disegn. dall'A. (In coll, col Sign. F. Saccardo). 39. Fungi Sibirici. In Bull, Spc. Bot. Bolg. 1889. In coll. Prof. P. A. SaccardoCon tre tavole colorate, 40. Fungi Austro - africani • In Rev. Mycol. 18S9. (lu coll. Prof.*P,. A. Saccardo). Colla chiave analitica delle sezioni e dei generi ho datori r ordine secondo il quale devono essere disposte le tavole, e dietro tale ordine furono da me progressivamente numerate nel- l ’Indice alfabetico, I Sigg. Associati che intendono disporre !e specie secondo l’esigenze della sistematica, dovranno separare una dall’ altra le pagine di stampa ed ordinarle secondo" le tavole. Accanto a ciascuna specie ho poi posta ne\V Indice la cita¬ zione del' fascìcolo e del numero, affinchè coloro che volèsseroj, ‘i* mantenere il lavoro nell’ordine nel quale venne pubblicato, po- tessero giovarsi egualmente dell’indice suddetto. Sono in obbligo d’avvertire che il n. tO del fascicolo^ I [Hexagonia Mori) si deve riferire al Foìy])orus s<}uamotm, poiché ulteriori studi mi hanno dimóstrató che nou si poteva staccare da questa specie il Polf/porus Mori del Viviani, sul quale io avevo ristabilita l ’Ilexagonia Mòri del Pollini, Menlfé adunque la tavola 10 del fase. I deve' essere aggiunta a quella del P. squamosus che io diedi nel IV fascicolo (n. 7), la de¬ scrizione deir Ilexagonià Mori si déve abbandonare. □ Dott. A. ISP. Berlese. Il 1 : Vj k •^. <« ^ ' / • 1 ir- r-^i 4 » ♦ ■. 's ^ '14 •es-.T ^•*■1^1 V*. r >' ^1 I r. t .7 • /VJ ìT ^ :i ' I '!■! k I » r »*. 4 il U.-Ì Bu '•■ 1 '>T «sv -J k* ; rKy, ' . V. V‘ - rK •fc. ▼ * .-> X' ^1 i^i; -_-f » *- * I - • • -.^r4- ■fr r:^ 1^ ■'^' r' Ì>' -e^’- Jk»-- -r '*■«' '-4-:.,^ k». _— -■rT. • - K f*i I 1 ’l I t i t >i n >■ »*• ^ 'i-ii « % jjV '-ir •' •m %Jl l^k i« r r > # •, - t-lf >1 *♦ ^ '‘J r» - ''v- ■••“Y • '.-i •• >i 4 4 ^ - Y.V ,S . 1 l*ij tt; * f ! Y-J 1 ò' ■=iè- <_^' r- > iT' 7: # -^-Ai _ ^ « .•-■• VY’.'!. J- ' !• Lf. . ' ' *• i4 3^ C^i- -^ W « * . _ * r.^ ' ^' ■ >7" J :'Y ' 3 ^- <»k« I * .Kj> ■ » ' 1 » A '’JiI*>?ÌHl .V 'r*^ •- *r •• ■ - : ìa ~* r.’_ O •C*'- * f ^ TV* . - r ^ tJC’* ir> t j *«► ii^ :> mm,m *■ !■ U f*f(r. m ^ 7-^ fctTf. - -r^ M--- <- ■■■■- gF^' g >5l^ «ìL ^ j } □ Lev c^.Y 1/^ i ' *5 Jl! uy '«yrW i , kf =1*.'.. 5?!® ^‘\ =«; ^ j. • ^. ’:k*f. iSil ■t £<7‘i T>"v ^'jV I K - ir,^. *• ' .• t?j J i"^.- .®J-^ '* 'V Ho > -< '-• _U - ^ P.li . l • ! ■*r;r?.'k -• •> - i*ip^- t rìV .■ ii'^' ?k'‘^'tiir ?r;4 V/3Ì* 4 * - •< * ■— -i^-jk. * ^ ■ >' é^i 1^ -• ti • ■ -'. -*'“ i* ■ èii W- fA-, ®s: y<-H - '. : f'i ij^ ■ #¥ <«. _ • f • II)Piinlii % . ... 'f i,^»" - S _-:Ci^. -u-rw / ’ ... • -i^^r i^i5fe::ét;r V. 'M - t -j w ► - Il 7 V JV- ‘.>*.'>1^1^. Y* •► » • I r À.» -1 rtó ■fra* ■V'J -^E.—-r' L'» >. 7 •i-j 9^'. -i-l .1 4 ^ 1^'^: 'Ma r^ -jilTi,. ìT. r^: .-^1 c-^i • ^ ,vsr^ •*j: rllt ISk^ ■ ^ - -‘^'■ ' - VTi \J< ' ri' A •.J. r ■-n ►YdrT' ^ ^X- i4r^_ > ■* ^ \t m tw Kt • =i*/is- «I -r, A- tv > f ^♦: vr 5^^ 4-! >3»U' YSl ►• . li m At £■ ^ • . -- J%.’. yi -W «* ■ t -k ■^*r HO ' %-ir F; r- .YT-r -♦ I r Ar • • . »- •TI ^ .‘•1?, ■ > » : 'p--m « >V i • 4 -_•%* rliV- i;v " ' —». .1 o JiSi k " k ^, i». —’ *-C . ■_*■-■•!— « ^ »>?• V I Y/ \r 4 fesi% / - >* < 'Tu=;: ,#yYj t w. •^W35p; • <. r.ll • * 4 11 ’^i* ,,' o-..: ChI?ÌS3 ■HKl j 2it^' k> 10 4 " X ■3?''' WMmiBSFS